Patrimonio librario
Campania
- Dove: Patrimonio librario
Le librerie della Biblioteca Palatina accolgono circa diecimila volumi. La regina Maria Carolina (1752-1814) si prodigò affinché il Palazzo fosse dotato di una ricca biblioteca le cui raccolte furono successivamente incrementate sia in epoca murattiana che negli anni immediatamente precedenti l’Unità d’Italia. L’inventario compilato dal bibliotecario Francesco Ceva Grimaldi nel 1857 ordina i testi in diverse sezioni: Religione, Legislazione, Scienze, Arti e Lettere, Storia e Geografia, Enciclopedia, Giornali e Miscellanee.
La sezione delle arti e delle lettere è tra le più ampie. Si annoverano opere di autori antichi: Omero, Plauto, Cesare, Cicerone, Orazio, Virgilio, ma anche opere di autori moderni delle varie letterature nazionali. Tra i libri d’arte si citano, ad esmpio: Le Antichità di Ercolano Esposte, la Dichiarazione dei disegni del Real Palazzo di Caserta di Luigi Vanvitelli e Les ruines de Pompei del Mazois.
La sezione delle arti e delle lettere è tra le più ampie. Si annoverano opere di autori antichi: Omero, Plauto, Cesare, Cicerone, Orazio, Virgilio, ma anche opere di autori moderni delle varie letterature nazionali. Tra i libri d’arte si citano, ad esmpio: Le Antichità di Ercolano Esposte, la Dichiarazione dei disegni del Real Palazzo di Caserta di Luigi Vanvitelli e Les ruines de Pompei del Mazois.