Luisa Menazzi Moretti. Solo

Dal 13 Settembre 2019 al 19 Novembre 2019
Modena
Luogo: MATA – Ex Manifattura Tabacchi
Indirizzo: via della Manifattura dei Tabacchi 83
Orari: Dal 18 settembre: Mercoledì-giovedì-venerdì: 11-13/16-19 Sabato, domenica e festivi: 11-19
Enti promotori:
- Fondazione Modena Arti Visive
Costo del biglietto: Intero 6 €; Ridotto 4 €. Ingresso gratuito: mercoledì | prima domenica del mese | festivalfilosofia | 12 ottobre Giornata Contemporaneo
Telefono per informazioni: +39 059.4270657
Sito ufficiale: http://www.fmav.org
Anche quest’anno, Fondazione Modena Arti Visive rinsalda la collaborazione con il festivalfilosofia, con la proposta di una serie di mostre realizzate ad hoc sul tema dell'edizione 2019, Persona. Tra queste, dal 13 settembre al 17 novembre 2019, al MATA – Ex Manifattura Tabacchi di Modena si tiene una personale di Luisa Menazzi Moretti (Udine, 1964).+
L’esposizione propone 28 fotografie del ciclo Solo, in cui l’artista, attraverso filtri, sovrapposizioni, fuori-fuoco, ritrae volti di uomini, donne, bambini, tutti sospesi in una dimensione atemporale e poetica, concepita come un viaggio verso l’altrove, l’ignoto, l’ineffabile.
Sono ritratti di persone di cui nulla conosciamo, diverse tra loro per provenienza, età, condizione, e che non sembrano avere alcun legame tra loro se non l'appartenenza alla specie umana. Il filo immaginario che le accomuna è una proiezione della fotografa sui loro destini e su un momento misterioso che dalla notte dei tempi l'uomo cerca di figurarsi, quello del sottile confine tra la vita e la morte. Tra il loro sguardo e quello dello spettatore si frappongono barriere che idealmente preservano tra noi e loro un vincolo di fratellanza, ma segnano al tempo stesso un'impossibilità di condivisione.
Attraverso questi ritratti di uomini, donne e bambini, la dimensione della morte non ha niente di tragico se non quella di un viaggio verso l’ignoto.
Come afferma la stessa Luisa Menazzi Moretti, “Mi piace pensare che forse la fisica un giorno darà una spiegazione scientifica al nostro passaggio in una dimensione atemporale, che la vita non sia solo questa ma che continui altrove. In questa serie di fotografie provo a immaginare l’arrivo in una possibile nuova dimensione, vedendolo attraverso il filtro dell’immaginazione. Volti e persone un po’ sole e smarrite, ignare sul da farsi, in quell’altrove che forse non sanno ancora di aver raggiunto. C’è l’incertezza, l’inquietudine, la paura dei primi attimi, ma anche la determinazione, la riflessione, la pace”.
Durante festivalfilosofia, la mostra osserverà un orario di apertura prolungato: venerdì dalle 9.00 alle 23.00, sabato dalle 9.00 alle 24.00, domenica dalle 9.00 alle 21.00.
Luisa Menazzi Moretti (Udine, 1964) all’età di tredici anni lascia l’Italia per trasferirsi con la famiglia in Texas, dove frequenta la high school per poi proseguire a Houston i suoi studi universitari. In quegli anni frequenta corsi di fotografia prediligendo lo sviluppo e la stampa in bianco e nero. Ritorna a vivere in Europa, si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne, lavora a Londra per poi, dopo alcuni anni, trasferirsi in Italia. In anni recenti ha trasformato la sua passione per la fotografia conferendole progettualità e dedicandosi all’attività espositiva e all’editoria. Tra le mostre segnaliamo Io sono, Museo Nazionale di Palazzo Lanfranchi, Matera; Museo Archeologico Provinciale, Potenza; PAN, Napoli (2018); Ten Years and Eighty-Seven Days, Museo Santa Maria della Scala, Siena (2017); European Month of Photography (EMOP), Berlino (2016); Somewhere, Villa Manin, Udine (2016); Tre Oci Tre Mostre, Fondazione Tre Oci, Venezia (2015); Sconfinamenti #3, Festival dei Due Mondi, Rocca Albornoziana, Spoleto (2015); Words, Galleria Civica Tina Modotti, Udine (2014); Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Pordenone (2014); Cose di Natura, Galleria d’Arte Moderna di Genova (2014). Suoi cataloghi sono stati pubblicati da Giunti, Contrasto, Gente di fotografia, Arte'm. I suoi ultimi due progetti, tra cui la serie Solo, sono stati premiati con tre menzioni d’onore dall’International Photography Awards di New York. Attualmente l’autrice sta preparando un progetto sul Texas, Far Fading West, che presenterà a Fotofest Houston nel marzo del 2020.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF

-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
-
Dal 14 febbraio 2025 al 06 aprile 2025 Torino | CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Henri Cartier-Bresson e l’Italia / Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990
-
Dal 11 febbraio 2025 al 18 maggio 2025 Roma | Musei Capitolini
I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione
-
Dal 04 febbraio 2025 al 23 aprile 2025 Roma | Parco archeologico del Colosseo - Curia Iulia
Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie
-
Dal 05 febbraio 2025 al 07 settembre 2025 Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo