Daniel Spoerri. Eat art in Transformation
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© Rita Newman | Daniel Spoerri, Sevilla-Serie No.11, “eaten by...„, assemblaggio, 1991, Ø 140x80 cm
Dal 10 Ottobre 2014 al 10 Gennaio 2015
Modena
Luogo: Palazzina dei Giardini / Palazzo Santa Margherita
Indirizzo: corso Canalgrande 103
Telefono per informazioni: +39 059 203 2911
E-Mail info: galcivmo@comune.modena.it
Sito ufficiale: http://www.comune.modena.it
Con la mostra “Daniel Spoerri. Eat Art in Transformation” (Palazzina dei Giardini e Palazzo Santa Margherita, 10 ottobre-10 gennaio 2016) si chiude il programma espositivo del 2015. A cura di Susanne Bieri, Antonio d’Avossa, Nicoletta Ossanna Cavadini, realizzata e coprodotta con il m.a.x. museo di Chiasso, l’ampia retrospettiva dedicata a Daniel Spoerri, l’artista che ha coniato la Eat Art nel 1967, si collega strettamente al tema dell’Expo 2015.
Le opere esposte vanno dal primo periodo di sperimentazione legato alla rivista "Matérial" (1955–1961), quindi ai multipli cinetici, e poi ai celebri tableaux-pièges, assemblaggi di oggetti di uso quotidiano incollati a supporti e ribaltati nell’orientamento, fino alla scultura e alla ricerca in campo grafico, il tutto arricchito anche da importanti documenti d’archivio.
L’esposizione attraverso la poetica di Spoerri illustra l’attrazione continua dell’umanità nei confronti dell’epocale tema del cibo, visto come interfaccia fondamentale fra arte e vita. In mostra saranno presenti le ricette dell’artista, i suoi appunti e i menù a partire dal ristorante Spoerri di Düsseldorf (1968) fino al Bistrot di Santa Marta, fondazione Mudima, Milano 2014.
Sarà inoltre dedicata un’intera sala alla grafica di Daniel Spoerri, per la prima volta esposta e studiata in maniera significativa all’interno della sua vasta produzione artistica. Grazie a lettere e documenti saranno inoltre messi in risalto anche i rapporti di Spoerri con gli artisti contemporanei: Jean Tinguely, conosciuto a Basilea già nel 1950, Marcel Duchamp, Man Ray, Meret Oppenheim, Emmet Williams, Dieter Roth, Roland Topor, Robert Filliou, Ben Vautier. Le opere proverranno dalla collezione dell’artista, dalla Biblioteca Nazionale di Berna che custodisce l'archivio di Spoerrri e da importanti collezionisti europei.
Le opere esposte vanno dal primo periodo di sperimentazione legato alla rivista "Matérial" (1955–1961), quindi ai multipli cinetici, e poi ai celebri tableaux-pièges, assemblaggi di oggetti di uso quotidiano incollati a supporti e ribaltati nell’orientamento, fino alla scultura e alla ricerca in campo grafico, il tutto arricchito anche da importanti documenti d’archivio.
L’esposizione attraverso la poetica di Spoerri illustra l’attrazione continua dell’umanità nei confronti dell’epocale tema del cibo, visto come interfaccia fondamentale fra arte e vita. In mostra saranno presenti le ricette dell’artista, i suoi appunti e i menù a partire dal ristorante Spoerri di Düsseldorf (1968) fino al Bistrot di Santa Marta, fondazione Mudima, Milano 2014.
Sarà inoltre dedicata un’intera sala alla grafica di Daniel Spoerri, per la prima volta esposta e studiata in maniera significativa all’interno della sua vasta produzione artistica. Grazie a lettere e documenti saranno inoltre messi in risalto anche i rapporti di Spoerri con gli artisti contemporanei: Jean Tinguely, conosciuto a Basilea già nel 1950, Marcel Duchamp, Man Ray, Meret Oppenheim, Emmet Williams, Dieter Roth, Roland Topor, Robert Filliou, Ben Vautier. Le opere proverranno dalla collezione dell’artista, dalla Biblioteca Nazionale di Berna che custodisce l'archivio di Spoerrri e da importanti collezionisti europei.
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