Pierre-Etienne Morelle. Dad, what’s a little brother for?
Dal 24 Gennaio 2019 al 01 Marzo 2019
Milano
Luogo: Loom Gallery
Indirizzo: via Marsala 7
Orari: da Martedì a Sabato 12-19 o su appuntamento
Sito ufficiale: http://www.loomgallery.com
A febbraio 2018 Nicola e Luca sono stati in studio a Berlino chiedendomi di preparare una mostra per l’inizio del nuovo anno. Abbiamo discusso l’idea di mostrare alcuni vecchi video come “Hier je me suis fait surprendre par la pluie e Défi n° 1”. Questo è stato per me il punto di partenza. Quando ho girato questi lavori, quasi 20 anni fa, stavo cercando di riprodurre qualche piccolo incidente della vita di tutti i giorni. Ora mi interessa la dualità tra la persona che ero e quello che sono oggi, così come mi interessa osservare le somiglianze o le differenze tra i miei due figli.
A metà del 2018 la mia vita si è movimentata ancor più perché stavo diventando padre per la seconda volta. Stavo preparando me stesso e casa per l’arrivo di una nuova persona. Mi chiedevo come avrebbe cambiato le nostre abitudini familiari e quale sarebbe stata la reazione del primo nei confronti dell’altro. Avevo in testa queste domande mentre mi preparavo alla mostra, così ho composto collegamenti tra diversi lavori in cui la caratteristica di una componente si applica all’altra e viceversa. La maggior parte degli elementi sono eseguiti per agire, in qualche modo, come contrappesi o come negativo di un altro.
“Richard” and “Kenneth” sono due sculture nelle quali l'equilibrio delle forze e delle tensioni mantiene unite le sue componenti, come nella struttura del nostro corpo. Siamo in grado di stare in piedi a causa di una sinergia di muscoli e ossa, tra trazione continua e compressione discontinua. Questa è la connessione con la mia performance passata, in cui stavo testando l’elasticità del mio corpo e dei miei materiali.
“Leopold” e “Gustave” sono i nomi dei miei figli e sono stati i primi lavori prodotti per questo progetto. Mostrano che l’unione di due spazi simili genera un terzo spazio migliore. Le nuove opere della serie “Cracked” sono esposte in modo tale che sembra stiano crescendo una dall’altra. Propongono spazi che paiono essere stati tagliati attraverso legno e vetro con una lama molto forte e affilata, per permettere loro di espandersi sulla parete. Non incornicio un disegno o una fotografia ma pezzi di vetro rotto, che sono il risultato di test o incidenti in studio, perché sento che il supporto per esporre opere d’arte è già esso stesso un’opera d’arte.
La relazione tra i lavori esposti nella galleria mi fa pensare che la risposta alla domanda del titolo potrebbe semplicemente essere: giocare.
Pierre-Etienne Morelle
Inaugurazione giovedì 24 Gennaio h 19-21
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