Strane Coppie 2014. Viaggio a Sud. Vincenzo Consolo e Jakob Philipp Hackert
Dal 20 Marzo 2014 al 20 Marzo 2014
Napoli
Luogo: Biblioteca Nazionale di Napoli
Indirizzo: piazza del Plebiscito 1
Orari: dalle 16.30
Telefono per informazioni: +39 333 5903471
E-Mail info: luisamaradei@gmail.com
Il paesaggista tedesco Hackert e i suoi racconti in pittura di Napoli e del Regno a confronto con Vincenzo Consolo, scrittore di recente scomparso, narrati rispettivamente da un critico d’arte Cesare de Seta e da Maria Attanasio, amica di Consolo e suo personaggio nel romanzo “L’olivo e l’olivastro”, libro di viaggio siciliano, adatto a confrontarsi con le cronache pittoriche di Hackert. E’ questa l’ultima sfida proposta dalla rassegna culturale ideata da Antonella Cilento nel suo laboratorio di scrittura creativa Lalineascritta (Viaggio a Sud, giovedì 20 marzo ore 16,30, Goethe Institut e Biblioteca nazionale di Napoli, sala Rari, piazza del Plebiscito 1 con letture di Giancarlo Cosentino). “Le coppie sono strane nel momento in cui si formano ma alla fine di ogni incontro diventano perfette perché convergono nell’obiettivo di suscitare emozioni” dichiara Mauro Giancaspro, direttore della Biblioteca nazionale di Napoli che sarà presente all’incontro.
Nella Napoli del Settecento Hackert trovò la sua pittura ideale. Nel 1786 divenne pittore di corte del re Ferdinando IV di Napoli e produsse, tra l’altro, le celebri tele su Caserta e la sua reggia e la serie dei porti del regno borbonico. Amico di Goethe, il vedutista tedesco amerà, come molti intellettuali del tempo, Napoli e la Campania, i suoi abitanti e i suoi magnifici panorami. Negli anni in cui Goethe compie il suo “Viaggio in Italia”, Jakob Philpp Hackert dipinge i suoi paesaggi fantastici della Campania che fu quella che Johann Wolfgang vedeva “libera, allegra e vivace” e che il pittore immortalerà per sempre nelle sue opere. Le sue vedute ideali racchiudono tutta la bellezza delle campagne e delle spiagge campane che dovettero rimanere indelebili, al loro tempo, nei ricordi dei due intellettuali. Per quasi dieci anni il pittore tedesco fece dell’allora capitale del Regno delle due Sicilie la sua fissa dimora. Alla campagna napoletana è dedicata la sua Veduta ideale di Napoli con il tempio di Paestum, un improbabile scorcio in cui sono contemporaneamente visibili il Golfo di Napoli e le rovine di Paestum. Nel 1799, a seguito della fuga del re da Napoli e dell'invasione delle truppe repubblicane francesi, Hackert abbandonò a sua volta il Regno di Napoli per rifugiarsi in Toscana.
Le tele di Hackert saranno illustrate da Cesare De Seta, ordinario di storia dell’architettura all’università Federico II di Napoli, dove dirige il Centro di ricerca sull’iconografia della città europea. De Seta ha insegnato anche presso l’Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi. Ha curato due volumi degli Annali della Storia d’Italia Einaudi (Il Paesaggio, 1982, e Insediamenti e territorio, 1985) e pubblicato numerosi saggi e romanzi.
Vincenzo Consolo, scomparso il 21 gennaio del 2012 era nato nel 1933 a Sant’ Agata di Militello (Messina), aveva vissuto e lavorato a Milano fin dagli anni Sessanta quando visse il concorso in Rai. Acuto sperimentatore della lingua e della forma del romanzo, ha accolto le suggestioni intense della storia e della condizione contadina, in Sicilia, dove ha osservato l’arroganza del regime fascista e poi le ferite della guerra, la difficile condizione delle classi svantaggiate accogliendo i segreti umori e le stratificazioni antiche di una lingua in continua trasformazione sempre rannodata alle radici dialettali. E della complessità dinamica e contaminata della lingua e del dialetto Consolo ha fatto la ragione prima della sua ricerca. Una sperimentazione che vivifica la lingua riportandone alla luce le meravigliose radici nei più segreti e arcaici intrecci e che nel 1976 riceve i primi concreti riconoscimenti sulla scena letteraria con Il sorriso dell’ignoto marinaio, suo capolavoro. Altrettanto significativi sono Retablo (1987), Nottetempo, casa per casa (1992), L’olivo e l’olivastro (1994), Lo Spasimo di Palermo (1998). Tra i racconti: Le pietre di Pantalica (1988), Un giorno come gli altri (1983), il racconto teatrale Lunaria (1985). Tra i saggi: Nfernu veru. Uomini e immagini dei paesi dello zolfo (1985), La pesca del tonno in Sicilia (Palermo 1986), Il barocco in Sicilia (1991), Vedute dallo stretto di Messina (1993). Numerosi i suoi contributi letterari e gli interventi rivolti all’approfondimento storico-linguistico e alle trasformazioni sociali.
A illustrare il pensiero e l’opera di Consolo sarà una delle voci più alte della poesia italiana contemporanea e romanziera di calibro, Maria Attanasio, amica di Consolo e suo personaggio nel libro “L’olivo e l’olivastro”. Nei romanzi della Attanasio si mischiano storia realmente accaduta e fantasia, facendo muovere i personaggi realmente esistiti in azioni fantasiose.
Maria Attanasio sarà a Napoli anche venerdì 21 marzo (ore 18, Libreria Dante&Descartes in piazza del Gesù) per la presentazione del suo nuovo romanzo “Il condominio di via della notte” (Sellerio) e sabato 22 marzo per il “I Poeti e la città”, uno stage di poesia organizzato dai laboratori di scrittura Lalineascritta presso la sede (via Luca Giordano 3): un’intera giornata, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 per scoprire la propria voce poetica. Lo stage è aperto a chi ha già seguito le precedenti edizioni e ai nuovi iscritti, anche a chi della poesia è solo lettore. Per iscriversi: www.lalineascritta.it.
Strane Coppie è una rassegna culturale giunta alla sesta edizione realizzata grazie alla preziosa collaborazione dell’Instituto Cervantes, del Goethe-Institut e, per quest’anno, della Biblioteca Nazionale di Napoli, de La Feltrinelli Libri&Musica e, ancora, dell’Antica Sartoria Cilento.
Nella Napoli del Settecento Hackert trovò la sua pittura ideale. Nel 1786 divenne pittore di corte del re Ferdinando IV di Napoli e produsse, tra l’altro, le celebri tele su Caserta e la sua reggia e la serie dei porti del regno borbonico. Amico di Goethe, il vedutista tedesco amerà, come molti intellettuali del tempo, Napoli e la Campania, i suoi abitanti e i suoi magnifici panorami. Negli anni in cui Goethe compie il suo “Viaggio in Italia”, Jakob Philpp Hackert dipinge i suoi paesaggi fantastici della Campania che fu quella che Johann Wolfgang vedeva “libera, allegra e vivace” e che il pittore immortalerà per sempre nelle sue opere. Le sue vedute ideali racchiudono tutta la bellezza delle campagne e delle spiagge campane che dovettero rimanere indelebili, al loro tempo, nei ricordi dei due intellettuali. Per quasi dieci anni il pittore tedesco fece dell’allora capitale del Regno delle due Sicilie la sua fissa dimora. Alla campagna napoletana è dedicata la sua Veduta ideale di Napoli con il tempio di Paestum, un improbabile scorcio in cui sono contemporaneamente visibili il Golfo di Napoli e le rovine di Paestum. Nel 1799, a seguito della fuga del re da Napoli e dell'invasione delle truppe repubblicane francesi, Hackert abbandonò a sua volta il Regno di Napoli per rifugiarsi in Toscana.
Le tele di Hackert saranno illustrate da Cesare De Seta, ordinario di storia dell’architettura all’università Federico II di Napoli, dove dirige il Centro di ricerca sull’iconografia della città europea. De Seta ha insegnato anche presso l’Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi. Ha curato due volumi degli Annali della Storia d’Italia Einaudi (Il Paesaggio, 1982, e Insediamenti e territorio, 1985) e pubblicato numerosi saggi e romanzi.
Vincenzo Consolo, scomparso il 21 gennaio del 2012 era nato nel 1933 a Sant’ Agata di Militello (Messina), aveva vissuto e lavorato a Milano fin dagli anni Sessanta quando visse il concorso in Rai. Acuto sperimentatore della lingua e della forma del romanzo, ha accolto le suggestioni intense della storia e della condizione contadina, in Sicilia, dove ha osservato l’arroganza del regime fascista e poi le ferite della guerra, la difficile condizione delle classi svantaggiate accogliendo i segreti umori e le stratificazioni antiche di una lingua in continua trasformazione sempre rannodata alle radici dialettali. E della complessità dinamica e contaminata della lingua e del dialetto Consolo ha fatto la ragione prima della sua ricerca. Una sperimentazione che vivifica la lingua riportandone alla luce le meravigliose radici nei più segreti e arcaici intrecci e che nel 1976 riceve i primi concreti riconoscimenti sulla scena letteraria con Il sorriso dell’ignoto marinaio, suo capolavoro. Altrettanto significativi sono Retablo (1987), Nottetempo, casa per casa (1992), L’olivo e l’olivastro (1994), Lo Spasimo di Palermo (1998). Tra i racconti: Le pietre di Pantalica (1988), Un giorno come gli altri (1983), il racconto teatrale Lunaria (1985). Tra i saggi: Nfernu veru. Uomini e immagini dei paesi dello zolfo (1985), La pesca del tonno in Sicilia (Palermo 1986), Il barocco in Sicilia (1991), Vedute dallo stretto di Messina (1993). Numerosi i suoi contributi letterari e gli interventi rivolti all’approfondimento storico-linguistico e alle trasformazioni sociali.
A illustrare il pensiero e l’opera di Consolo sarà una delle voci più alte della poesia italiana contemporanea e romanziera di calibro, Maria Attanasio, amica di Consolo e suo personaggio nel libro “L’olivo e l’olivastro”. Nei romanzi della Attanasio si mischiano storia realmente accaduta e fantasia, facendo muovere i personaggi realmente esistiti in azioni fantasiose.
Maria Attanasio sarà a Napoli anche venerdì 21 marzo (ore 18, Libreria Dante&Descartes in piazza del Gesù) per la presentazione del suo nuovo romanzo “Il condominio di via della notte” (Sellerio) e sabato 22 marzo per il “I Poeti e la città”, uno stage di poesia organizzato dai laboratori di scrittura Lalineascritta presso la sede (via Luca Giordano 3): un’intera giornata, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 per scoprire la propria voce poetica. Lo stage è aperto a chi ha già seguito le precedenti edizioni e ai nuovi iscritti, anche a chi della poesia è solo lettore. Per iscriversi: www.lalineascritta.it.
Strane Coppie è una rassegna culturale giunta alla sesta edizione realizzata grazie alla preziosa collaborazione dell’Instituto Cervantes, del Goethe-Institut e, per quest’anno, della Biblioteca Nazionale di Napoli, de La Feltrinelli Libri&Musica e, ancora, dell’Antica Sartoria Cilento.
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