Roberto Mango designer, 1950 -1968
Dal 10 Giugno 2017 al 10 Settembre 2017
Napoli
Luogo: Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana
Indirizzo: via Cimarosa 77
Enti promotori:
- MiBACT - Polo mussale della Campania
Costo del biglietto: € 4
Telefono per informazioni: +39 081 5788418
E-Mail info: pm-cam.martina@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.polomusealecampania.beniculturali.it
Apre al pubblico, sabato 10 giugno dalle ore 14.00, al Museo Duca di Martina la mostra 'Roberto Mango designer, 1950 -1968' dedicata all’attività di uno dei più importanti designer del panorama italiano e non solo.
L’esposizione propone una riflessione sull’autore, sul suo ruolo nel dibattito internazionale e sulle più importanti realizzazioni come designer, comprese nel tempo del suo soggiorno negli Stati Uniti e del successivo in Italia e nell’ambiente produttivo napoletano. Un ruolo che oggi sta emergendo sempre di più dai numerosi contributi, nazionali e internazionali, chiarendo molte circostanze e concorrendo a inquadrare correttamente il fenomeno napoletano nel suo insieme come uno dei capitoli della più generale storia del design italiano.
La mostra ripercorre gli anni della sua carriera professionale maggiormente significativi e intensi in quanto a produttività, a relazioni e scambi di esperienze, prima del pieno coinvolgimento nell’insegnamento universitario.
Mango rappresentava quella prima generazione di architetti, maturata e temprata nel clima del secondo dopoguerra e impegnata nell’opera della ricostruzione, per i quali la essenzialità e il soddisfacimento del bisogno costituiva una priorità assoluta.
Le complesse problematiche che presiedevano al progetto dovevano, per definizione, essere ricondotte a gesti essenziali. Le sedie, i tavoli, le lampade, i frigoriferi, prima ancora di essere un bene di consumo dovevano essere un bene d’uso, dovevano concorrere al soddisfacimento di una condizione minima di vivibilità; dovevano essere economici, componibili, affidabili e durevoli.
Le soluzioni dovevano essere strategiche, piuttosto che formali: maggiori prestazioni con minore impiego di materiali, di energia e manodopera, come le circostanze del tempo della ricostruzione postbellica imponevano.
Roberto Mango, seppure a diverso titolo e modi, tra il 1949 e il 1968, tra esperienze professionali, ricerche e collaborazioni, è osservatore e testimone diretto dell’operare di grandi architetti, progettisti e designers: Charles Eames, Richard Buckminster Fuller, Raymond Loewy, Walter Gropius, Mies van der Rohe, George Nelson, Alexander Girard, di Romualdo Giurgola. Svolge in quegli anni attività didattica alla Princeton University, alla Columbia University, Pratt Institute di New York, alla Graduate School of Design di Harvard. È corrispondente, negli anni della formazione negli States e successivi, della rivista Domus di Giò Ponti. Collabora con il MoMA di Edgar Kaufmann Jr., con la Triennale di Milano, con l’ADI-Associazione per il Disegno Industriale e con le nascenti industrie che corrispondevano ai nomi di Arflex, Tecno, Poltronova, Gavina.
Tra le sue realizzazioni si ricordano: la lampada a schermo parabolico per il concorso MoMA, alcune delle variazioni sul tema della seduta a cono, la poltroncina a compasso per la Wiener e quella per il negozio di calzature Ferragamo di Piazza dei Martiri, oltre a differenti altri progetti afferenti l’ambito ceramico, sotto forma di decori per piastrelle e manufatti d’uso: coppe, lampade, portacandele e vassoi, realizzati con una singolare tecnica di lavorazione. La mostra, promossa dal Polo museale della Campania diretto da Anna Imponente, è a cura di Ermanno Guida, con il coordinamento tecnico scientifico di Luisa Ambrosio, direttore del museo.
L'esposizione verrà inaugurata alle ore 12.30 e sarà preceduta da una presentazione, alle ore 10,30, alla quale interverranno: Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania; Luisa Ambrosio,direttore del Museo Duca di Martina; Mario Losasso direttore del DiARC Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Design for the Built Environment; Pasquale Belfiore, docente di Composizione architettonica e urbana dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli; Giovanni Menna, docente di Storia dell’Architettura e del Design del DiARC Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II; Salvatore Cozzolino, Presidente regionale dell'ADI, Ermanno Guida, curatore della mostra. L’incontro sarà moderato da Alessandro Castagnaro, docente di Storia.
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