Nina Carini. Aperçues

Nina Carini, Hoquetus, (frame da video-documentazione), installazione sonora, 2021. Courtesy l’artista
Dal 7 March 2023 al 15 April 2023
Milano
Luogo: Basilica di San Celso
Indirizzo: Corso Italia 37
Curatori: Angela Madesani e Rischa Paterlini
Relazionarsi a mondi lontani, ai sogni, alle emozioni o semplicemente alla linea di orizzonte
ci riposiziona in una prospettiva differente. Come scrive Carolyn Christov Bakargiev:
“in alcuni casi, nell’arte di oggi il confine tra realtà e sogno è permeabile”.
Mi interessa attraversare quel confine e rimanere nel “tra”.
Nina Carin
Aperçues, il lavoro di Nina Carini approda negli spazi della Basilica di San Celso a Milano: un percorso per installazioni che combina materia e spiritualità in un dialogo armonico con l’architettura.
Da martedì 7 marzo 2023 apre al pubblico Aperçues, la mostra personale di Nina Carini che prende vita negli spazi della Basilica di San Celso a Milano. Il progetto espositivo, a cura di Angela Madesani e Rischa Paterlini, è realizzato con il patrocinio di Regione Lombardia e del Municipio 1 | Comune di Milano.
La mostra deve il proprio titolo alla parola francese aperçues, che l’artista incontra per la prima volta nelle pagine dell’omonimo volume di Georges Didi-Huberman. Traendo ispirazione dall’idea di un’immagine effimera, che appare per poi svanire lasciandosi alle spalle una scia di domande ed emozioni, Nina Carini traccia un percorso all’interno degli spazi della Basilica di San Celso, spingendo la propria ricerca oltre i confini nell’esplorazione di nuovi strumenti e media espressivi.
In un gioco di equilibri tra impostazione orizzontale e tensione verticale, Aperçues affianca un’importante opera proveniente dalla collezione di Enzo Nembrini a lavori concepiti per l’occasione, tra i quali uno realizzato durante la recente residenza alla Fonderia Battaglia. Le opere sottolineano il dialogo che si viene a creare con la particolare architettura dello spazio storico che le accoglie.
Accompagna la mostra un libro concepito come un vero e proprio progetto d’artista edito da Allemandi Editore. Il volume, curato da Angela Madesani e Rischa Paterlini è arricchito dal testo del filosofo Davide Dal Sasso.
La realizzazione della mostra è supportata da Ecoedile Srl, OT e Collezione Enzo Nembrini, con la collaborazione di Allemandi Editore e NM Contemporary, Principato di Monaco e la sponsorizzazione tecnica di ArtDefender Insurance.
A place that exists in my head
In occasione della mostra personale Aperçues in corso nella Basilica di San Celso a Milano sino al 15 aprile 2023, l’artista Nina Carini presenta un’azione poetica intitolata A place that exists in my head. L’appuntamento si tiene negli spazi della mostra martedì 4 aprile, dalle ore 18.30 alle ore 20.00.
Una selezione di poeti contemporanei di generazioni differenti si confronta con il cuore del progetto espositivo ideato da Nina Carini, costruendo un dialogo dedicato al tema della vulnerabilità delle cose in relazione al concetto di infinito attraverso una selezione di componimenti propri e altrui.
Marilina Ciaco, Giorgio Maria Cornelio, Viviana Nicodemo voce per Milo De Angelis, Tommaso Di Dio, Laura Pugno, Stefano Raimondi e Italo Testa sono invitati a esplorare assieme a Nina Carini le molte risposte possibili alla domanda “cosa possiamo fare per l’infinito?”, ciascuno selezionando alcuni testi individuati come particolarmente affini alla tematica.
A place that exists in my head prende forma a partire da una riflessione che ha accompagnato Nina Carini nel percorso di ideazione e realizzazione della mostra Aperçues. L’incontro con la gestualità dell’opera Nutrimento Celeste (Remedios Varo, 1958), collocata alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, che vede una figura femminile nutrire una luna bisognosa di cure, ha spinto l’artista a interrogarsi sull’immaginario legato all’infinito e sull’esigenza di proteggerne la condizione fragilee vulnerabile. Il coro di voci che ne deriva costruisce uno spazio incorporeo e irripetibile, in grado di trasmettere sensazioni e riflessioni che solamente la poesia contemporanea, con il suo approccio sperimentale, può insinuare.
L’azione poetica è inaugurata dall’intervento di Nina Carini, che per l’occasione interpreta un proprio testo inedito e composto nel corso di un seminario dedicato alla poesia contemporanea dall’università IULM di Milano.
ci riposiziona in una prospettiva differente. Come scrive Carolyn Christov Bakargiev:
“in alcuni casi, nell’arte di oggi il confine tra realtà e sogno è permeabile”.
Mi interessa attraversare quel confine e rimanere nel “tra”.
Nina Carin
Aperçues, il lavoro di Nina Carini approda negli spazi della Basilica di San Celso a Milano: un percorso per installazioni che combina materia e spiritualità in un dialogo armonico con l’architettura.
Da martedì 7 marzo 2023 apre al pubblico Aperçues, la mostra personale di Nina Carini che prende vita negli spazi della Basilica di San Celso a Milano. Il progetto espositivo, a cura di Angela Madesani e Rischa Paterlini, è realizzato con il patrocinio di Regione Lombardia e del Municipio 1 | Comune di Milano.
La mostra deve il proprio titolo alla parola francese aperçues, che l’artista incontra per la prima volta nelle pagine dell’omonimo volume di Georges Didi-Huberman. Traendo ispirazione dall’idea di un’immagine effimera, che appare per poi svanire lasciandosi alle spalle una scia di domande ed emozioni, Nina Carini traccia un percorso all’interno degli spazi della Basilica di San Celso, spingendo la propria ricerca oltre i confini nell’esplorazione di nuovi strumenti e media espressivi.
In un gioco di equilibri tra impostazione orizzontale e tensione verticale, Aperçues affianca un’importante opera proveniente dalla collezione di Enzo Nembrini a lavori concepiti per l’occasione, tra i quali uno realizzato durante la recente residenza alla Fonderia Battaglia. Le opere sottolineano il dialogo che si viene a creare con la particolare architettura dello spazio storico che le accoglie.
Accompagna la mostra un libro concepito come un vero e proprio progetto d’artista edito da Allemandi Editore. Il volume, curato da Angela Madesani e Rischa Paterlini è arricchito dal testo del filosofo Davide Dal Sasso.
La realizzazione della mostra è supportata da Ecoedile Srl, OT e Collezione Enzo Nembrini, con la collaborazione di Allemandi Editore e NM Contemporary, Principato di Monaco e la sponsorizzazione tecnica di ArtDefender Insurance.
A place that exists in my head
In occasione della mostra personale Aperçues in corso nella Basilica di San Celso a Milano sino al 15 aprile 2023, l’artista Nina Carini presenta un’azione poetica intitolata A place that exists in my head. L’appuntamento si tiene negli spazi della mostra martedì 4 aprile, dalle ore 18.30 alle ore 20.00.
Una selezione di poeti contemporanei di generazioni differenti si confronta con il cuore del progetto espositivo ideato da Nina Carini, costruendo un dialogo dedicato al tema della vulnerabilità delle cose in relazione al concetto di infinito attraverso una selezione di componimenti propri e altrui.
Marilina Ciaco, Giorgio Maria Cornelio, Viviana Nicodemo voce per Milo De Angelis, Tommaso Di Dio, Laura Pugno, Stefano Raimondi e Italo Testa sono invitati a esplorare assieme a Nina Carini le molte risposte possibili alla domanda “cosa possiamo fare per l’infinito?”, ciascuno selezionando alcuni testi individuati come particolarmente affini alla tematica.
A place that exists in my head prende forma a partire da una riflessione che ha accompagnato Nina Carini nel percorso di ideazione e realizzazione della mostra Aperçues. L’incontro con la gestualità dell’opera Nutrimento Celeste (Remedios Varo, 1958), collocata alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, che vede una figura femminile nutrire una luna bisognosa di cure, ha spinto l’artista a interrogarsi sull’immaginario legato all’infinito e sull’esigenza di proteggerne la condizione fragilee vulnerabile. Il coro di voci che ne deriva costruisce uno spazio incorporeo e irripetibile, in grado di trasmettere sensazioni e riflessioni che solamente la poesia contemporanea, con il suo approccio sperimentale, può insinuare.
L’azione poetica è inaugurata dall’intervento di Nina Carini, che per l’occasione interpreta un proprio testo inedito e composto nel corso di un seminario dedicato alla poesia contemporanea dall’università IULM di Milano.
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