Cecily Brown a Capodimonte. The Triumph of Death
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© Cecily Brown | Cecily Brown, The Triumph of Death, 2019. Olio su lino, 535.94 x 535.94 cm. Courtesy the artist and Thomas Dane Gallery I Ph. Genevieve Hanson
Dal 10 Febbraio 2022 al 01 Maggio 2022
Napoli
Luogo: Museo e Real Bosco di Capodimonte
Indirizzo: Via Miano
Orari: da lunedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30; chiuso mercoledì
Curatori: Sergio Risaliti
Costo del biglietto: 12 euro adulti, 2 euro (dai 18 ai 25 anni), gratuita per i minori di 18 anni
Telefono per informazioni: +39 081 7499130
E-Mail info: mu-cap.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.capodimonte.cultura.gov.it
Sarà esposta dal 10 febbraio al 1 maggio 2022 al Museo e Real Bosco di Capodimonte The Triumph of Death, 2019, la monumentale tela (535,94 cm x 535,94 cm) dell’artista Cecily Brown una delle opere più grandi da lei realizzate. Uno straordinario dipinto eseguito, dopo un viaggio in Sicilia che l’artista ha fatto nella primavera del 2019 quando ha visitato il noto affresco “Il Trionfo della Morte” della metà del 1400 situato presso la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo.
La mostra di Cecily Brown è curata da Sergio Risaliti e realizzata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e dall’associazione Amici di Capodimonte ets in collaborazione con la galleria londinese Thomas Dane Gallery.
L’esposizione si inserisce nel ciclo “L’Opera si racconta”, mostre focus finalizzate a mettere in risalto singoli capolavori della collezione permanente, ma non solo, raccontati in una chiave nuova, spesso in dialogo con altre opere, per svelarne la complessità e il proprio contesto di origine.
Sia nella sua versione originale che in quella rielaborata dall’artista, The Triumph of Death presenta la Morte come un cavaliere apocalittico in cima a uno spettrale cavallo bianco. Con grande forza, questa creatura terrificante si sbarazza dei vivi che incontra lungo il suo cammino, senza la minima apprensione. Uno degli elementi più sorprendenti nella tela di Cecily Brown è il simbolo della croce che divide formalmente il quadro in quattro pannelli, richiamando così l’affresco palermitano di 6 metri per 6,40, staccato dal cortile del palazzo Sclafani dopo i danni per i bombardamenti nel 1944, e diviso in quattro pannelli per essere restaurato, prima del trasferimento a Palazzo Abatellis. Sfortunatamente il taglio ne rese fragili i margini che col tempo si sono deteriorati. Cecily Brown integra brillantemente questa cicatrice nel suo lavoro e concettualmente la lega alle preoccupazioni contemporanee come la distruzione, il recupero e la ricostituzione.
L’esposizione presenta anche una serie di disegni realizzati dall’artista dopo aver completato il dipinto. Questi lavori su carta ci mostrano come la curiosità e l’interesse di Cecily Brown per un soggetto continui ben oltre la creazione di una singola opera. I disegni ricordano, sia all'artista che allo spettatore, che c'è sempre più di una soluzione alla sfida della rielaborazione di opere iconiche della grande tradizione figurativa.
Cecily Brown (Londra 1969, vive a New York) è considerata una delle maggiori pittrici contemporanee. E’ nota per la sua pennellata esuberante, la ricca tavolozza e l'intensa energia della sua pittura. Spesso trova ispirazione in opere iconiche – è il caso di The Triumph of Death - come strumento per esplorare temi contemporanei di grande attualità.
La mostra di Cecily Brown è curata da Sergio Risaliti e realizzata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e dall’associazione Amici di Capodimonte ets in collaborazione con la galleria londinese Thomas Dane Gallery.
L’esposizione si inserisce nel ciclo “L’Opera si racconta”, mostre focus finalizzate a mettere in risalto singoli capolavori della collezione permanente, ma non solo, raccontati in una chiave nuova, spesso in dialogo con altre opere, per svelarne la complessità e il proprio contesto di origine.
Sia nella sua versione originale che in quella rielaborata dall’artista, The Triumph of Death presenta la Morte come un cavaliere apocalittico in cima a uno spettrale cavallo bianco. Con grande forza, questa creatura terrificante si sbarazza dei vivi che incontra lungo il suo cammino, senza la minima apprensione. Uno degli elementi più sorprendenti nella tela di Cecily Brown è il simbolo della croce che divide formalmente il quadro in quattro pannelli, richiamando così l’affresco palermitano di 6 metri per 6,40, staccato dal cortile del palazzo Sclafani dopo i danni per i bombardamenti nel 1944, e diviso in quattro pannelli per essere restaurato, prima del trasferimento a Palazzo Abatellis. Sfortunatamente il taglio ne rese fragili i margini che col tempo si sono deteriorati. Cecily Brown integra brillantemente questa cicatrice nel suo lavoro e concettualmente la lega alle preoccupazioni contemporanee come la distruzione, il recupero e la ricostituzione.
L’esposizione presenta anche una serie di disegni realizzati dall’artista dopo aver completato il dipinto. Questi lavori su carta ci mostrano come la curiosità e l’interesse di Cecily Brown per un soggetto continui ben oltre la creazione di una singola opera. I disegni ricordano, sia all'artista che allo spettatore, che c'è sempre più di una soluzione alla sfida della rielaborazione di opere iconiche della grande tradizione figurativa.
Cecily Brown (Londra 1969, vive a New York) è considerata una delle maggiori pittrici contemporanee. E’ nota per la sua pennellata esuberante, la ricca tavolozza e l'intensa energia della sua pittura. Spesso trova ispirazione in opere iconiche – è il caso di The Triumph of Death - come strumento per esplorare temi contemporanei di grande attualità.
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