WUNDERKASA. Libri mai visti e autografi inediti di Bruno Munari, Salvatore Quasimodo e Jean-Michel Folon

Iliade, Libro XVI, Ettore uccide Patroclo già ferito a morte, traduzione di Salvatore Quasimodo, tavola di Giorgio De Chirico

 

Dal 08 Giugno 2017 al 07 Luglio 2017

Milano

Luogo: Kasa dei Libri

Indirizzo: Largo De Benedetti 4

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02.66989018

E-Mail info: mostre@lakasadeilibri.it



Suonano al campanello della Kasa dei Libri. È un distinto signore che afferma di avere con sé un carico di 150 volumi da consegnare. Niente di meglio, li accogliamo tutti con piacere. Tra scatole, scatoloni e buste ecco comparire tra gli altri due libri dedicati rispettivamente da Italo Calvino e da Indro Montanelli, una copia degli Ossi di seppia firmata da Eugenio Montale e ancora una prima edizione de Il Castello di Udine di Carlo Emilio Gadda. Tutto donato alla collezione: una giornata come le altre qui alla Kasa dei Libri.
È così che ogni giorno si rinnova lo stupore per questi pezzi di storia della letteratura che affollano gli scaffali, i ripiani, i cassetti e perfino i bagni della Kasa.
Abbiamo deciso di condividere con il pubblico questo stupore attraverso tre mostre, dall’8 giugno al 7 luglio. Tra i circa 30.000 volumi della collezione il padrone di Kasa Andrea Kerbaker ne ha selezionati alcuni rari e rarissimi di grandi nomi della cultura contemporanea: Bruno Munari, Salvatore Quasimodo e Jean-Michel Folon.
Comodamente seduti sulla poltrona del quarto piano o passeggiando per la stanza dei libri antichi si potranno osservare da vicino le fantasiose e imprevedibili variazioni dell’Alfabeto Lucini realizzato da Munari in una edizione fuori commercio; toccare con mano fogli manoscritti di Salvatore Quasimodo, con annotazioni e correzioni autografe del poeta e leggere la corrispondenza tra l’artista Jean-Michel Folon e il poeta Giorgio Soavi, arrivata alla Kasa a seguito di un fortuito ritrovamento in un cestino della carta straccia.
Ovviamente la Kasa non è l’unica a possedere materiale di questo tipo. Ma di sicuro è il solo posto dove manoscritti autografi, copie uniche e quant’altro vengono messi a disposizione, toccabili a piacimento, senza spocchia, senza polvere, in linea con l’atmosfera familiare che contraddistingue questo luogo.
Le mostre saranno inaugurate da Andrea Kerbaker, che guiderà i visitatori alla scoperta delle storie che si celano dentro a queste pagine. Nei giorni successivi il personale della Kasa farà altrettanto. 

BRUNO MUNARI
Giovedì 8 – lunedì 19 giugno 2017
Inaugurazione mercoledì 7 giugno ore 18 
 
Bruno Munari, un nome un mito, soprattutto se si possono vedere e sfogliare le tavole stampate in silk screen di Los Àlamos, stampate in 200 copie nel 1958 e mai viste così da vicino; oppure uno dei 999 esemplari del giallissimo Occhio alla luce, o lo spiritoso Alfabeto Lucini nella copia fuori commercio che il tipografo ha dedicato a Andrea Kerbaker.
E poi Munari80 pubblicato nella raffinata edizione Scheiwiller nel 1987 con schizzi e aforismi scritti distrattamente al telefono. Qualche esempio? “Rubando il pennello a Raffaello non si diventa grandi pittori” e ancora “ALBERO l’esplosione lentissima di un seme”. 

SALVATORE QUASIMODO
Mercoledì 21 – martedì 27 giugno 2017
Inaugurazione martedì 20 giugno ore 18 

Se non avete mai tenuto in mano un manoscritto di un Premio Nobel, questo è il momento. Nella settimana dedicata a Salvatore Quasimodo un paio di manoscritti pieni di varianti stanno con nonchalance insieme a libri e autografi, dediche a Quasimodo di Piero Bassani e Mario Soldati, dediche di Quasimodo a una donna misteriosa, esemplari di traduzioni dai classici illustrati da Giorgio De Chirico (l’Iliade) o Carlo Carrà (le Georgiche).    JEAN-MICHEL FOLON Giovedì 29 giugno – venerdì 7 luglio 2017
Inaugurazione mercoledì 28 giugno ore 18 
  Alzi la mano chi ha mai visto il primo racconto per immagini di Jean-Michel Folon, Le Message, un librino di formato minuscolo che la Olivetti stampa a fine anni Sessanta in pochissime copie. Meno rara ma ugualmente godibile la strenna Olivetti del 1979 in cui l’artista francese illustra le Cronache Marziane di Ray Bradbury e la Conversation, un libro leporello dipinto congiuntamente da Folon con Milton Glaser. Qualcuno magari li ha già visti; difficile che abbia visto le lettere e cartoline che nei primi anni Settanta Folon manda a Giorgio Soavi, firmandosi Michel-Ange. Ci sono anche quelle. 

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