Ambra Caminito. I'm the boss of the doll
Dal 07 Novembre 2014 al 30 Novembre 2014
Napoli
Luogo: PAN - Palazzo delle Arti Napoli
Indirizzo: via dei Mille 60
Orari: 10-19; martedì chiuso
Curatori: Valentina Rippa
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 081 7958604
E-Mail info: pan@comune.napoli.it
Sito ufficiale: http://www.palazzoartinapoli.net
Negli spazi del primo piano, prende forma un singolare percorso espositivo che si dipana in 5 ambienti in cui si alternano tele in grande formato (2mx1m ) a disegni e opere di piccole dimensioni realizzate con tecniche miste che includono l'uso dell' acrilico, dell'acquarello, del gessetto, del pastello e del carboncino.
Una video-installazione in cui si sovrappongono immagini fotografiche, pensieri e dipinti invita lo spettatore a perdersi in un vortice di visioni e suggestioni sonore accentuate dalla scelta di una musica elettronica di sottofondo.Tutti i lavori sono caratterizzati da una forte carica suggestiva, con variazioni sul tema della vita e della seduzione collegati da una fitta rete di rimandi e sfumature di ambito cinematografico e psicologico.
Attraverso una moltitudine di spunti e riflessioni, bozzetti, fotografie del passato, giocosità, ricordi d'infanzia, desideri, pellicole, paesaggi, colori, voyerismo, visioni vengono fuori più aspetti di Ambra Caminito come donna e come artista. "La ricerca di se stessi fa parte della natura umana ed ha interessato artisti e scrittori fin dall’inizio della civiltà, in accordo con l’antico aforisma greco: ”Conosci te stesso”. Trovare il tempo per l’introspezione, mantenendo una distanza oggettiva e riflettendo sulle esperienze che tengano conto dello stato interiore, dà l’opportunità di pensare a se stessi ed alle proprie relazioni con il mondo esterno. Per Caminito, ciò offre anche la possibilità di osservare come le emozioni condizionino il pensiero e il comportamento.
Alcuni suoi dipinti e disegni suscitano un sentimento di profonda malinconia nel momento in cui esplora gli angoli più bui e nascosti della memoria. Anche se il contenuto delle sue opere è personale in quanto riflettono aspetti ‘sconosciuti’ della sua vita privata, offre un senso di universalità all’osservatore attraverso l’espressione di un particolare equilibrio tra forza e fragilità. Caminito non è sicura di controllare davvero questa bambola, come suggerisce il titolo, o se sia semplicemente un suo desiderio. Usa il suo lavoro per decifrare la sua identità; nelle sue opere la distinzione tra coscienza e corpo è il tema rilevante che dà alle sue opere una grande potenza emotiva ed artistica."( james putnam, londra 2014)
Il catalogo della mostra è edito da Paparo Edizioni, con testi di Valentina Rippa e James Putnam.?
Una video-installazione in cui si sovrappongono immagini fotografiche, pensieri e dipinti invita lo spettatore a perdersi in un vortice di visioni e suggestioni sonore accentuate dalla scelta di una musica elettronica di sottofondo.Tutti i lavori sono caratterizzati da una forte carica suggestiva, con variazioni sul tema della vita e della seduzione collegati da una fitta rete di rimandi e sfumature di ambito cinematografico e psicologico.
Attraverso una moltitudine di spunti e riflessioni, bozzetti, fotografie del passato, giocosità, ricordi d'infanzia, desideri, pellicole, paesaggi, colori, voyerismo, visioni vengono fuori più aspetti di Ambra Caminito come donna e come artista. "La ricerca di se stessi fa parte della natura umana ed ha interessato artisti e scrittori fin dall’inizio della civiltà, in accordo con l’antico aforisma greco: ”Conosci te stesso”. Trovare il tempo per l’introspezione, mantenendo una distanza oggettiva e riflettendo sulle esperienze che tengano conto dello stato interiore, dà l’opportunità di pensare a se stessi ed alle proprie relazioni con il mondo esterno. Per Caminito, ciò offre anche la possibilità di osservare come le emozioni condizionino il pensiero e il comportamento.
Alcuni suoi dipinti e disegni suscitano un sentimento di profonda malinconia nel momento in cui esplora gli angoli più bui e nascosti della memoria. Anche se il contenuto delle sue opere è personale in quanto riflettono aspetti ‘sconosciuti’ della sua vita privata, offre un senso di universalità all’osservatore attraverso l’espressione di un particolare equilibrio tra forza e fragilità. Caminito non è sicura di controllare davvero questa bambola, come suggerisce il titolo, o se sia semplicemente un suo desiderio. Usa il suo lavoro per decifrare la sua identità; nelle sue opere la distinzione tra coscienza e corpo è il tema rilevante che dà alle sue opere una grande potenza emotiva ed artistica."( james putnam, londra 2014)
Il catalogo della mostra è edito da Paparo Edizioni, con testi di Valentina Rippa e James Putnam.?
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