Quattroruote Road to (R)evolution: la poetica del domani fra car design e mobilità

Quattroruote Road to (R)evolution: la poetica del domani fra car design e mobilità

 

Dal 20 Aprile 2016 al 12 Settembre 2016

Monza | Milano

Luogo: Reggia di Monza

Indirizzo: viale Brianza 1

Orari: Martedì - Domenica 10 - 19; Venerdì 10 - 22

Curatori: Gian Luca Pellegrini

Enti promotori:

  • Triennale di Milano
  • Reggia di Monza

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: comunicazione@reggiadimonza.it

Sito ufficiale: http://www.quattroruote.it



Fino al 12 settembre prossimo sarà possibile visitare a Monza Road to (R)evolution, la mostra allestita da Quattroruote nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano e ospitata dal Serrone, ovvero l’orangerie della Reggia di Monza. Uno storico edificio di grande bellezza che, insieme all’annesso Parco, merita di per sé una visita.

L’ingresso. Alla Mostra si può accedere sia dal giardino della Reggia, attraversando il magnifico roseto (sulla sinistra, per chi guarda la facciata dall’edificio principale), sia dal vicino parcheggio Villa Reale, che si trova proprio a fianco del Serrone. La visita è gratuita: non è pertanto necessario disporre del biglietto previsto per le altri 19 sedi (milanesi) della XXI Triennale. La mostra è aperta tutti i giorni, escluso il lunedì; il venerdì, l’orario serale di chiusura, solitamente fissato alle 19, è prolungato fino alle 22. La visita completa richiede un tempo stimato di 45-60 minuti.

I contenuti. Tema della mostra, il cui sottotitolo è “La poetica del domani fra car design e mobilità”, è l’auto del futuro. Il percorso è lineare ed è costituito da una serie d’installazioni e di video da fruire in sequenza. Dopo un corridoio iniziale caratterizzato da un caleidoscopio di copertine di Quattroruote, voluto per ricordare i sessant’anni della nostra rivista, e uno spazio d’attesa, si può accedere alla prima sala di proiezione, le cui sedute principali richiamano le forme di un’auto: l’atmosfera che abbiamo voluto richiamare è, infatti, quella dei drive in del passato. La sala ha una capienza di 25 posti; il video ha una durata di poco inferiore ai 10 minuti. Il tema è il futuro dell’auto e della mobilità così come lo immaginavamo nel passato: un viaggio dai primi del ‘900 alle soglie del nuovo Millennio, guidato da Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote. Sullo schermo scorrono immagini di artisti, pittori, registi; ascoltiamo le voci di poeti e scrittori, da Filippo Tommaso Marinetti a Isaac Asimov, da Arthur Clarke a Philip K. Dick.

L’intermezzo. Usciti dal primo drive in, in attesa di accedere al secondo, c’è la possibilità di ammirare un’auto caduta dal futuro: la Shiwa (“piega”, in giapponese), per la prima volta esposta in Italia. Si tratta della concept car pensata, disegnata e realizzata dagli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Torino, in collaborazione con Quattroruote, e presentata al Salone di Ginevra di quest’anno nel nostro stand. Un’auto a guida autonoma, priva di finestrini (sostituiti da schermi Oled), a trazione elettrica e “intelligente”, capace cioè d’interagire coi passeggeri e d’interpretarne umori e desideri.

Il secondo drive in. A questo punto è il momento di accedere alla seconda sala di proiezione, analoga alla prima: sul maxi-schermo scorre un secondo video, dedicato a come oggi immaginiamo il mondo prossimo venturo.  A fare da cicerone, questa volta, è Mike Robinson, designer californiano ma italiano d’adozione, che ha lavorato in passato alla Fiat e alla Bertone ed è oggi alla guida di uno studio indipendente denominato ED (la sede è a Grugliasco, alle porte di Torino). Mike ci parla dal 2056, anno in cui sia lui sia Quattroruote avranno un secolo di vita. E ci racconta cosa succederà all’auto e alla mobilità nei prossimi quattro decenni: l’affermazione della guida prima semi-autonoma, poi autonoma, la diffusione dell’intelligenza artificiale, la sparizione dei volanti, l’azzeramento della mortalità per incidenti stradali. Un viaggio nel futuro condotto da un vero… futurologo.

Per i più piccoli. Terminato questo secondo video, sempre di lunghezza di poco inferiore ai dieci minuti, si può accedere a uno spazio pensato per i bambini: a loro disposizione ci sono tre modelli di un’auto speciale, disegnata per i sessant’anni di Quattroruote da un giovanissimo stilista thailandese nell’ambito della collezione Tobeus, ideata da Matteo Ragni. I modelli possono essere colorati, decorati, ripuliti e, di nuovo, colorati…

La ricerca. Il passo successivo riguarda le case automobilistiche e i produttori di componenti. A disposizione dei visitatori ci sono dodici installazioni, ognuna delle quali è dotata di touch screen e di due cuffie per l’ascolto. Il menù sullo schermo comprende quattro voci: guida autonoma, alimentazioni alternative, connettività, stile. All’interno di ognuna si può scegliere un filmato (di durata di 2-4 minuti) nel quale ogni Casa o componentista che ha aderito al progetto racconta la propria visione del futuro: auto che vanno da sole, che dialogano con il conducente, che si muovono grazie all’energia ottenuta dall’idrogeno e così via. I filmati sono in italiano o in inglese (in questo caso, sottotitolati in italiano) o privi di commento vocale (ma sottotitolati o, comunque, dotati di scritte che ne facilitano la comprensione). Al termine di ogni clip, il visitatore ha la possibilità di vederne un’altra o di tornare al menù iniziale e scegliere un altro argomento.

Arrivederci. La Road to (R)evolution è quasi compiuta: il saluto è affidato a un grande videowall, nel quale compaiono a rotazione le immagini di centinaia di persone, note e meno note, chiamate a raccontarci come sarà, a loro parere, l’auto del futuro.

Emilio Deleidi


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