Roberto Coda Zabetta. FILM# 00-56
Dal 10 Marzo 2015 al 08 Aprile 2015
Milano
Luogo: Fondazione Mudima
Indirizzo: via Tadino 26
Orari: da lunedì a venerdì 11-13 / 15-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 29409633
E-Mail info: info@mudima.net
Sito ufficiale: http://www.mudima.net
Fondazione Mudima presenta, dall’11 marzo all’8 aprile 2015, negli spazi di via Tadino a Milano, la mostra personale di Roberto Coda Zabetta FILM# 00-56: venti tele inedite di grande formato che costituiscono l’anteprima di un progetto più ampio composto da cinquantasei lavori.
Il titolo dell’esposizione, FILM# 00-56, introduce alla nuova ricerca artistica di Coda Zabetta: una pittura che, oltre a non essere più figurativa, procede per stratificazioni sottili di materia, impalpabili pellicole, film appunto, di colore. Una materia non più densa, ma fluida e trasparente.
Ma anche “film” inteso come sequenza di 56 frame che raccontano la storia del cambiamento di un linguaggio.
Le opere in mostra contengono forme, luci, ombre e colori della natura che si condensano in un flusso atemporale e non figurativo di infinite informazioni. L’occhio scorre veloce, seguendo movimenti orizzontali, concentrici, verticali, emerge in superficie e velocemente si immerge in profondità. La visione è immediata, ma innesca un lento flusso di riconoscimento, di scoperta del processo pittorico, dei riferimenti, delle citazioni, delle fonti. Si produce un inconscio corto circuito: immagini mentali che non svelano, ma ri-velano (velano nuovamente), nel senso che mostrano e insieme nascondono quell’invisibile cui l’immagine rimanda. La ricerca di ciò che è ‘irrappresentabile’ dell’altro del mondo, un movimento verso l’alto o il basso legato alla necessità di trascendere le condizioni emotive dell’esperienza.
Nelle parole di Ilaria Bonacossa, autrice del testo in catalogo: "I nuovi lavori di Roberto Coda Zabetta sembrano giocare con i limiti dell'astrazione contemporanea attraverso un rapporto tattile e viscerale con i materiali pittorici classici che vengono 'forzati' in futuristiche trame. Queste grandi tele evocano sintetiche immagini digitali della nanotecnologia così come spazi siderali a milioni di anni luce da noi che nelle loro trasparenze sembrano omaggiare una tradizione nipponica millenaria di opere a china e acquarello su carta".
Per Roberto Coda Zabetta la pittura astratta è uno stato della mente che contiene forti limitazioni e infinite libertà: l’astrazione è, insieme, il luogo intimo dove si dimentica la ‘mente’, si scava negli strati del vissuto, degli insegnamenti, dei riferimenti, dove l’accumulazione dell’informazione si libera nel movimento dell’animo, nella visione, nella somma dei contrari e di tutto ciò che si sottrae alla compiutezza della percezione e della temporalità. E, contestualmente, è il luogo dove agire con infinita libertà riguardo a quei riferimenti, sapendo che, ciascun gesto è denso di riferimenti storici, ma che può essere usato, consapevolmente, al di fuori di ogni classificazione cronologica.
Il titolo dell’esposizione, FILM# 00-56, introduce alla nuova ricerca artistica di Coda Zabetta: una pittura che, oltre a non essere più figurativa, procede per stratificazioni sottili di materia, impalpabili pellicole, film appunto, di colore. Una materia non più densa, ma fluida e trasparente.
Ma anche “film” inteso come sequenza di 56 frame che raccontano la storia del cambiamento di un linguaggio.
Le opere in mostra contengono forme, luci, ombre e colori della natura che si condensano in un flusso atemporale e non figurativo di infinite informazioni. L’occhio scorre veloce, seguendo movimenti orizzontali, concentrici, verticali, emerge in superficie e velocemente si immerge in profondità. La visione è immediata, ma innesca un lento flusso di riconoscimento, di scoperta del processo pittorico, dei riferimenti, delle citazioni, delle fonti. Si produce un inconscio corto circuito: immagini mentali che non svelano, ma ri-velano (velano nuovamente), nel senso che mostrano e insieme nascondono quell’invisibile cui l’immagine rimanda. La ricerca di ciò che è ‘irrappresentabile’ dell’altro del mondo, un movimento verso l’alto o il basso legato alla necessità di trascendere le condizioni emotive dell’esperienza.
Nelle parole di Ilaria Bonacossa, autrice del testo in catalogo: "I nuovi lavori di Roberto Coda Zabetta sembrano giocare con i limiti dell'astrazione contemporanea attraverso un rapporto tattile e viscerale con i materiali pittorici classici che vengono 'forzati' in futuristiche trame. Queste grandi tele evocano sintetiche immagini digitali della nanotecnologia così come spazi siderali a milioni di anni luce da noi che nelle loro trasparenze sembrano omaggiare una tradizione nipponica millenaria di opere a china e acquarello su carta".
Per Roberto Coda Zabetta la pittura astratta è uno stato della mente che contiene forti limitazioni e infinite libertà: l’astrazione è, insieme, il luogo intimo dove si dimentica la ‘mente’, si scava negli strati del vissuto, degli insegnamenti, dei riferimenti, dove l’accumulazione dell’informazione si libera nel movimento dell’animo, nella visione, nella somma dei contrari e di tutto ciò che si sottrae alla compiutezza della percezione e della temporalità. E, contestualmente, è il luogo dove agire con infinita libertà riguardo a quei riferimenti, sapendo che, ciascun gesto è denso di riferimenti storici, ma che può essere usato, consapevolmente, al di fuori di ogni classificazione cronologica.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family