Lello Lopez. Terre emerse
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Lello Lopez, Terre emerse, 2024, stampa e acrilico su tela, cm. 80x90
Dal 12 Ottobre 2024 al 07 Dicembre 2024
Napoli
Luogo: Shazar Gallery
Indirizzo: Via Pasquale Scura 8
Orari: dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 081 1812 6773
E-Mail info: info@shazargallery.com
Sito ufficiale: http://www.shazargallery.com
Sabato 12 ottobre, in occasione della giornata del contemporaneo AMACI, dalle ore 11.00, la Shazar Gallery presenta Terre emerse di Lello Lopez.
La seconda personale dell’artista napoletano negli spazi di via Scura conduce in un percorso di immersione temporale, di ascesa da secoli di bellezza e di turbamenti la cui restituzione visiva, in tele dai grandi formati, assurge ad allegoria del fatale destino umano. Il ciclo di opere in mostra trae origine dagli accadimenti che il territorio dei Campi Flegrei sta vivendo e che subisce da sempre.
I fenomeni hanno portato l’artista ad una serie di riflessioni esistenziali e psicologiche che mettono a dura prova certezze, verità acquisite e valutazioni ma anche semplici pensieri, fantasie o entusiasmi.
Tali considerazioni hanno dato origine a composizioni dall’aspetto vivace in cui la folla di immagini si confonde in un insieme caotico e leggero il cui svelamento richiede, come in tutte le opere di Lopez, la volontà dell’analisi e dell’approfondimento. I paesaggi delle antiche vestigia vengono circondati da piante rigogliose, da colorate escrescenze funginee che sembrano cancellarne o nasconderne la testimonianza.
“Terre Emerse” è metafora del tempo che inesorabilmente scorre, che mette a confronto il precario e l’ineluttabile mettendo in crisi definitivamente, se ancora fosse oggetto di riflessione, la visione antropocentrica. Dà certezza all’imprevedibilità della natura, vera “matrigna”, che disillude da qualsiasi lirismo costruendo un processo di creazione e distruzione che coinvolge le esistenze e deforma la visione della realtà e di ciò che accade.
La seconda personale dell’artista napoletano negli spazi di via Scura conduce in un percorso di immersione temporale, di ascesa da secoli di bellezza e di turbamenti la cui restituzione visiva, in tele dai grandi formati, assurge ad allegoria del fatale destino umano. Il ciclo di opere in mostra trae origine dagli accadimenti che il territorio dei Campi Flegrei sta vivendo e che subisce da sempre.
I fenomeni hanno portato l’artista ad una serie di riflessioni esistenziali e psicologiche che mettono a dura prova certezze, verità acquisite e valutazioni ma anche semplici pensieri, fantasie o entusiasmi.
Tali considerazioni hanno dato origine a composizioni dall’aspetto vivace in cui la folla di immagini si confonde in un insieme caotico e leggero il cui svelamento richiede, come in tutte le opere di Lopez, la volontà dell’analisi e dell’approfondimento. I paesaggi delle antiche vestigia vengono circondati da piante rigogliose, da colorate escrescenze funginee che sembrano cancellarne o nasconderne la testimonianza.
“Terre Emerse” è metafora del tempo che inesorabilmente scorre, che mette a confronto il precario e l’ineluttabile mettendo in crisi definitivamente, se ancora fosse oggetto di riflessione, la visione antropocentrica. Dà certezza all’imprevedibilità della natura, vera “matrigna”, che disillude da qualsiasi lirismo costruendo un processo di creazione e distruzione che coinvolge le esistenze e deforma la visione della realtà e di ciò che accade.
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