Franco Guerzoni. Fueros
Dal 18 Settembre 2015 al 20 Settembre 2015
Modena
Luogo: Palazzo Santa Margherita
Indirizzo: corso Canalgrande 103
Orari: venerdì 18 settembre apertura dalle 9.00 alle 23.00, sabato 19 dalle 9.00 all'1.00, domenica 20 dalle 9.00 alle 21
Curatori: Pier Giovanni Castagnoli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 059 2032911 / 2032940
E-Mail info: galcivmo@comune.modena.it
Sito ufficiale: http://www.galleriacivicadimodena.it/
Inaugura venerdi 18 settembre 2015 alle 18.30 presso le sale superiori di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena la mostra "Franco Guerzoni. Fueros".
Promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è progettata da Franco Guerzoni su invito di Marco Pierini – già direttore della Galleria civica di Modena – e del festivalfilosofia con il sostegno di Gruppo Hera.
Pittore per antonomasia del tempo, di cui ha portato nello spazio dell’arte la tensione tra costruzione e cancellazione, permanenza e lacuna, ricordo e oblìo, Franco Guerzoni propone il lavoro della memoria all’interno del proprio itinerario creativo.
L’ordine delle opere attesta questa curvatura, riflessiva e inconsapevole: grandi lavori recenti sono accostati ad alcuni appartenenti a cicli dei primi anni Settanta, una stagione quasi dimenticata.
Riportati alla luce dall’attenzione critica di Pier Giovanni Castagnoli e commentati da Marc Augé (Paesaggi in polvere, 2006), questi esiti “irrisolti” documentano una ricerca errabonda condotta con l’amico Luigi Ghirri: rovine quotidiane, pietre di abbattimenti, affreschi abbandonati e sfiniti sono colti col mezzo fotografico un attimo prima della loro scomparsa.
Relitti fossili sopravvissuti in uno degli strati della memoria, come i fueros freudiani, questi lavori improvvisamente si mescolano al presente, attivando nuove traduzioni e anomale tensioni temporali.
La mostra, allestita fino a domenica 20 settembre sarà visibile ad ingresso gratuito nei seguenti orari:
venerdì 18 settembre dalle 9.00 alle 23.00, sabato 19 settembre dalle 9.00 all'1.00, domenica 20 settembre dalle 9.00 alle 21.00.
Franco Guerzoni Nasce nel 1948 a Modena, dove vive e lavora. Esordisce nel clima concettuale dei primi anni ’70, con una personale ricerca sui sistemi di rappresentazione dell’immagine e la restituzione fotografica del mondo archeologico. Dai primi anni ’80 realizza grandi opere parietali gessose, Carte di viaggio e Grotte, dove indecifrabili memorie di stili lontani convivono con le loro lacune, scavate dall’azione del tempo. La successiva ricerca sulla profondità della superficie dà luogo a grandi cicli di opere come Decorazioni e Rovine (presentate alla Biennale di Venezia del ’90) e Restauri provvisori (1994), che fanno affiorare nella materia infiniti strati di memoria e di esperienza pittorica. In una direzione più intensamente cromatica, Orienti (1999) e Pompei-Bombay (2001), proseguono l’esplorazione sull’apparire dell’immagine all’interno della tensione tra costruzione e cancellazione. Con Antichi Tracciati (2007), Powder Landscapes (2008), Impossibili restauri (2010 e alla Biennale di Venezia 2011), Museo ideale (2012) e La parete dimenticata (Firenze, Palazzo Pitti, 2013), memorie invisibili e sembianze di reperti si fondono sulla parete suggerendo l’idea del bassorilievo. Più di recente, dopo la riscoperta di un fondo di immagini dei suoi esordi sperimentali, ne rielabora i motivi e le visioni in mostre come Nessun luogo. Da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri (a Milano, Triennale, 2014) e Archeologie senza restauro (a Bologna, MAMbo, 2014).
Pier Giovanni Castagnoli Nato a Parma nel 1946, Pier Giovanni Castagnoli ha insegnato nelle Università di Bologna, Venezia, Padova e parallelamente si è dedicato all’ordinamento e alla conduzione di musei, dirigendo tra il 1982 e il 2008: la Galleria Civica di Modena, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Nel 2002 è stato insignito dal Ministero della Cultura e Comunicazione di Francia del titolo di Chevalier de l’Ordre des Artes e des Lettres.
Promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è progettata da Franco Guerzoni su invito di Marco Pierini – già direttore della Galleria civica di Modena – e del festivalfilosofia con il sostegno di Gruppo Hera.
Pittore per antonomasia del tempo, di cui ha portato nello spazio dell’arte la tensione tra costruzione e cancellazione, permanenza e lacuna, ricordo e oblìo, Franco Guerzoni propone il lavoro della memoria all’interno del proprio itinerario creativo.
L’ordine delle opere attesta questa curvatura, riflessiva e inconsapevole: grandi lavori recenti sono accostati ad alcuni appartenenti a cicli dei primi anni Settanta, una stagione quasi dimenticata.
Riportati alla luce dall’attenzione critica di Pier Giovanni Castagnoli e commentati da Marc Augé (Paesaggi in polvere, 2006), questi esiti “irrisolti” documentano una ricerca errabonda condotta con l’amico Luigi Ghirri: rovine quotidiane, pietre di abbattimenti, affreschi abbandonati e sfiniti sono colti col mezzo fotografico un attimo prima della loro scomparsa.
Relitti fossili sopravvissuti in uno degli strati della memoria, come i fueros freudiani, questi lavori improvvisamente si mescolano al presente, attivando nuove traduzioni e anomale tensioni temporali.
La mostra, allestita fino a domenica 20 settembre sarà visibile ad ingresso gratuito nei seguenti orari:
venerdì 18 settembre dalle 9.00 alle 23.00, sabato 19 settembre dalle 9.00 all'1.00, domenica 20 settembre dalle 9.00 alle 21.00.
Franco Guerzoni Nasce nel 1948 a Modena, dove vive e lavora. Esordisce nel clima concettuale dei primi anni ’70, con una personale ricerca sui sistemi di rappresentazione dell’immagine e la restituzione fotografica del mondo archeologico. Dai primi anni ’80 realizza grandi opere parietali gessose, Carte di viaggio e Grotte, dove indecifrabili memorie di stili lontani convivono con le loro lacune, scavate dall’azione del tempo. La successiva ricerca sulla profondità della superficie dà luogo a grandi cicli di opere come Decorazioni e Rovine (presentate alla Biennale di Venezia del ’90) e Restauri provvisori (1994), che fanno affiorare nella materia infiniti strati di memoria e di esperienza pittorica. In una direzione più intensamente cromatica, Orienti (1999) e Pompei-Bombay (2001), proseguono l’esplorazione sull’apparire dell’immagine all’interno della tensione tra costruzione e cancellazione. Con Antichi Tracciati (2007), Powder Landscapes (2008), Impossibili restauri (2010 e alla Biennale di Venezia 2011), Museo ideale (2012) e La parete dimenticata (Firenze, Palazzo Pitti, 2013), memorie invisibili e sembianze di reperti si fondono sulla parete suggerendo l’idea del bassorilievo. Più di recente, dopo la riscoperta di un fondo di immagini dei suoi esordi sperimentali, ne rielabora i motivi e le visioni in mostre come Nessun luogo. Da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri (a Milano, Triennale, 2014) e Archeologie senza restauro (a Bologna, MAMbo, 2014).
Pier Giovanni Castagnoli Nato a Parma nel 1946, Pier Giovanni Castagnoli ha insegnato nelle Università di Bologna, Venezia, Padova e parallelamente si è dedicato all’ordinamento e alla conduzione di musei, dirigendo tra il 1982 e il 2008: la Galleria Civica di Modena, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Nel 2002 è stato insignito dal Ministero della Cultura e Comunicazione di Francia del titolo di Chevalier de l’Ordre des Artes e des Lettres.
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