Nona Inescu. Reliquiae

Nona Inescu. Reliquiae, Galleria Doris Ghetta, Milano. Installation view with the Artist
Dal 24 September 2025 al 1 November 2025
Milano
Luogo: Galleria Doris Ghetta
Indirizzo: Via Ventura
Telefono per informazioni: +39 393 9323927
E-Mail info: info@dorisghetta.com
Sito ufficiale: http://www.dorisghetta.com
Galleria Doris Ghetta è lieta di presentare Reliquiae, la prima mostra personale di Nona Inescu a Milano.
Il termine Reliquiae porta con sé una doppia risonanza: da un lato, si riferisce ai frammenti del corpo (resti, reliquie che sopravvivono alla disintegrazione); dall’altro, evoca i reperti archeologici, tracce che riemergono dal suolo come testimonianze di un passato lontano. È in questa tensione tra il biologico e il geologico, tra il sacro e il sepolto, che prende forma la ricerca di Nona Inescu.
La pratica di Nona Inescu si è sempre mossa attraverso queste soglie. Nata nel 1991, vive e lavora tra Atene e Bucarest. Dopo aver studiato al Chelsea College of Art & Design di Londra (2009–2010) e alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa (2010–2011), ha completato i suoi studi nel 2016 presso l’Università Nazionale delle Arti di Bucarest, nel Dipartimento di Fotografia e Video.
La sua pratica interdisciplinare abbraccia fotografia, installazione, scultura e video, intrecciando riflessione teorica e sensibilità letteraria. Attraverso il corpo – inteso come interfaccia, membrana e punto di contatto – Inescu esplora il profondo legame tra l’essere umano e l’ambiente, ridefinendolo in chiave post-umana. Nelle sue opere, il tempo geologico e l’intensità della nostra interazione con l’ecosistema si condensano in un’estetica della coesistenza, dove elementi organici, minerali e tecnologici si fondono. Da ciò emerge un immaginario di sopravvivenza, metamorfosi e convivenza all’interno di una sola bio-tecno-sfera.
Negli ultimi anni, l’artista ha esposto in numerose istituzioni e gallerie internazionali, tra cui Catinca Tabacaru Gallery (Bucarest), Lentos Kunstmuseum (Linz), Galerie Kandlhofer (Vienna), Salonul de Proiecte (Bucarest), Brooke Benington (Londra), Goethe Institut (Bucarest), MAMAC (Nizza), Radius (Delft), SpazioA (Pistoia), Centre Clark (Montreal), Art Encounters Biennale (Timișoara), KVOST (Berlino), basis (Francoforte), Tallinn Art Hall (Estonia) e Museo della Montagna (Torino).
La mostra è realizzata in collaborazione con Catinca Tabacaru Gallery di Bucarest.
Il termine Reliquiae porta con sé una doppia risonanza: da un lato, si riferisce ai frammenti del corpo (resti, reliquie che sopravvivono alla disintegrazione); dall’altro, evoca i reperti archeologici, tracce che riemergono dal suolo come testimonianze di un passato lontano. È in questa tensione tra il biologico e il geologico, tra il sacro e il sepolto, che prende forma la ricerca di Nona Inescu.
La pratica di Nona Inescu si è sempre mossa attraverso queste soglie. Nata nel 1991, vive e lavora tra Atene e Bucarest. Dopo aver studiato al Chelsea College of Art & Design di Londra (2009–2010) e alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa (2010–2011), ha completato i suoi studi nel 2016 presso l’Università Nazionale delle Arti di Bucarest, nel Dipartimento di Fotografia e Video.
La sua pratica interdisciplinare abbraccia fotografia, installazione, scultura e video, intrecciando riflessione teorica e sensibilità letteraria. Attraverso il corpo – inteso come interfaccia, membrana e punto di contatto – Inescu esplora il profondo legame tra l’essere umano e l’ambiente, ridefinendolo in chiave post-umana. Nelle sue opere, il tempo geologico e l’intensità della nostra interazione con l’ecosistema si condensano in un’estetica della coesistenza, dove elementi organici, minerali e tecnologici si fondono. Da ciò emerge un immaginario di sopravvivenza, metamorfosi e convivenza all’interno di una sola bio-tecno-sfera.
Negli ultimi anni, l’artista ha esposto in numerose istituzioni e gallerie internazionali, tra cui Catinca Tabacaru Gallery (Bucarest), Lentos Kunstmuseum (Linz), Galerie Kandlhofer (Vienna), Salonul de Proiecte (Bucarest), Brooke Benington (Londra), Goethe Institut (Bucarest), MAMAC (Nizza), Radius (Delft), SpazioA (Pistoia), Centre Clark (Montreal), Art Encounters Biennale (Timișoara), KVOST (Berlino), basis (Francoforte), Tallinn Art Hall (Estonia) e Museo della Montagna (Torino).
La mostra è realizzata in collaborazione con Catinca Tabacaru Gallery di Bucarest.
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