Fino al 31 agosto mostre e itinerari dedicati al maestro
A Bergamo per una primavera con Lorenzo Lotto

Dentro Lorenzo Lotto, installation view I Courtesy Accademia Carrara, Bergamo
Francesca Grego
15/04/2025
Bergamo - Cinquecento anni fa Lorenzo Lotto lasciava Bergamo dopo oltre un decennio di intenso lavoro: capolavori come l'imponente Pala Martinengo o gli affreschi dell'Oratorio Suardi legavano per sempre alla città orobica la memoria del maestro, che qui trascorse probabilmente il periodo più sereno, fecondo e libero di tutta la sua carriera. Da aprile ad agosto, Bergamo festeggia la ricorrenza con un programma di mostre e itinerari dedicati al pittore. Simbolo dell'iniziativa è la preziosa Pala di San Bernardino, uno dei vertici della produzione di Lotto, trasferita momentaneamente dall'omonima chiesa bergamasca - in ristrutturazione - nella sede espositiva dell'Accademia Carrara. Il nuovo allestimento offre ai visitatori una prospettiva inedita sul dipinto: invece che a distanza e dal basso verso l'alto, come dettato dalla collocazione sull'altare maggiore della chiesa, oggi è eccezionalmente possibile osservare la tela da vicino, soffermandosi sulle espressioni e i gesti dei personaggi, sul paesaggio e sugli abiti ricchi di dettagli, sulla mirabile natura morta con le rose e la firma dell'artista in primo piano.
Ammirata da illustri conoscitori come Bernard Berenson, Roberto Longhi e Sir Charles Eastlake, la tela presenta una Madonna col Bambino tra i santi Giuseppe, Bernardino da Siena, Giovanni Battista, Antonio Abate e cinque angeli. numerosi gli elementi di novità, che fanno della composizione lottesca un'opera altamente inventiva: dall'ambientazione all'aperto al grande drappo verde retto da quattro angeli in volo, che sostituisce le più tradizionali strutture architettoniche. Il quinto angelo, al centro della scena, funge da intermediario tra il pubblico e la scena dipinta. Un'iconografia che, secondo Longhi, ispirerà Caravaggio nell'angelo del Riposo durante la fuga in Egitto, oggi alla Galleria Doria Pamphilj di Roma. .
La seconda tappa da non perdere inseguendo le orme di Lotto è la visita alla collezione permanente dell'Accademia Carrara, che con ben sette capolavori dell'artista si attesta come uno dei più importanti luoghi lotteschi nel mondo. Dall'iconico Ritratto di giovane a quello di Lucina Brembati, fino alle Nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria, qui è possibile apprezzare i molteplici talenti del maestro veneto: la sua inesauribile fantasia compositiva, il senso del colore, l'attitudine psicologica e le spiccate capacità di caratterizzazione con cui aprì un nuovo capitolo nella storia della ritrattistica. Nelle sale del museo il percorso Dentro Lorenzo Lotto restituisce i punti salienti dell'originale linguaggio che Lotto maturò proprio a Bergamo, diventando l'interprete più brillante di un nuovo stile, da scoprire a confronto con i suoi maestri e artisti coevi come Giovanni Bellini, Andrea Previtali e Giovanni Busi detto Cariani.
Sempre alla Carrara una sorpresa tutta contemporanea attende i fan dell'artista: le fotografie di Alex Hütte, uno dei più significativi autori tedeschi della nostra epoca, invitano a guardare al maestro rinascimentale con occhi nuovi. La ricerca sulla luce e sui colori naturali, il realismo e il coinvolgimento dell'osservatore sono le cifre distintive del lavoro del fotografo, tra i protagonisti della cosiddetta Düsseldorfer Photoschule. Nelle immagini di Hütte le opere dipinte da Lotto per le chiese bergamasche sono messe in relazione con le luci e le architetture che le ospitano, restituendone l'atmosfera sacrale. "La selezione di fotografie proposta in mostra - spiega il curatore Filippo Maggia - invita lo spettatore alla contemplazione di quella che è un’opera nell’opera. I ritratti di Lorenzo Lotto dialogano con lo spazio in un’alternanza di letture prospettiche che inducono lo spettatore ad avvicinarsi all’opera progressivamente, come si usa fare quando, visitando una chiesa, l’occhio subito riconosce la magnifica tela nella cappella e, approssimandosi, ne coglie i raffinati dettagli".
L'itinerario continua per le strade di Bergamo e nei luoghi di culto, per scoprire alcuni dei più importanti capolavori di Lotto nel loro contesto originario, o quasi. Nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, la celebre Pala Martinengo Colleoni racconta la prima grande impresa dell'artista in città, seguita dalla Pala di Santo Spirito, da ammirare nella chiesa omonima. Altre scoperte ci attendono in Sant'Alessandro nella Croce, dove è custodito il dipinto della Trinità, e nella Basilica di Sant'Alessandro in Colonna, con la Deposizione di Cristo. Nella Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco brillano gli affreschi della Cappella della Vergine, ultima opera bergamasca del maestro che abitava proprio lì vicino, mentre il coro della Basilica di Santa Maria Maggiore conserva enigmatiche tarsie con le allegorie disegnate da Lotto e intagliate nel legno da Giovan Francesco Capoferri. Un vero tesoro attende infine i visitatori più intraprendenti fuori dalle mura della città: si tratta degli affreschi dell'Oratorio Suardi di Trescore Balneario, decorato con le storie delle Sante Barbara, Caterina d'Alessandria, Brigida d'Irlanda, Maria Maddalena, e reso celebre dall'immagine del Cristo-Vite. Il tour Dentro Lorenzo Lotto sarà fruibile dal pubblico in autonomia o partecipando a visite guidate prenotabili in quattro weekend tra maggio e agosto. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web dell'Accademia Carrara, che da metà maggio sarà anche il teatro di un ciclo di incontri dedicato al maestro.
Ammirata da illustri conoscitori come Bernard Berenson, Roberto Longhi e Sir Charles Eastlake, la tela presenta una Madonna col Bambino tra i santi Giuseppe, Bernardino da Siena, Giovanni Battista, Antonio Abate e cinque angeli. numerosi gli elementi di novità, che fanno della composizione lottesca un'opera altamente inventiva: dall'ambientazione all'aperto al grande drappo verde retto da quattro angeli in volo, che sostituisce le più tradizionali strutture architettoniche. Il quinto angelo, al centro della scena, funge da intermediario tra il pubblico e la scena dipinta. Un'iconografia che, secondo Longhi, ispirerà Caravaggio nell'angelo del Riposo durante la fuga in Egitto, oggi alla Galleria Doria Pamphilj di Roma. .
La seconda tappa da non perdere inseguendo le orme di Lotto è la visita alla collezione permanente dell'Accademia Carrara, che con ben sette capolavori dell'artista si attesta come uno dei più importanti luoghi lotteschi nel mondo. Dall'iconico Ritratto di giovane a quello di Lucina Brembati, fino alle Nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria, qui è possibile apprezzare i molteplici talenti del maestro veneto: la sua inesauribile fantasia compositiva, il senso del colore, l'attitudine psicologica e le spiccate capacità di caratterizzazione con cui aprì un nuovo capitolo nella storia della ritrattistica. Nelle sale del museo il percorso Dentro Lorenzo Lotto restituisce i punti salienti dell'originale linguaggio che Lotto maturò proprio a Bergamo, diventando l'interprete più brillante di un nuovo stile, da scoprire a confronto con i suoi maestri e artisti coevi come Giovanni Bellini, Andrea Previtali e Giovanni Busi detto Cariani.
Sempre alla Carrara una sorpresa tutta contemporanea attende i fan dell'artista: le fotografie di Alex Hütte, uno dei più significativi autori tedeschi della nostra epoca, invitano a guardare al maestro rinascimentale con occhi nuovi. La ricerca sulla luce e sui colori naturali, il realismo e il coinvolgimento dell'osservatore sono le cifre distintive del lavoro del fotografo, tra i protagonisti della cosiddetta Düsseldorfer Photoschule. Nelle immagini di Hütte le opere dipinte da Lotto per le chiese bergamasche sono messe in relazione con le luci e le architetture che le ospitano, restituendone l'atmosfera sacrale. "La selezione di fotografie proposta in mostra - spiega il curatore Filippo Maggia - invita lo spettatore alla contemplazione di quella che è un’opera nell’opera. I ritratti di Lorenzo Lotto dialogano con lo spazio in un’alternanza di letture prospettiche che inducono lo spettatore ad avvicinarsi all’opera progressivamente, come si usa fare quando, visitando una chiesa, l’occhio subito riconosce la magnifica tela nella cappella e, approssimandosi, ne coglie i raffinati dettagli".
L'itinerario continua per le strade di Bergamo e nei luoghi di culto, per scoprire alcuni dei più importanti capolavori di Lotto nel loro contesto originario, o quasi. Nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, la celebre Pala Martinengo Colleoni racconta la prima grande impresa dell'artista in città, seguita dalla Pala di Santo Spirito, da ammirare nella chiesa omonima. Altre scoperte ci attendono in Sant'Alessandro nella Croce, dove è custodito il dipinto della Trinità, e nella Basilica di Sant'Alessandro in Colonna, con la Deposizione di Cristo. Nella Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco brillano gli affreschi della Cappella della Vergine, ultima opera bergamasca del maestro che abitava proprio lì vicino, mentre il coro della Basilica di Santa Maria Maggiore conserva enigmatiche tarsie con le allegorie disegnate da Lotto e intagliate nel legno da Giovan Francesco Capoferri. Un vero tesoro attende infine i visitatori più intraprendenti fuori dalle mura della città: si tratta degli affreschi dell'Oratorio Suardi di Trescore Balneario, decorato con le storie delle Sante Barbara, Caterina d'Alessandria, Brigida d'Irlanda, Maria Maddalena, e reso celebre dall'immagine del Cristo-Vite. Il tour Dentro Lorenzo Lotto sarà fruibile dal pubblico in autonomia o partecipando a visite guidate prenotabili in quattro weekend tra maggio e agosto. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web dell'Accademia Carrara, che da metà maggio sarà anche il teatro di un ciclo di incontri dedicato al maestro.
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