Silvio Porzionato. Theatrum Mundi
Dal 25 Settembre 2018 al 31 Ottobre 2018
Milano
Luogo: M.A.C Music Art Culture / Mondadori Store
Indirizzo: Via Tito Lucrezio Caro 1
Orari: 10 - 19
Curatori: Angelo Crespi
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 347 7162530
A Milano, dal 25 al 30 settembre 2018, la Fondazione Maimeri presenta, negli spazi del M.A.C. (Via Tito Lucrezio Caro 1), la personale di Silvio Porzionato, Theatrum Mundi, a cura di Angelo Crespi, in collaborazione con Silvia Basta e Francesca Martire.
Secondo il curatore Angelo Lorenzo Crespi, quando dunque Silvio Porzionato ci dice testualmente che tutta la sua recente produzione “attiene al teatro” e tutte le sue modelle sono in fin dei conti dei “personaggi”, dobbiamo credere che per mezzo della formidabile accelerazione propria dell’arte visiva sia riuscito a condensare nello spazio limitato di un quadro la profonda e millenaria riflessione del theatrum mundi, perché le sue donne, ripetute all’infinito, in enormi close up, non sono archetipi, neppure idealtipi o fenotipi, bensì propriamente “caratteri”, che pur non scadono in maschere come nella commedia, restando al contrario ferme e solide visioni. Porzionato usa il termine “spersonalizzare” per indicare il lavoro che fa sul soggetto da ritrarre, e lo usa incoscientemente nel modo più preciso, perché nell’atto di togliere valore alla “persona” (persona nel senso dato dalla scolastica è l’individuo razionale dotato di propria libertà e libero arbitrio), la si riconduce al valore primigenio latino di “personaggio” (forse dall’etrusco phersu che stava per maschera) cioè di chi deve o è costretto a recitare una parte, cioè a muoversi sul palco in modo prestabilito, ed è tutto sommato incatenato al suo destino; come in una sorta di eterno ritorno se tutto il tempo tornasse egli dovrebbe recitare all’infinito il medesimo copione. Il mondo è un gran teatro e sebbene la pittura di Porzionato debba essere inscritta a tutti gli effetti nel campo del realismo non c’è nulla più del realismo che tradisca la realtà, il realismo sfugge sempre sé stesso, e tutti i tentativi di mimesi in verità sono rappresentazioni, in sostanza sono messe in scena.
La sera dell’inaugurazione, il 25 settembre, alle ore 19.00 - ci chiederemo: è possibile immaginare le donne di Silvio Porzionato uscire dalla tela e prendere voce? Questa sarà la magia con cui ci stupirà la performance del Soprano d’Arti Silvia Colombini, artista internazionale, ancora l‘unica ad essere cosi definita, grazie alle sue esibizioni inedite che fondono recitazione, gesto, suggestioni sensoriali e canto lirico. Il soprano collegherà le donne di Porzionato attraverso un percorso ideale fatto di luce, di colori e di rimandi storici. L’artista che canta in 10 lingue, presenterà in questa occasione anche un inedito Ermione (dedicato all'omonimo quadro) che in un unico melos fonderà musica (composta dal giovane talento Francesco Marano) e testi (della stessa Colombini) in cui la mitica figlia di Elena rivivrà attraverso declamati in greco antico e in latino fino a illanguidirsi nei versi de La pioggia nel pineto di D’annunzio.
A sorpresa il finale con qualche concessione cross-over e l’esecuzione di un brano tradizionale cantato in cinese che preluderà alla più nota aria della Turandot Pucciniana.
Il soprano sarà accompagnata dalla sensualità del violoncello della newyorkese Kandis Davis e l’evanescente levità dell’arpa di Silvia Minardi.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Maimeri. Media Partner: ARTE.it
Silvio Porzionato nasce a Moncalieri (TO-Italia) nel 1971. È un pittore figurativo che predilige la pittura ad olio su tele di grandi dimensioni servendosi di fotografie fatte ad amici e a persone incontrate per strada che l'hanno ispirato. Le sue figure raffigurate in close-up statuarie, pur essendo persone comuni hanno la forza di far dimenticare la dimensione privata tipica del ritratto e al contempo hanno la potenza di farsi icone del genere umano.
Dopo un diploma di maturità artistica, si occupa per un decennio di design per un’importante azienda torinese, decide poi di iniziare una nuova vita nel silenzio della terra del Roero (CN), in uno stretto intimo contatto con la natura e con l'arte. Fu una rivelazione che lo porterà da subito a farsi notare nei vari premi nazionali. Dopo solo un anno è selezionato al Premio Arte Mondadori e nel 2010 vince il premio della critica a Saluzzo Arte e realizza un’opera permanente per il Museo d'Arte Urbana di Torino. Nel 2011 è selezionato per la 54a Biennale di Venezia esponendo sia all'interno del padiglione regionale del Piemonte che nel Padiglione Italia a Torino. Nel 2013 realizza 3 istallazioni.
Codice Temporale con 112 quadri per il MACS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), quasi una galleria di specchi che riflettevano le varie età dell'uomo dall'infanzia alla vecchiaia, tutti della stessa intensità e significato. Le sue ultime mostre collettive e personali si sono tenute ad Hong Kong, Miami, Chicago, Londra, Parigi, Bogotà, New York e Istanbul. In Italia è rappresentato dalla Liquid Art System di Franco Senesi con sedi a Capri, Anacapri, Positano, Londra e Istanbul.
La mostra prosegue dal 30 settembre al 31 ottobre al Mondadori Store, piazza Duomo 1.
La sera dell’inaugurazione - 25 settembre, ore 19.00 - si terrà una performance del soprano d’arti Silvia Colombini, accompagnata dall’arpa Silvia Minardi e dal violoncello Kandis Davis.
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