Principesse Etrusche del Tirreno. Femminilità, culto, potere
Dal 02 Giugno 2015 al 07 Giugno 2015
Milano
Luogo: Chiostri dell’Umanitaria
Indirizzo: via Daverio 7
Enti promotori:
- Soprintendenze Archeologia della Campania e della Toscana
- Polo Museale di Firenze
- Regione Toscana
- Museo Civico Archeologico di Vetulonia
- Associazione culturale Kukkugaie
Telefono per informazioni: +39 089 5647283
E-Mail info: sar-cam.promozione@beniculturali.it
Salerno e il suo territorio approdano all’Expo di Milano grazie alla mostra “Principesse Etrusche del Tirreno. Femminilità, culto, potere”, organizzata dalle Soprintendenze Archeologia della Campania e della Toscana, in collaborazione con il Polo Museale di Firenze, la Regione Toscana, il Museo Civico Archeologico di Vetulonia e l’associazione culturale Kukkugaie. Donne per la cultura. L’esposizione, in programma dal 2 al 7 giugno, si terrà nella prestigiosa location dei Chiostri dell’Umanitaria che ospita lo spazio espositivo Fuori Expo, nella centralissima via Daverio a Milano, all’interno dell’area riservata al comune di Castiglione della Pescaia.
La mostra, che si avvale di un suggestivo allestimento, mette a confronto il centro di Vetulonia, una delle maggiori città della dodecapoli etrusca, con le popolazioni stanziate nel comprensorio dei Monti Picentini nel territorio di Salerno, nel periodo del cosiddetto Orientalizzante antico (fine VIII-inizi VII secolo a.C.). Il punto di osservazione privilegiato per leggere le relazioni culturali intercorrenti tra queste due realtà è costituito da due sepolture femminili regali, la tomba a circolo degli Acquastrini di Vetulonia e la tomba a fossa 74 della necropoli di Boscariello a Montevetrano in provincia di Salerno. In entrambe le tombe le defunte, forse due sacerdotesse, erano accompagnate da un ricco corredo di oggetti che ne sottolineano l’appartenenza a un elevatissimo rango sociale e la posizione raggiunta in seno al corpo sociale e al nucleo familiare aristocratico.
Nell’ambito delle attività connesse alla mostra il 6 giugno si terrà la serata evento “La dolce vita degli Etruschi” che, dopo la presentazione del catalogo della mostra e l’incontro con l’artista Dario Vella, si concluderà con degustazioni di antiche ricette etrusche (a cura degli chef Barbara Duchi e Ugo Pampini) e con lo spettacolo “La musica perduta degli Etruschi” (a cura di Stefano Cocco Cantini e Simona Rafanelli).
L’iniziativa, che prenderà il via a partire dalle 17.30, è realizzata in collaborazione con il GAL Colline Salernitane, l’EPT di Salerno, l’Azienda Agricola Montella, e con il patrocinio della Cassa di Risparmio Salernitana.
La mostra, che si avvale di un suggestivo allestimento, mette a confronto il centro di Vetulonia, una delle maggiori città della dodecapoli etrusca, con le popolazioni stanziate nel comprensorio dei Monti Picentini nel territorio di Salerno, nel periodo del cosiddetto Orientalizzante antico (fine VIII-inizi VII secolo a.C.). Il punto di osservazione privilegiato per leggere le relazioni culturali intercorrenti tra queste due realtà è costituito da due sepolture femminili regali, la tomba a circolo degli Acquastrini di Vetulonia e la tomba a fossa 74 della necropoli di Boscariello a Montevetrano in provincia di Salerno. In entrambe le tombe le defunte, forse due sacerdotesse, erano accompagnate da un ricco corredo di oggetti che ne sottolineano l’appartenenza a un elevatissimo rango sociale e la posizione raggiunta in seno al corpo sociale e al nucleo familiare aristocratico.
Nell’ambito delle attività connesse alla mostra il 6 giugno si terrà la serata evento “La dolce vita degli Etruschi” che, dopo la presentazione del catalogo della mostra e l’incontro con l’artista Dario Vella, si concluderà con degustazioni di antiche ricette etrusche (a cura degli chef Barbara Duchi e Ugo Pampini) e con lo spettacolo “La musica perduta degli Etruschi” (a cura di Stefano Cocco Cantini e Simona Rafanelli).
L’iniziativa, che prenderà il via a partire dalle 17.30, è realizzata in collaborazione con il GAL Colline Salernitane, l’EPT di Salerno, l’Azienda Agricola Montella, e con il patrocinio della Cassa di Risparmio Salernitana.
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