Arte&Impresa. Innovatori a Palazzo. 2° tappa. #NaturaArtificio
Dal 27 Marzo 2015 al 27 Marzo 2015
Napoli
Luogo: Accademia di Belle Arti di Napoli
Indirizzo: via Costantinopoli 107
Orari: h 15
Le più pregiate liquirizie del mondo, il marchio per eccellenza dell'agroalimentare made in Sud, robotica evolutiva, intelligenza artificiale, biotecnologie e arti visive: qual è il filo rosso che tiene insieme mondi così distanti? E cosa c'entrano questi mondi con il sempre più sfuggente confine tra natura e artificio? A rispondere a questi interrogativi sarà il secondo appuntamento del ciclo “Arte&Impresa. Innovatori a Palazzo” promosso dalla Fondazione Premio Napoli e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con Kogito.net, impresa di comunicazione e cultura digitale, in programma venerdì 27 marzo alle 15.00 presso il teatro dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Protagonisti dell'incontro saranno:
Pina Mengano Amarelli, presidente della “Amarelli Liquirizie”;
Carla Ascione, docente di Elaborazione Digitale dell'Immagine presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli;
Antonio Ferraioli, amministratore delegato del gruppo “La Doria”;
Pasquale Napolitano, docente di "Digital video" presso la Scuola di Nuove Tecnologie per l'Arte - Accademia di Belle Arti di Napoli;
Orazio Miglino, docente di Psicologia Generale e responsabile del NAC - Natural and Artificial Cognition Laboratory (Federico II) e associato presso l’Istc-Cnr di Roma;
Lucio Pastore, docente di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica (Federico II) e team leader presso il Ceinge – Centro di Biotecnologie Avanzate di Napoli.
L'incontro sarà moderato da Vito De Ceglia, giornalista economico.
ANTEPRIMA. Nel corso dell'incontro verrà presentata in anteprima la quarta edizione del Festival del Bacio #cuoredinapoli, ideato ed organizzato dalla scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il Festival andrà in scena il 28 marzo trasformando il centro antico della città in un territorio pulsante grazie alle energie attivate dalle installazioni interattive che verranno situate lungo il percorso che si articola tra Piazza del Gesù, via San Sebastiano, parte di via Duomo, i due decumani ed i caratteristici vicoli che li connettono.
IL FORMAT DEGLI INCONTRI. Ogni incontro di “Arte&Impresa” ha l’obiettivo di sviluppare una coppia tematica dal forte impatto sull’immaginario collettivo, amplificando i termini e le problematiche della discussione intorno ai modi di fare innovazione. Le parole chiave del percorso saranno: Mente e Corpo (27 febbraio); Natura e Artificio (27 marzo); Tempo e Spazio (14 aprile); Realtà e Finzione (20 maggio). Attraverso il confronto tra esperienze di impresa e di ricerca i singoli incontri offriranno spunti concreti per rileggere le testimoniane degli innovatori come altrettante declinazioni del Tempo, dello Spazio, della Mente, del Corpo, e così via. Agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli il compito di reinterpretare e rappresentare il profilo degli innovatori nei vari linguaggi artistici.
NATURA E ARTIFICIO: LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI DELL'INCONTRO
CARLA ASCIONE, docente di Elaborazione Digitale dell'Immagine - Accademia di Belle Arti di Napoli
Avevo cinque anni e frequentavo l’Istituto di Cibernetica di Napoli diretto da Edoardo Caianiello. La biblioteca era una specie di paese delle meraviglie, io giocavo a fare l’Alicyborg, c’era un gran Maestro, niente regine cattive e nei corridoi si poteva addirittura correre e fare delle lunghe scivolate. Tutto era armonia delle parti. Natura e artificio erano come il fiume e l’alveo, un esempio di equilibrio tra arte del vivere e fare scienza. Ho sempre pensato che così’ doveva essere stato lavorare a bottega con Leonardo, nelle botteghe rinascimentali, nei luoghi del sapere vero.
PINA AMARELLI, presidente della Amarelli Liquirizie
Per tradizione e vocazione garantire prodotti naturali è per noi una ragion d’essere. Ma al di là delle retorica che spesso nel nostro settore si fa su questo punto, mi piace sottolineare anche l’importanza di tecniche e saperi secolari che contribuiscono a rendere nobile, per molti versi ad arricchire, un prodotto naturale. Da questo punto di vista il confine tra natura e artificio è labile e probabilmente indefinibile.
ORAZIO MIGLINO, docente di Psicologia (Federico II) e direttore del Nac
La via ambiziosa di creare materialmente dei corpi robotici in grado di modificarsi (crescere) con il passare del tempo è perseguita con notevoli difficoltà da pochissimi centri di ricerca. Non c'è dubbio però che si tratta dell'estrema frontiera della ricerca di Vita Artificiale. Tale frontiera potrà essere infranta solo ricorrendo al contributo delle Biotecnologie e delle Scienze dei Materiali. In un futuro prossimo si assisterà alla comparsa di robot che non saranno una “semplice” estensione del computer ma saranno composti da un mix di materiali organico e artificiali e potranno essere considerati a tutti gli effetti una nuova specie “vivente” che progressivamente entrerà negli uffici, nelle vie, nelle case, forse nelle nostre culle.
PASQUALE NAPOLITANO, docente di "Digital video" presso la Scuola di Nuove Tecnologie per l'Arte - Accademia di Belle Arti di Napoli
Uno dei possibili scopi dell'arte è costruire il reale, anche quando questo avviene attraverso un processo di "mimesi", quando ci sembra che copi dalla natura. È il concetto stesso di natura che contiene in sé, per quanto riguarda la specie umana, il concetto di artificio, che è un sinonimo della membrana culturale, che ci consente di fare esperienza del mondo, questo sia per quanto riguarda i sistemi simbolici più evoluti, che le azioni più semplici. Per chi fa arte, il sistema simbolico e culturale è anche e soprattutto a mio avviso, un modo per addomesticare la natura, e quindi l'abisso, la finitudine. Per chi, come noi della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, fa arte mediata dai media, la tecnologia è per l'appunto questa interfaccia, questa protesi culturale, come proviamo a rendere reale con la quarta edizione del nostro progetto più globale, il Festival del Bacio: interfaccia che consente di stabilire relazione, e amplifica la più essenziale delle capacità umane, la comunicazione, perché in quanto esseri umani, "non possiamo non comunicare".
LUCIO PASTORE, docente di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (Federico II) e team leader presso il CEINGE-Biotecnologie Avanzate
La natura è l'insieme degli esseri viventi e inanimati considerato nella sua complessità; l’artificio è l’opera dell’uomo che comunque è parte della natura stessa. Essere osservatore ed amante dell’universo naturale ed allo stesso tempo biotecnologo, quindi uomo di scienza portato a modificarla, non è un conflitto: l’uomo modifica la natura semplicemente con la sua presenza come qualsiasi altro essere animato o inanimato; ha modellato il mondo fin dalla nascita dell’agricoltura e continua a farlo con le biotecnologie. L’artificio inteso come opera dell’uomo può essere considerato un sottoinsieme della natura stessa e non può mai esserne completamente separato.
SCHEDA DEI RELATORI
Pina Mengano Amarelli, presidente della “Amarelli Liquirizie”, la più antica azienda dolciaria italiana conosciuta in tutto il mondo con un fatturato di circa 4 milioni di euro, 30% dei quali generati all’estero. Un’azienda di profonde radici familiari, presente da 300 anni sullo stesso territorio, la Calabria, con la lavorazione di un mono-prodotto, la liquirizia. L’azienda è riuscita a sfidare il tempo coniugando tradizione tipica artigianale, conoscenza del prodotto e innovazione tecnologica. Qualità che hanno permesso alla “Amarelli Liquirizie” di ottenere nel 1987 la medaglia d’oro della Società Chimica Italiana. Per raccontare questa storia davvero unica, la famiglia ha aperto al pubblico il Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli” (www.museodellaliquirizia.it) che ha ottenuto nel 2001 il “Premio Gugghenheim Impresa & Cultura” e al quale nel 2004 Poste Italiane ha dedicato un francobollo della serie “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”.
Antonio Ferraioli, amministratore delegato del gruppo “La Doria” società quotata all’MTA, segmento Star, di Borsa Italiana. L’azienda, controllata dalla famiglia Ferraioli, è nata nel 1954 ad Angri, nell’Agro Nocerino Sarnese, cuore del “Distretto dell’oro rosso”. Oggi è il primo produttore italiano di legumi conservati e di derivati del pomodoro (polpa e pelati) e il secondo di succhi e bevande di frutta. Il gruppo è presente in Italia con 5 stabilimenti produttivi e in Gran Bretagna con una società di trading. Con la recente acquisizione del gruppo Pa.fi.al, La Doria è diventato inoltre il primo produttore italiano di sughi pronti a marchio private labels e tra i primi produttori europei. Il fatturato supera i 630 milioni di euro di cui oltre il 90% circa generato attraverso il segmento delle private labels (marchi delle catene distributive), con clienti quali Carrefour, Auchan, Selex e Conad in Italia e Tesco, Sainsbury, Waitrose all’estero, che rappresenta il principale sbocco commerciale per il gruppo.
Orazio Miglino, docente di Psicologia generale (Federico II), è responsabile del NAC - Laboratorio per lo studio dei Sistemi cognitivi naturali e artificiali della Federico II. È inoltre ricercatore associato presso il Laboratorio di Robotica autonoma e Vita Artificiale presso l'ISTC-CNR di Roma. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l'emergere dei processi cognitivi nell'interazione tra un organismo vivente (esseri umani, animali e piante) e l'ambiente. La metodologia adottata per la comprensione di questi meccanismi è la loro riproduzione in sistemi artificiali (simulazioni al computer, robot mobili, apparati ibridi al confine tra macchine e organismi biologici). Molte delle sue ricerche trovano applicazioni nello sviluppo di nuove applicazioni tecnologiche per la didattica nella scuola dell'infanzia e primaria. Ha coordinato numerosi progetti europei (Learn2Lead, T3, SINAPSI, SISINE, Dread-ED) e attualmente sta guidando INF@NZIA DIGI.Tales 3.6, ambizioso progetto di ricerca finanziato dal programma PON-Smart Cities for Social Inclusion, che si pone l'obiettivo di sviluppare e valutare tecnologie didattiche avanzate per la fascia d'età compresa tra i 5 e i 7 anni.
Pasquale Napolitano è studioso di visual design e multimedia art. E’ docente di Digital Video presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, all'interno del corso di Nuove Tecnologie dell'Arte. E' borsista presso l'Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del CNR. Artista multimediale, video-maker e video-artista, partecipa a numerose mostre, rassegne, residenze, ha partecipato ad alcuni dei festival di new media art più significativi in ambito italiano ed europeo.
Lucio Pastore è professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’Università di Napoli “Federico II” e dirige un gruppo di ricerca presso il CEINGE-Biotecnologie Avanzate. Da molti anni insegna Terapia Genica e Cellulare presso il Corso di Laurea in Biotecnologie Mediche e si occupa attivamente di terapia genica e rigenerazione di tessuti. Ha all’attivo oltre 50 pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche ed alcuni premi internazionali per le ricerche svolte. E’ anche autore del blog “DNA & dintorni” che ha l’ambizione di divulgare risultati rilevanti ottenuti nel campo delle biotecnologie.
Protagonisti dell'incontro saranno:
Pina Mengano Amarelli, presidente della “Amarelli Liquirizie”;
Carla Ascione, docente di Elaborazione Digitale dell'Immagine presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli;
Antonio Ferraioli, amministratore delegato del gruppo “La Doria”;
Pasquale Napolitano, docente di "Digital video" presso la Scuola di Nuove Tecnologie per l'Arte - Accademia di Belle Arti di Napoli;
Orazio Miglino, docente di Psicologia Generale e responsabile del NAC - Natural and Artificial Cognition Laboratory (Federico II) e associato presso l’Istc-Cnr di Roma;
Lucio Pastore, docente di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica (Federico II) e team leader presso il Ceinge – Centro di Biotecnologie Avanzate di Napoli.
L'incontro sarà moderato da Vito De Ceglia, giornalista economico.
ANTEPRIMA. Nel corso dell'incontro verrà presentata in anteprima la quarta edizione del Festival del Bacio #cuoredinapoli, ideato ed organizzato dalla scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il Festival andrà in scena il 28 marzo trasformando il centro antico della città in un territorio pulsante grazie alle energie attivate dalle installazioni interattive che verranno situate lungo il percorso che si articola tra Piazza del Gesù, via San Sebastiano, parte di via Duomo, i due decumani ed i caratteristici vicoli che li connettono.
IL FORMAT DEGLI INCONTRI. Ogni incontro di “Arte&Impresa” ha l’obiettivo di sviluppare una coppia tematica dal forte impatto sull’immaginario collettivo, amplificando i termini e le problematiche della discussione intorno ai modi di fare innovazione. Le parole chiave del percorso saranno: Mente e Corpo (27 febbraio); Natura e Artificio (27 marzo); Tempo e Spazio (14 aprile); Realtà e Finzione (20 maggio). Attraverso il confronto tra esperienze di impresa e di ricerca i singoli incontri offriranno spunti concreti per rileggere le testimoniane degli innovatori come altrettante declinazioni del Tempo, dello Spazio, della Mente, del Corpo, e così via. Agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli il compito di reinterpretare e rappresentare il profilo degli innovatori nei vari linguaggi artistici.
NATURA E ARTIFICIO: LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI DELL'INCONTRO
CARLA ASCIONE, docente di Elaborazione Digitale dell'Immagine - Accademia di Belle Arti di Napoli
Avevo cinque anni e frequentavo l’Istituto di Cibernetica di Napoli diretto da Edoardo Caianiello. La biblioteca era una specie di paese delle meraviglie, io giocavo a fare l’Alicyborg, c’era un gran Maestro, niente regine cattive e nei corridoi si poteva addirittura correre e fare delle lunghe scivolate. Tutto era armonia delle parti. Natura e artificio erano come il fiume e l’alveo, un esempio di equilibrio tra arte del vivere e fare scienza. Ho sempre pensato che così’ doveva essere stato lavorare a bottega con Leonardo, nelle botteghe rinascimentali, nei luoghi del sapere vero.
PINA AMARELLI, presidente della Amarelli Liquirizie
Per tradizione e vocazione garantire prodotti naturali è per noi una ragion d’essere. Ma al di là delle retorica che spesso nel nostro settore si fa su questo punto, mi piace sottolineare anche l’importanza di tecniche e saperi secolari che contribuiscono a rendere nobile, per molti versi ad arricchire, un prodotto naturale. Da questo punto di vista il confine tra natura e artificio è labile e probabilmente indefinibile.
ORAZIO MIGLINO, docente di Psicologia (Federico II) e direttore del Nac
La via ambiziosa di creare materialmente dei corpi robotici in grado di modificarsi (crescere) con il passare del tempo è perseguita con notevoli difficoltà da pochissimi centri di ricerca. Non c'è dubbio però che si tratta dell'estrema frontiera della ricerca di Vita Artificiale. Tale frontiera potrà essere infranta solo ricorrendo al contributo delle Biotecnologie e delle Scienze dei Materiali. In un futuro prossimo si assisterà alla comparsa di robot che non saranno una “semplice” estensione del computer ma saranno composti da un mix di materiali organico e artificiali e potranno essere considerati a tutti gli effetti una nuova specie “vivente” che progressivamente entrerà negli uffici, nelle vie, nelle case, forse nelle nostre culle.
PASQUALE NAPOLITANO, docente di "Digital video" presso la Scuola di Nuove Tecnologie per l'Arte - Accademia di Belle Arti di Napoli
Uno dei possibili scopi dell'arte è costruire il reale, anche quando questo avviene attraverso un processo di "mimesi", quando ci sembra che copi dalla natura. È il concetto stesso di natura che contiene in sé, per quanto riguarda la specie umana, il concetto di artificio, che è un sinonimo della membrana culturale, che ci consente di fare esperienza del mondo, questo sia per quanto riguarda i sistemi simbolici più evoluti, che le azioni più semplici. Per chi fa arte, il sistema simbolico e culturale è anche e soprattutto a mio avviso, un modo per addomesticare la natura, e quindi l'abisso, la finitudine. Per chi, come noi della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, fa arte mediata dai media, la tecnologia è per l'appunto questa interfaccia, questa protesi culturale, come proviamo a rendere reale con la quarta edizione del nostro progetto più globale, il Festival del Bacio: interfaccia che consente di stabilire relazione, e amplifica la più essenziale delle capacità umane, la comunicazione, perché in quanto esseri umani, "non possiamo non comunicare".
LUCIO PASTORE, docente di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (Federico II) e team leader presso il CEINGE-Biotecnologie Avanzate
La natura è l'insieme degli esseri viventi e inanimati considerato nella sua complessità; l’artificio è l’opera dell’uomo che comunque è parte della natura stessa. Essere osservatore ed amante dell’universo naturale ed allo stesso tempo biotecnologo, quindi uomo di scienza portato a modificarla, non è un conflitto: l’uomo modifica la natura semplicemente con la sua presenza come qualsiasi altro essere animato o inanimato; ha modellato il mondo fin dalla nascita dell’agricoltura e continua a farlo con le biotecnologie. L’artificio inteso come opera dell’uomo può essere considerato un sottoinsieme della natura stessa e non può mai esserne completamente separato.
SCHEDA DEI RELATORI
Pina Mengano Amarelli, presidente della “Amarelli Liquirizie”, la più antica azienda dolciaria italiana conosciuta in tutto il mondo con un fatturato di circa 4 milioni di euro, 30% dei quali generati all’estero. Un’azienda di profonde radici familiari, presente da 300 anni sullo stesso territorio, la Calabria, con la lavorazione di un mono-prodotto, la liquirizia. L’azienda è riuscita a sfidare il tempo coniugando tradizione tipica artigianale, conoscenza del prodotto e innovazione tecnologica. Qualità che hanno permesso alla “Amarelli Liquirizie” di ottenere nel 1987 la medaglia d’oro della Società Chimica Italiana. Per raccontare questa storia davvero unica, la famiglia ha aperto al pubblico il Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli” (www.museodellaliquirizia.it) che ha ottenuto nel 2001 il “Premio Gugghenheim Impresa & Cultura” e al quale nel 2004 Poste Italiane ha dedicato un francobollo della serie “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”.
Antonio Ferraioli, amministratore delegato del gruppo “La Doria” società quotata all’MTA, segmento Star, di Borsa Italiana. L’azienda, controllata dalla famiglia Ferraioli, è nata nel 1954 ad Angri, nell’Agro Nocerino Sarnese, cuore del “Distretto dell’oro rosso”. Oggi è il primo produttore italiano di legumi conservati e di derivati del pomodoro (polpa e pelati) e il secondo di succhi e bevande di frutta. Il gruppo è presente in Italia con 5 stabilimenti produttivi e in Gran Bretagna con una società di trading. Con la recente acquisizione del gruppo Pa.fi.al, La Doria è diventato inoltre il primo produttore italiano di sughi pronti a marchio private labels e tra i primi produttori europei. Il fatturato supera i 630 milioni di euro di cui oltre il 90% circa generato attraverso il segmento delle private labels (marchi delle catene distributive), con clienti quali Carrefour, Auchan, Selex e Conad in Italia e Tesco, Sainsbury, Waitrose all’estero, che rappresenta il principale sbocco commerciale per il gruppo.
Orazio Miglino, docente di Psicologia generale (Federico II), è responsabile del NAC - Laboratorio per lo studio dei Sistemi cognitivi naturali e artificiali della Federico II. È inoltre ricercatore associato presso il Laboratorio di Robotica autonoma e Vita Artificiale presso l'ISTC-CNR di Roma. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l'emergere dei processi cognitivi nell'interazione tra un organismo vivente (esseri umani, animali e piante) e l'ambiente. La metodologia adottata per la comprensione di questi meccanismi è la loro riproduzione in sistemi artificiali (simulazioni al computer, robot mobili, apparati ibridi al confine tra macchine e organismi biologici). Molte delle sue ricerche trovano applicazioni nello sviluppo di nuove applicazioni tecnologiche per la didattica nella scuola dell'infanzia e primaria. Ha coordinato numerosi progetti europei (Learn2Lead, T3, SINAPSI, SISINE, Dread-ED) e attualmente sta guidando INF@NZIA DIGI.Tales 3.6, ambizioso progetto di ricerca finanziato dal programma PON-Smart Cities for Social Inclusion, che si pone l'obiettivo di sviluppare e valutare tecnologie didattiche avanzate per la fascia d'età compresa tra i 5 e i 7 anni.
Pasquale Napolitano è studioso di visual design e multimedia art. E’ docente di Digital Video presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, all'interno del corso di Nuove Tecnologie dell'Arte. E' borsista presso l'Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del CNR. Artista multimediale, video-maker e video-artista, partecipa a numerose mostre, rassegne, residenze, ha partecipato ad alcuni dei festival di new media art più significativi in ambito italiano ed europeo.
Lucio Pastore è professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’Università di Napoli “Federico II” e dirige un gruppo di ricerca presso il CEINGE-Biotecnologie Avanzate. Da molti anni insegna Terapia Genica e Cellulare presso il Corso di Laurea in Biotecnologie Mediche e si occupa attivamente di terapia genica e rigenerazione di tessuti. Ha all’attivo oltre 50 pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche ed alcuni premi internazionali per le ricerche svolte. E’ anche autore del blog “DNA & dintorni” che ha l’ambizione di divulgare risultati rilevanti ottenuti nel campo delle biotecnologie.
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