Recovering Values. Isabella Pers e Nada Prlja
![Isabella Pers, Flood at lerutarem ae boou Teaoraereke Village - Kiribati - Claire, 2019, olio su tela, 100x120 cm. Collezione privata Isabella Pers, Flood at lerutarem ae boou Teaoraereke Village - Kiribati - Claire, 2019, olio su tela, 100x120 cm. Collezione privata](http://www.arte.it/foto/600x450/8c/134901-unnamed-2.jpg)
Isabella Pers, Flood at lerutarem ae boou Teaoraereke Village - Kiribati - Claire, 2019, olio su tela, 100x120 cm. Collezione privata
Dal 01 Dicembre 2022 al 28 Febbraio 2023
Milano
Luogo: BBS-Lombard
Indirizzo: Viale Premuda 46
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 su appuntamento
E-Mail info: info@bbs-lombard.com
Inaugura il 1° dicembre 2022 nella sede milanese di BBS-Lombard, studio di consulenza strategica per le organizzazioni artistiche e culturali, la doppia personale di Isabella Pers e Nada Prlja intitotala "Recovering Values", in collaborazione con aA29 Project Room. In mostra, un corpus di opere recenti che guardano alle circostanze del presente, in particolare alla crisi ambientale e allo sfruttamento delle risorse del pianeta, che portano a mettere in discussione anche il sistema dell’arte e a ripensare alle modalità di produzione delle opere.
Isabella Pers affronta il tema del cambiamento climatico e dell’innalzamento del livello dei mari in maniera lirica, guardando alla complessità ambientale come un unico insieme organico, in cui le infinite connessioni tra situazioni apparentemente lontane diventano un luogo di rivelazione. Nell’installazione "La radice è nell’aria" sovrappone geografie distanti, ma dai destini molto simili: l’Italia nord-orientale colpita violentemente dalla tempesta Vaia nel 2018 e le isole dell’Oceano Pacifico che stanno pian piano scomparendo sotto il livello del mare. Il punto di partenza di questa serie di opere sono in parte le fotografie scattate da alcuni attivisti di Kiribati sulla situazione tragica dei villaggi sommersi.
Nada Prlja traduce i disastri ambientali con un linguaggio concettuale. Nell’opera "Disaster Diary II" utilizza le pagine del quotidiano Metro di una data specifica (15 aprile 2004), recuperate nella metropolitana londinese, in cui si faceva riferimento ad un evento che ha sconvolto il mondo: l’attentato terroristico di Madrid dell’11 marzo del 2004. L'artista ha rielaborato le pagine del giornale, ricoprendole con campiture di colore acrilico magenta che riportano le date di alcuni disastri ambientali in vari paesi del mondo, tra cui il ciclone del 2013 in Vietnam, lo Tsunami del 2011 in Giappone, il ciclone del 2013 in Cina.
In occasione dell'inaugurazione della mostra sarà presentato il numero 10 della rivista pubblicata dallo studio ÆS Arts+Economics, dedicato all'impatto ambientale dell'arte e della cultura. Il numero raccoglie i contributi di importanti rappresentanti delle varie discipline artistiche, dall'arte al design, dalla musica alla letteratura.
Opening: 1° dicembre 2022, dalle ore 18.00 alle 21.00
Isabella Pers affronta il tema del cambiamento climatico e dell’innalzamento del livello dei mari in maniera lirica, guardando alla complessità ambientale come un unico insieme organico, in cui le infinite connessioni tra situazioni apparentemente lontane diventano un luogo di rivelazione. Nell’installazione "La radice è nell’aria" sovrappone geografie distanti, ma dai destini molto simili: l’Italia nord-orientale colpita violentemente dalla tempesta Vaia nel 2018 e le isole dell’Oceano Pacifico che stanno pian piano scomparendo sotto il livello del mare. Il punto di partenza di questa serie di opere sono in parte le fotografie scattate da alcuni attivisti di Kiribati sulla situazione tragica dei villaggi sommersi.
Nada Prlja traduce i disastri ambientali con un linguaggio concettuale. Nell’opera "Disaster Diary II" utilizza le pagine del quotidiano Metro di una data specifica (15 aprile 2004), recuperate nella metropolitana londinese, in cui si faceva riferimento ad un evento che ha sconvolto il mondo: l’attentato terroristico di Madrid dell’11 marzo del 2004. L'artista ha rielaborato le pagine del giornale, ricoprendole con campiture di colore acrilico magenta che riportano le date di alcuni disastri ambientali in vari paesi del mondo, tra cui il ciclone del 2013 in Vietnam, lo Tsunami del 2011 in Giappone, il ciclone del 2013 in Cina.
In occasione dell'inaugurazione della mostra sarà presentato il numero 10 della rivista pubblicata dallo studio ÆS Arts+Economics, dedicato all'impatto ambientale dell'arte e della cultura. Il numero raccoglie i contributi di importanti rappresentanti delle varie discipline artistiche, dall'arte al design, dalla musica alla letteratura.
Opening: 1° dicembre 2022, dalle ore 18.00 alle 21.00
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