DA BOTTICELLI A MUCHA. Bellezza, Natura, Seduzione

© Mic - Musei Reali, Biblioteca Reale | Leonardo da Vinci, Volto di fanciulla (studio per l’angelo della Vergine delle rocce), 1478-1485 circa. Punta metallica e lumeggiature di biacca su carta preparata, 18,2x16 cm.
Dal 17 Aprile 2025 al 27 Luglio 2025
Torino
Luogo: Sale Chiablese - Musei Reali di Torino
Indirizzo: Piazzetta Reale
Curatori: Annamaria Bava
Telefono per informazioni: +39 011 1848711
Con oltre cento opere dall’immenso patrimonio dei Musei Reali di Torino e prestiti dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, da Castel Sant’Angelo a Roma, dall’Istituto Salce di Treviso e da altre prestigiose istituzioni e collezioni pubbliche e private italiane, la mostra intende creare lungo 11 sale tematiche dialoghi inediti fra dipinti, sculture e oggetti d’arte differenti per epoca, tipologia e provenienza, mantenendo quale elemento comune l’estrema eleganza, bellezza e armonia. Particolare attenzione è dedicata alla bellezza interpretata attraverso il mito, il fascino dell’antico, la meraviglia della natura, e alla rappresentazione del mondo femminile con grazia e sensualità esemplari.
La mostra si apre con una sezione dedicata a Venere, la dea della bellezza e dell’amore, e il confronto tra due capolavori: la celebre Venere di Botticelli della Collezione Gualino, opera identitaria della Galleria Sabauda, e la Venere di Lorenzo di Credi, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi.
Siprosegue con la declinazione del mito di Elena, simbolo di femminilità in tutta la cultura occidentale,illustrato da arazzi, sculture e dipinti. Un affondo speciale è dedicato alle Tre Grazie, le fanciulle figlie di Zeus considerate fin dall’antichità la personificazione della bellezza e della grazia femminile, raffigurate anche in tre importanti disegni di Antonio Canova della Biblioteca Reale.
Al fascino dell’antico e all’armonia rinascimentale sono dedicate le due sezioni successive, che presentano sculture classiche, disegni con grottesche e una selezione di magnifici disegni dal taccuino di Girolamo da Carpi, oltre a eleganti dipinti rinascimentali in cui il soggetto religioso è incorniciato da elementi naturali e da dettagli tratti dall’antico.
La bellezza della natura, sorgente di meraviglia con il dispiegarsi delle sue forze vitali, occupa le due sezioni successive, nelle quali si presentano gli straordinari Album di fiori, pesci e uccelli della Biblioteca Reale che, all’inizio del Seicento, facevano parte della “camera delle meraviglie” del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Il percorso prosegue con opere che illustrano l’universo femminile, nelle quali la bellezza si trasforma in virtù, strettamente congiunta alla purezza e alla castità, come nella bellissima Dama con l’unicorno di Luca Longhi,proveniente dalle collezioni di Castel Sant’Angelo, o nell’ideale supremo di ogni arte rappresentato dalle Muse, con la presenza di alcune tele di Antiveduto Gramatica e di un delizioso rame di Giovanni Battista Naldini. Raffigurazioni allegoriche, eroine della mitologia, della storia e femmes fortes sono le protagoniste di queste due sale che contano opere di grande suggestione, tra le quali sei Sibillerealizzate dalla pittrice Orsola Maddalena Caccia.
L’esposizione continua analizzando il tema della bellezza incarnata nei ritratti di dame e principesse della Corte sabauda, regine e donne celebri della storia europea con affondi su figure femminili straordinarie come la Contessa di Castiglione, nobildonna di rara bellezza e seducente agente segreto, e la regina Margherita di Savoia, effigiate nei ritratti dipinti da Michele Gordigiani, realizzati quando la pittura cominciava a temere l’arrivo della fotografia.
Via via si giunge all’ultima sezione con le attraenti interpretazioni della figura femminile tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, con opere di pittori quali Giovanni Grosso e Carlo Stratta e scultori come Leonardo Bistolfi, culminando nella bellezza senza tempo immortalata da Alphonse Mucha, protagonista dell’Art Nouveau. In questa sezione è esposto anche il capolavoro di Cesare Saccaggi, A Babilonia (Semiramide), entrato recentemente a far parte delle collezioni dei Musei Reali, insieme ad altre opere scelte dal catalogo del pittore piemontese.
In occasione dell’esposizione sono presentate, per la prima volta, le indagini diagnostiche realizzate sulla Venere di Botticelli della Collezione Gualino, dalle quali emergono la tecnica del disegno e i ripensamenti dell’artista.
Nelle stesse date della mostra, come collegamento tra il percorso di visita dei Musei Reali e l’esposizione nelle Sale Chiablese, all’interno dello scrigno specchiante posto al centro del nuovo Spazio Leonardo,al primo piano della Galleria Sabauda, viene esposto un meraviglioso disegno autografo di Leonardo da Vinci noto come Voltodifanciulla, realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, considerato lo studio preparatorio per l’angelo nella versione parigina della Vergine delle Rocce.
Prodotta dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia, la mostra DA BOTTICELLI A MUCHA. Bellezza, Natura, Seduzione è curata da Annamaria Bava ed è visitabile nelle Sale Chiablese, in Piazzetta Reale, dal 17 aprile al 27 luglio 2025.
La mostra si apre con una sezione dedicata a Venere, la dea della bellezza e dell’amore, e il confronto tra due capolavori: la celebre Venere di Botticelli della Collezione Gualino, opera identitaria della Galleria Sabauda, e la Venere di Lorenzo di Credi, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi.
Siprosegue con la declinazione del mito di Elena, simbolo di femminilità in tutta la cultura occidentale,illustrato da arazzi, sculture e dipinti. Un affondo speciale è dedicato alle Tre Grazie, le fanciulle figlie di Zeus considerate fin dall’antichità la personificazione della bellezza e della grazia femminile, raffigurate anche in tre importanti disegni di Antonio Canova della Biblioteca Reale.
Al fascino dell’antico e all’armonia rinascimentale sono dedicate le due sezioni successive, che presentano sculture classiche, disegni con grottesche e una selezione di magnifici disegni dal taccuino di Girolamo da Carpi, oltre a eleganti dipinti rinascimentali in cui il soggetto religioso è incorniciato da elementi naturali e da dettagli tratti dall’antico.
La bellezza della natura, sorgente di meraviglia con il dispiegarsi delle sue forze vitali, occupa le due sezioni successive, nelle quali si presentano gli straordinari Album di fiori, pesci e uccelli della Biblioteca Reale che, all’inizio del Seicento, facevano parte della “camera delle meraviglie” del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Il percorso prosegue con opere che illustrano l’universo femminile, nelle quali la bellezza si trasforma in virtù, strettamente congiunta alla purezza e alla castità, come nella bellissima Dama con l’unicorno di Luca Longhi,proveniente dalle collezioni di Castel Sant’Angelo, o nell’ideale supremo di ogni arte rappresentato dalle Muse, con la presenza di alcune tele di Antiveduto Gramatica e di un delizioso rame di Giovanni Battista Naldini. Raffigurazioni allegoriche, eroine della mitologia, della storia e femmes fortes sono le protagoniste di queste due sale che contano opere di grande suggestione, tra le quali sei Sibillerealizzate dalla pittrice Orsola Maddalena Caccia.
L’esposizione continua analizzando il tema della bellezza incarnata nei ritratti di dame e principesse della Corte sabauda, regine e donne celebri della storia europea con affondi su figure femminili straordinarie come la Contessa di Castiglione, nobildonna di rara bellezza e seducente agente segreto, e la regina Margherita di Savoia, effigiate nei ritratti dipinti da Michele Gordigiani, realizzati quando la pittura cominciava a temere l’arrivo della fotografia.
Via via si giunge all’ultima sezione con le attraenti interpretazioni della figura femminile tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, con opere di pittori quali Giovanni Grosso e Carlo Stratta e scultori come Leonardo Bistolfi, culminando nella bellezza senza tempo immortalata da Alphonse Mucha, protagonista dell’Art Nouveau. In questa sezione è esposto anche il capolavoro di Cesare Saccaggi, A Babilonia (Semiramide), entrato recentemente a far parte delle collezioni dei Musei Reali, insieme ad altre opere scelte dal catalogo del pittore piemontese.
In occasione dell’esposizione sono presentate, per la prima volta, le indagini diagnostiche realizzate sulla Venere di Botticelli della Collezione Gualino, dalle quali emergono la tecnica del disegno e i ripensamenti dell’artista.
Nelle stesse date della mostra, come collegamento tra il percorso di visita dei Musei Reali e l’esposizione nelle Sale Chiablese, all’interno dello scrigno specchiante posto al centro del nuovo Spazio Leonardo,al primo piano della Galleria Sabauda, viene esposto un meraviglioso disegno autografo di Leonardo da Vinci noto come Voltodifanciulla, realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, considerato lo studio preparatorio per l’angelo nella versione parigina della Vergine delle Rocce.
Prodotta dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia, la mostra DA BOTTICELLI A MUCHA. Bellezza, Natura, Seduzione è curata da Annamaria Bava ed è visitabile nelle Sale Chiablese, in Piazzetta Reale, dal 17 aprile al 27 luglio 2025.
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