Un uomo è un uomo, è un uomo, è un uomo

Così come Gertrude Stein definiva una rosa ripetendone il nome, il cui solo suono basta a evocarne l’essenza, Eugenio Moi cerca quella dell’essere umano e del suo mondo con colori primari, stesure bidimensionali, forme sapientemente primitive, denotanti, esatte.
Olio su juta, acciaio riflettente, composizioni digitali stampate su alluminio, disegno a matita su carta: cambiano i supporti con la disinvoltura ibrida che è cifra espressiva del nostro tempo. Resta immutata e riconoscibile la raffinata qualità pittorica figurativa di chi ricrea la vita, con forme di vita.

Vai alla guida d'arte di Milano