Teatro Massimo Palermo
Palermo, Piazza Verdi
- Dove: Palermo, Piazza Verdi
- Indirizzo: Piazza Verdi
- E-Mail: eventi@teatromassimo.it
- Telefono: +39 091 6053521
- Apertura: aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18
- Costo: Biglietto intero € 8, ridotto € 5
DESCRIZIONE:
Il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, uno dei più grandi d'Europa, svetta sulle aree di risulta della chiesa delle Stimmate e del monastero di San Giuliano, demoliti a fine Ottocento per far spazio a questo complesso architettonico di grandiose proporzioni. Frutto della maestria degli architetti Giovan Battista Filippo Basile ed Ernesto Basile, la struttura del Teatro Massimo, d'ispirazione greco-romana, richiama edifici pubblico-religiosi come il tempio e le terme.
“L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita” è il motto che campeggia sul frontone. Un pronao corinzio esastilo, elevato su una monumentale scalinata che sfoggia ai lati due leoni in bronzo con le allegorie della tragedia e della lirica, asseconda la moda dell'attualizzazione delle architetture antiche. Una cupola emisferica sovrasta l'edificio. Pitture e decorazioni di Rocco Lentini, Ettore De Maria Bergler, Michele Cortegiani, Luigi Di Giovanni abbelliscono l'interno.
La sala pompeiana, originariamente riservata ai nobili, gode di una particolare acustica: il riverbero che si produce parlando all'interno aumenta man mano che ci si avvicina al centro.
Il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, uno dei più grandi d'Europa, svetta sulle aree di risulta della chiesa delle Stimmate e del monastero di San Giuliano, demoliti a fine Ottocento per far spazio a questo complesso architettonico di grandiose proporzioni. Frutto della maestria degli architetti Giovan Battista Filippo Basile ed Ernesto Basile, la struttura del Teatro Massimo, d'ispirazione greco-romana, richiama edifici pubblico-religiosi come il tempio e le terme.
“L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita” è il motto che campeggia sul frontone. Un pronao corinzio esastilo, elevato su una monumentale scalinata che sfoggia ai lati due leoni in bronzo con le allegorie della tragedia e della lirica, asseconda la moda dell'attualizzazione delle architetture antiche. Una cupola emisferica sovrasta l'edificio. Pitture e decorazioni di Rocco Lentini, Ettore De Maria Bergler, Michele Cortegiani, Luigi Di Giovanni abbelliscono l'interno.
La sala pompeiana, originariamente riservata ai nobili, gode di una particolare acustica: il riverbero che si produce parlando all'interno aumenta man mano che ci si avvicina al centro.
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