Antonella Pagnotta. Unconventional Objects

Antonella Pagnotta, Micro World Center Body

 

Dal 20 Aprile 2018 al 20 Maggio 2018

Napoli

Luogo: ETRA Home Gallery

Indirizzo: via Antonio Valentino 4

Orari: su appuntamento

Curatori: Valeria Ferronetti, Veronica Rastelli, Massimo Carpentieri

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 331 60 29 838

E-Mail info: info@etrahomegallery.com



ETRA Home Gallery è lieta di ospitare Unconventional Objects, personale dell'artista Antonella Pagnotta, che aprirà al pubblico venerdì 20 aprile alle ore 18,30.

In mostra tre sculture, un'installazione ed un trittico che raccontano le ultime tappe della sua ricerca artistica. Il corpo, da sempre fulcro vitale della poetica di Antonella Pagnotta, viene scomposto in singole parti, chiamate a comporre dei totem, a richiamare usanze di un passato non troppo lontano, incarnare un valore di mercato, ridursi al grado zero di carne artificiale.

Nell'installazione Panni Stesi al sole e nella quasi omonima scultura (Micro Panni Stesi al sole), l'immagine oleografica della biancheria stesa ad asciugare, che incanta chi è abituato ad altre latitudini, si combina con l'usanza riservata alle novelle spose di esporre il lenzuolo su cui avevano consumato la “prima notte”.

Ma con dissacrante ironia, Antonella Pagnotta trasforma quelle lenzuola in immagini che espongono il corpo nelle sue più disparate funzioni, in una sovraesposizione che evidenzia il grottesco del rendere pubblico ciò che è più intimo. Micro World Trade Body richiama le Torri Gemelle nella loro originaria funzione di centro del commercio internazionale (ben prima che diventassero il simbolo del terrorismo), con un riferimento alla mercificazione del corpo.

Lo spunto proviene dalle dinamiche sociali contemporanee, rivolte al profitto e all’indicizzazione finanziaria dei rapporti umani. Su due totem, che riprendono le finestre dei due grattacieli, alcune piastre di metallo magnetiche formano l'immagine di una donna, scomposta in frammenti.

La funzione ludica dell'opera, che grazie alle singole piastre può “assemblare” l'immagine dell'artista con pezzi tutti diversi fra loro, rimarca l'idea fondante della mercificazione del corpo, ridotto ad oggetto “personalizzabile” in base alle esigenze del compratore. Il concetto viene messo in evidenza ancora più prepotentemente in Micro Cubo in cui i tasselli sono addirittura rotanti, suggerendo quindi un interscambio di forme e funzioni istantaneo, basato su quattro aspetti del corpo, ovvero la sua mitizzazione, materia, comunicazione e funzione di contenitore.

Come accade alle bambole di carta, che nel cambiare le parti del corpo conservano intatta la caratteristica del loro essere bambola, in Micro Cubo la rotazione dei singli cubi fa in modo che le parti del corpo si scambino, lasciando integra la volumetria del corpo. Nell'installazione Carne in Scatola, l'artista riprende le proprie fattezze riprodotte con una stampante in 3D.

Le piccole sculture in resina sono contenute in un vaso di vetro, insieme ai singoli pezzi ed alle istruzioni che servirebbero per assemblarle, con un richiamo – anche grafico – al mito dell'arredamento fai da te, che oltre ad essere un marchio commerciale è diventato una vera e propria filosofia di vita, ovvero Ikea.

All'apparente leggerezza delle opere in mostra, che l'artista stessa definisce come Oggetti-Non Oggetti, smontabili, appendibili, “maniabili”, fa da contraltare il trittico di autoritratti, in cui i materiali - anche visivamente - più pesanti, come il metallo, la rete, le lastre di plexiglas, e le espressioni dei volti sono portatori di un invito ad andare oltre la superficie, e di un grido di ribellione contro le convenzioni e le tradizioni che vincolano il corpo ad una dimensione di esposizione continua, apparenza, omologazione.

La mostra sarà visitabile fino al 20 maggio, su appuntamento

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