Franz Gertsch | Alex Katz | Billy Childish
Dal 03 Febbraio 2018 al 31 Marzo 2018
Zuoz | Mondo
Luogo: Chesa Albertini
Indirizzo: via Maistra 41
Orari: da martedì a sabato ore 15 - 19
Enti promotori:
- Galleria Monica De Cardenas
Sito ufficiale: http://www.monicadecardenas.com/
La Galleria Monica De Cardenas è lieta di annunciare la mostra che inaugura sabato 3 febbraio a Zuoz: tre grandi pittori contemporanei che, con le loro opere, continuano ad affrontare e ridefinire il tema del paesaggio: artisti di grande personalità, molto diversi tra loro, ma uniti dalla passione per la natura e capaci di trasformare questo tema classico in opere cariche di tensione vitale.
L’artista svizzero Franz Gertsch (*Morigen 1930) è conosciuto per la sua pittura iperrealista che realizza dagli anni Settanta, in cui ha ritratto lo stile di vita dell’epoca con dipinti di grandi dimensioni e forte impatto visivo. Dagli anni Ottanta, animato dal desiderio di maggiore stilizzazione e astrazione, inizia ad utilizzare in modo innovativo la silografia, creando silografie iperrealiste. Incide innumerevoli puntini su grandi tavole di legno per poi stamparle con pigmenti naturali su fogli si carta giapponese fatta a mano. In questo modo realizza ritratti e paesaggi di dimensioni gigantesche, che sembrano fatti di pixel monocromi. In mostra la silografia monumentale Winter del 2016, in cui Gertsch ritrae un fitto bosco innevato, e tre silografie più piccole che ritraggono fili d’erba e foglie. Grazie alla resa dettagliata e preziosa di arbusti e vegetali, l’artista ricrea un’intensa relazione con la natura, una visione che invita alla contemplazione e alla meditazione. Le sue opere si trovano nelle collezioni di importanti musei europei e americani. A Burgdorf presso Berna è stato creato il museo Franz Gertsch, dove le sue opere sono esposte in permanenza.
Il pittore americano Alex Katz (*New York 1927) crea una figurazione essenziale ed intensa. Entrato nel panorama artistico americano alla fine degli anni ‘50, gli anni dell’Espressionismo Astratto, e contemporaneo della Pop Art, Katz è riuscito a conciliare l’astrattismo e il realismo nell’arte americana del dopoguerra, in uno stile da lui stesso definito “totalmente americano”. I suoi dipinti sono immagini essenziali, luminose, dirette e nitide, dalle vaste superfici monocrome private di ogni connotazione sentimentale, ma che comunicano una profonda risonanza emozionale. Presenteremo il grande dipinto del 2012 “Beach Scene” che ritrae bagnanti immersi nelle acque azzurre nel Maine, con e una donna di profilo in primo piano che li osserva dalla spiaggia. Le sue opere si trovano nelle collezioni dei maggiori musei americani, tra i quali il MoMA, il Metropolitan ed il Whitney di New York e in alcuni musei europei, tra i quali la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Museo di Francoforte, l’Albertina di Vienna ed il Guggenheim di Bilbao.
La pittura di Billy Childish (*Chatham 1959) è un viaggio interiore tra gli affetti personali, i luoghi vissuti, la storia e i molti personaggi del passato a cui è legato. I suoi dipinti sono frammenti di vita vissuta, ricordi e ispirazioni: i paesaggi invernali, le montagne, gli enormi battelli intrappolati nel ghiaccio sono il tentativo di catturare il tempo in un’immagine cristallizzata nella sua memoria. Una visione a cui oggi riesce a dare nuova vita attraverso la sua pennellata densa e carica di espressività; luce, gelo e acqua sono elementi a lui cari, che propone e reinterpreta per reminiscenza. Artista poliedrico, nato in Inghilterra, da sempre ribelle e anticonvenzionale. Come ha dichiarato recentemente al Guardian, Billy Childish si ritiene un “tradizionalista radicale” e apprezza le metodologie del passato. «La tradizione è la piattaforma per la libertà – ha dichiarato l’artista al quotidiano inglese. Un anticonformismo, quello di Childish rimasto coerente per tutto il corso della sua odissea artistica ed umana: dall’espulsione dalla londinese St. Martin School of Art – dove stringe amicizia con Peter Doig -, alla creazione, nel 2008, della “non organizzazione” The British Art Resistance, passando per la sua strenua difesa della pittura figurativa in opposizione all’arte concettuale e al movimento della ‘Young British Art’. Poeta, pittore, scrittore e musicista, Billy Childish, a causa di questa sua indole, è stato per lungo tempo ignorato dal sistema dell’arte contemporanea, e solo dal 2010 importanti gallerie internazionali e musei hanno cominciato ad esporre le sue opere, come il White Columns di New York e l’Institute of Contemporary Art di Londra, che gli hanno dedicato mostre personali.
Opening sabato 3 febbraio 2018 ore 18
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