Vincenzo Foppa. I tre crocifissi
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Vincenzo Foppa, I tre crocifissi, 1450 ca
Dal 22 Marzo 2013 al 02 Giugno 2013
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: c.so Porta Ticinese 95
Orari: da martedì a domenica 10-18
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto e convenzioni € 5, scuole € 2
Telefono per informazioni: +39 02 36755700
E-Mail info: info.biglietteria@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it/
Dal 22 marzo al 2 giugno 2013, il Museo Diocesano di Milano ospita I tre crocifissi, lo straordinario dipinto di Vincenzo Foppa (1427 ca. - 1516 ca.), proveniente dall’Accademia Carrara di Bergamo, attualmente chiusa per importanti lavori di ristrutturazione.
Tradizionalmente datata al 1456, o riferita al 1450 in base alla recente rilettura dell’iscrizione da parte della critica, la tavola è considerata una delle opere più importanti di Vincenzo Foppa, agli esordi del suo percorso. Un arco di ispirazione classica, ripreso da modelli padovani, introduce la scena e si spalanca su un passaggio incantato, di sapore ancora tardogotico, in cui castelli e paesi conducono lo spettatore fino all’orizzonte vibrante di luce. I corpi dei tre crocifissi, modellati da un sapiente chiaroscuro e prospetticamente impostati, rivelano una precoce attenzione del pittore verso le importanti novità che Donatello proprio in quel momento stava elaborando a Padova, aprendo anche per la Lombardia una nuova stagione artistica.
Il dipinto di Foppa offre così l’occasione per approfondire il tema del Rinascimento lombardo, di cui il pittore fu uno degli esponenti più importanti, anche per la conquista di una nuova spazialità. L’esposizione fornisce anche lo spunto per visitare gli affreschi della Cappella Portinari, realizzati dal maestro bresciano tra il 1464 e il 1468, nella basilica di Sant’Eustorgio, attigua al Museo.
Tradizionalmente datata al 1456, o riferita al 1450 in base alla recente rilettura dell’iscrizione da parte della critica, la tavola è considerata una delle opere più importanti di Vincenzo Foppa, agli esordi del suo percorso. Un arco di ispirazione classica, ripreso da modelli padovani, introduce la scena e si spalanca su un passaggio incantato, di sapore ancora tardogotico, in cui castelli e paesi conducono lo spettatore fino all’orizzonte vibrante di luce. I corpi dei tre crocifissi, modellati da un sapiente chiaroscuro e prospetticamente impostati, rivelano una precoce attenzione del pittore verso le importanti novità che Donatello proprio in quel momento stava elaborando a Padova, aprendo anche per la Lombardia una nuova stagione artistica.
Il dipinto di Foppa offre così l’occasione per approfondire il tema del Rinascimento lombardo, di cui il pittore fu uno degli esponenti più importanti, anche per la conquista di una nuova spazialità. L’esposizione fornisce anche lo spunto per visitare gli affreschi della Cappella Portinari, realizzati dal maestro bresciano tra il 1464 e il 1468, nella basilica di Sant’Eustorgio, attigua al Museo.
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