Il Memoriale Giuseppe Garibaldi
Dal 15 Luglio 2012 al 04 Novembre 2012
La Maddalena | Olbia-Tempio
Luogo: Forte Arbuticci
Indirizzo: Caprara - La Maddalena (OT)
Realizzato a Caprera, nell’ex-forte militare Arbuticci completamente restaurato Sarà inaugurato il 3 luglio, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Memoriale Garibaldi. Il primo museo nazionale italiano dedicato interamente ad una figura storica, allestito nell’ex Forte Arbuticci, che sorge nell’area nord dell’isola di Caprera.
All’evento cui prenderà parte il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti ed il presidente del Comitato dei Garanti Giuliano Amato, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Peluffo, saranno presenti il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti e il Presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru. Il progetto è stato, infatti, finanziato, oltre che dallo Stato (tramite l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia), dalle Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri, che sono fra i principali soggetti filantropici operanti in Italia e che per questo progetto hanno erogato un contributo di oltre 2,2 milioni di euro, pari a circa il 40% dell’intero valore dell’intervento. L’inaugurazione del Memoriale Garibaldi che conclude le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è stata organizzata in coincidenza con il 205° anniversario della nascita dell’eroe, avvenuta a Nizza il 4 luglio 1807.
L’Unità tecnica di missione ha inoltre programmato insieme alla Regione Sardegna e al Comune di LA Maddalena iniziative culturali che coinvolgeranno l’Isola e l’intero Arcipelago de La Maddalena dal 3 all’ 8 luglio. Il Memoriale sarà aperto al pubblico dal 15 luglio e l’accesso sarà gratuito fino al 4 novembre 2012.
Il Memoriale
ll Memoriale, attingendo a materiali appartenuti all’eroe dei due mondi, storico- documentari provenienti da diverse collezioni, ma anche con ampio utilizzo di sistemi multimediali, conduce il visitatore a rivivere l’intera esistenza e attività di Giuseppe Garibaldi, dalla nascita a Nizza, alla formazione politica e come marinaio, agli anni che lo videro protagonista delle lotte per la libertà in Sud America, al ritorno in Italia per combattere nella prima Guerra d’Indipendenza e nella difesa della la Repubblica Romana. Poi il lungo esilio, che lo porta a Tangeri, in Africa, quindi a New York, dove lavora nella fabbrica di candele di Meucci, poi in Sud America, in Australia e in Cina. Un “giro del mondo” di grande importanza per Garibaldi e per il maturare delle sue idee politiche. Tra il 1854 e il 1860, Garibaldi è protagonista della nostra vicenda unitaria, con il rientro da Londra, la partecipazione alla seconda Guerra d’Indipendenza e l’Impresa dei Mille. E’ la grande epopea dell’Italia e dell’Eroe, la realizzazione di un sogno unitario e libertario, ma è anche l’inizio del suo esautoramento. Popolarissimo in tutta Europa e nelle Americhe, Garibaldi è infatti ormai una vera e propria icona universale, ma anche un personaggio ingombrante per il nuovo Stato italiano.
Il complesso Casa-Museo
Con la Casa in cui Garibaldi trascorse l’ultima fase della sua esistenza, il nuovo Memoriale andrà ulteriormente a connotare Caprera come Isola Garibaldina, museo vivo delle memorie e della storia di una delle maggiori personalità dell’Ottocento italiano e non solo. La realizzazione del nuovo Memoriale Garibaldino è stata gestita dall’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio per i 150 Anni dell’Unità d’Italia, diretta da Giancarlo Bravi, nell’ambito del Progetto “I luoghi della Memoria” , coordinato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo che ha la delega alle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità nazionale. I contenuti espositivi sono stati ideati e coordinati da un Comitato scientifico composto da Aldo Accardo, Mario Birardi, Giuseppe Garibaldi, Luigi Mascilli Migliorini, Lauro Rossi e Anna Villari. I lavori di restauro e di allestimento sono stati condotti dall’Unità Tecnica di Missione: Responsabile operativo l’ingegner Nicola Alberto Barone; responsabile del procedimento l’ingegner Luigi Valerio Sant’Andrea; la Dott.ssa Anna Villari. Il Progetto architettonico e dell’allestimento è dell’architetto Pietro Carlo Pellegrini (Lucca). Progetto espositivo a cura di Studio Next Urban Solutions (Roma). Progetto multimediale a cura dello Studio N03! (Milano) che per rievocare gli anni della giovinezza di Garibaldi ha eseguito appositamente riprese video in Sud America e riprese di soggetto marinaresco rese possibili grazie alla collaborazione e al sostegno della Marina Militare italiana, la quale ha messo a disposizione la nave scuola a vela “Amerigo Vespucci” e i suoi filmati di repertorio.
Gli spazi espositivi
Il Memoriale è organizzato in diverse aree espositive dislocate negli ambienti ricavati dal restauro del Forte Arbuticci. Si tratta di quattro corpi di fabbrica scanditi narrativamente secondo un percorso cronologico che va dalla giovinezza di Garibaldi, marinaio nizzardo affascinato dalle idee di Mazzini, agli ultimi anni a Caprera. Il visitatore può così seguire Garibaldi lungo tutto il corso della sua esistenza e della sua avventura umana, politica e militare, grazie a una ricca grafica illustrata, ad ambienti multimediali, a suggestioni sonore e visive e a una ricca selezione di oggetti e documenti: le avventure sudamericane, quando, combattente per la libertà dei popoli, ha modo di affinare la sua conoscenza dei sistemi di guerriglia; il ritorno in Europa per sostenere le rivoluzioni del 1848-1849; la fedeltà alla monarchia Savoia, con lo scopo di raggiungere l’unificazione nazionale; le guerre di Indipendenza e la Spedizione dei Mille del 1860; fino alle difficili lotte e alle difficoltà degli ultimi decenni, dalla cocente delusione di Aspromonte al miraggio della liberazione di Roma dal potere temporale della chiesa, raggiunto nel 1870, fino all’impegno, portato avanti da Caprera, solo apparentemente isolata dal resto del mondo ma in realtà centro pulsante di pensiero e di rapporti, nel campo dei diritti civili e a favore della democrazia, della libertà, dell’uguaglianza tra gli uomini.
Negli spazi espositivi trovano posto oltre 200 opere tra documenti originali, quadri, busti e oggetti legati alle azioni e alla fortuna iconografica dell’Eroe. Tra i documenti legati alle gesta di Garibaldi, nel Memoriale verranno esposti ad esempio alcune lettere di Garibaldi, come quella inviata al presidente della Repubblica orientale del Rio Grande don Antonio Suarez nel 1851, quando era in esilio a New York, o i manifestini che testimoniano gli entusiasmi suscitati ovunque e soprattutto a Roma dalla concessione degli Statuti; o alcuni importanti provvedimenti presi dal governo repubblicano romano del 1849 (Decreto fondamentale della Repubblica Romana dell’11 febbraio 1849 e il Provvedimento della Repubblica Romana del 26 febbraio 1849); poi riviste, giornali e quotidiani, edizioni rarissime, spesso illustrate, italiane, tedesche, inglesi e francesi, e vere e proprie curiosità editoriali, come i trattatelli medici dedicati alla ferita al piede che angustiò a lungo Garibaldi, procuratagli durante lo scontro a fuoco di Aspromonte, tutti documenti e oggetti provenienti dalla Collezione di Mario Birardi; poi il plastico del Lombardo, uno dei due piroscafi utilizzati durante la spedizione di Mille, ricostruito sulla base degli studi del progettista Paolo Piccione e realizzato da FTModels; ed il Plastico della battaglia di Calatafimi, con quasi 3000 soldatini, progettato e realizzato a Firenze, dal Cantiere della Memoria.
L’ultima sezione, dedicata alla fortuna iconografica e alla diffusione del mito di Garibaldi, fino al Novecento, presenta vari oggetti e “curiosità”, e uno straordinario teatrino, appositamente realizzato per il Memoriale, nel loro laboratorio palermitano, dai “Figli d’arte Cuticchio”, eredi di un’antichissima tradizione. La scena dipinta riproduce Palermo con il monte Pellegrino, e accoglie i pupi di Garibaldi, Nino Bixio, di un picciotto garibaldino e di Rosalia Montmasson, moglie di Francesco Crispi e unica donna partecipante alla spedizione dei Mille. Accanto, un video di Lamberto Lambertini è dedicato alla affascinante costruzione degli stessi pupi, ed è arricchito da un’intervista al Maestro Mimmo Cuticchio, e dalle riprese del suo spettacolo “o a Palermo o all’inferno. Lo sbarco di Garibaldi in Sicilia”, che ha debuttato nel dicembre 2011 all’Auditorium di Roma.
Accanto agli spazi espositivi, da segnalare gli altri servizi a disposizione dei visitatori, secondo i più innovativi sistemi di contatto con il pubblico: dalla biblioteca e videoteca specializzate (con opere non solo in lingua italiana, a conferma della dimensione universale dell’Eroe), alla piccola sala proiezioni, alle postazioni multimediali dove sarà possibile consultare documenti originali e autografi conservati nei più importanti archivi italiani (come il manoscritto integrale delle Memorie di Garibaldi conservate nell’Archivio centrale dello Stato di Roma), agli spazi esterni risistemati ed allestibili per manifestazioni a tema. Il tutto a comporre l’offerta di un innovativo “Laboratorio Garibaldi”. E’ in previsione la attivazione di ulteriori servizi, nei diversi ambienti oggi recuperati, con la prossima costituzione di una fondazione per la gestione del Memoriale Il Restauro di Forte Arbuticci Il recupero del Forte Arbuticci a sede del Memoriale si è confermata una operazione complessa costata circa 5,1 milioni di euro, di cui poco meno della metà messi a disposizione dalle Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri. Sono previsti a seguire ulteriori interventi esterni e di riqualificazione ambientale, nonché la realizzazione di un’area di parcheggio di scambio, che saranno finanziati con fondi Arcus.
Il Forte, oggetto di un primo parziale intervento di recupero in anni recenti e poi lasciato in sostanziale disuso, era un punto di forza del complesso sistema difensivo che faceva dell’Arcipelago della Maddalena un nodo fondamentale della rete di protezione del Tirreno e della parte centrale della costa tirrenica della Penisola. Quando era in attività, il Forte accoglieva stabilmente circa 160 uomini, con i loro cavalli. Era armato di una batteria di 6 obici, 8 cannoni e 6 mitragliere. Questa potente batteria aveva l’obiettivo di far colare a picco qualsiasi nave nemica si avventurasse nel Canale della Moneta, in modo da proteggere il grande Arsenale Militare. Il restauro portato a compimento ha riguardato l’intero Forte, comprese le Casermette interrate entro cui venivano protette le polveriere e tutte le aree esterne di servizio, seguendo criteri di recupero rigorosamente non invasivi e salvaguardando il più possibile il carattere dei luoghi e dell’edificato preesistente, ivi compresi materiali e sistemi costruttivi adottati. Una particolare attenzione è stata posta inoltre nella conservazione degli elementi introdotti nel precedente intervento di recupero, che sono stati in genere mantenuti e restaurati nelle sole parti danneggiate. L’intervento di restauro si inserisce in uno straordinario contesto paesaggistico e ambientale, quale il Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, al cui interno si trovano le strutture dell’ex Forte, situate in posizione dominante il tratto di mare prospiciente l’isola di Caprera. Questa circostanza potrà dare nuovo impulso allo sviluppo turistico dell’isola, grazie ad attrattive non solo naturali ma anche storico- culturali. Proprio in ragione del valore economico che potrà avere per il territorio, oltre che per il grande valore simbolico, l’iniziativa è considerata tra le più importanti fra quelle promosse dal Comitato per la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed è stata scelta dalle Fondazioni di origine bancaria fra le molte che avrebbero potuto sostenere collettivamente in questa occasione.
Il Sottosegretario Paolo Peluffo – Coordinatore nazionale del progetto “I Luoghi della Memoria” Nella vita di ogni italiano ci dovrebbe essere almeno un viaggio a Caprera, luogo della rinuncia di un italiano che poteva avere tutto e che ha preferito dare un esempio di disinteresse ritirandosi in questa magnificai, desolata isola. Disinteresse, volontaria rinunzia a qualsiasi ricompensa, povertà sono elementi inattuali e rivoluzionari, per usto Caprera é una sorta di capitale immaginaria di un'Italia spirituale che forse abbiamo ancora il dovere di non rinunziare a costruire. Mazzini impazziva di rabbia pensando che mentre c'era bisogno di impegno politico Garibaldi stava qui a spaccare pietre e piantare cavoli, ma con la distanza del tempo questa incredibile scelta, nella sua abissale distanza dalla bramosia di ricchezza e potere, di affermazione individuale, ci appare grandiosa. Eppure Garibaldi é stato l'unico italiano che 200 anni dopo la nascita é ancora conosciuto in tutto il mondo, un rivoluzionario, un costruttore, un pacifista, un guerriero coraggioso, un uomo che non abbandonava i suoi uomini nella battaglia ma stava sempre nel punto più pericoloso, uno spirito generoso pronto a combattere per la libertà dei suoi nemici.
I 100 mila visitatori di Casa Garibaldi, luogo della vita semplice e immersa nella natura del Generale e della sua famiglia, dal 15 luglio potranno visitare anche il Memoriale Garibaldi uno spazio a i più moderni d'Europa, piccolo ma ricco di emozioni, cinema, immagini, informazioni, 150 cimeli spiegati ai giovani, qualcosa di simile all'historial De Gaulle, ma con il ritmo italiano della musica di canzoni popolari come Camicia Rossa Garibaldina.
PRIMO FESTIVAL GARIBALDI a La Maddalena
Una settimana dedicata a Garibaldi e alla storia risorgimentale si svolgerà dal 3 all’8 luglio. Prima manifestazione di questo caratteri si rivolge al più ampio pubblico. Il programma delle manifestazioni culturali che si svolgeranno nell’Arcipelago de La Maddalena prevedono tavole rotonde con i più importanti storici e giornalisti italiani, presentazioni di libri, concerti tra cui lo spettacolo creato appositamente da Ambrogio Sparagna e la proiezione di rari film su Garibaldi e l’Unità d’Italia sono state ideate e coordinate da Emanuela Bruni, Direttore per la comunicazione dell’Unità tecnica di Missione in sinergia con la Regione Sardegna ed il Comune de La Maddalena. Tutte le manifestazioni sono a ingresso libero.
All’evento cui prenderà parte il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti ed il presidente del Comitato dei Garanti Giuliano Amato, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Peluffo, saranno presenti il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti e il Presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru. Il progetto è stato, infatti, finanziato, oltre che dallo Stato (tramite l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia), dalle Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri, che sono fra i principali soggetti filantropici operanti in Italia e che per questo progetto hanno erogato un contributo di oltre 2,2 milioni di euro, pari a circa il 40% dell’intero valore dell’intervento. L’inaugurazione del Memoriale Garibaldi che conclude le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è stata organizzata in coincidenza con il 205° anniversario della nascita dell’eroe, avvenuta a Nizza il 4 luglio 1807.
L’Unità tecnica di missione ha inoltre programmato insieme alla Regione Sardegna e al Comune di LA Maddalena iniziative culturali che coinvolgeranno l’Isola e l’intero Arcipelago de La Maddalena dal 3 all’ 8 luglio. Il Memoriale sarà aperto al pubblico dal 15 luglio e l’accesso sarà gratuito fino al 4 novembre 2012.
Il Memoriale
ll Memoriale, attingendo a materiali appartenuti all’eroe dei due mondi, storico- documentari provenienti da diverse collezioni, ma anche con ampio utilizzo di sistemi multimediali, conduce il visitatore a rivivere l’intera esistenza e attività di Giuseppe Garibaldi, dalla nascita a Nizza, alla formazione politica e come marinaio, agli anni che lo videro protagonista delle lotte per la libertà in Sud America, al ritorno in Italia per combattere nella prima Guerra d’Indipendenza e nella difesa della la Repubblica Romana. Poi il lungo esilio, che lo porta a Tangeri, in Africa, quindi a New York, dove lavora nella fabbrica di candele di Meucci, poi in Sud America, in Australia e in Cina. Un “giro del mondo” di grande importanza per Garibaldi e per il maturare delle sue idee politiche. Tra il 1854 e il 1860, Garibaldi è protagonista della nostra vicenda unitaria, con il rientro da Londra, la partecipazione alla seconda Guerra d’Indipendenza e l’Impresa dei Mille. E’ la grande epopea dell’Italia e dell’Eroe, la realizzazione di un sogno unitario e libertario, ma è anche l’inizio del suo esautoramento. Popolarissimo in tutta Europa e nelle Americhe, Garibaldi è infatti ormai una vera e propria icona universale, ma anche un personaggio ingombrante per il nuovo Stato italiano.
Il complesso Casa-Museo
Con la Casa in cui Garibaldi trascorse l’ultima fase della sua esistenza, il nuovo Memoriale andrà ulteriormente a connotare Caprera come Isola Garibaldina, museo vivo delle memorie e della storia di una delle maggiori personalità dell’Ottocento italiano e non solo. La realizzazione del nuovo Memoriale Garibaldino è stata gestita dall’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio per i 150 Anni dell’Unità d’Italia, diretta da Giancarlo Bravi, nell’ambito del Progetto “I luoghi della Memoria” , coordinato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo che ha la delega alle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità nazionale. I contenuti espositivi sono stati ideati e coordinati da un Comitato scientifico composto da Aldo Accardo, Mario Birardi, Giuseppe Garibaldi, Luigi Mascilli Migliorini, Lauro Rossi e Anna Villari. I lavori di restauro e di allestimento sono stati condotti dall’Unità Tecnica di Missione: Responsabile operativo l’ingegner Nicola Alberto Barone; responsabile del procedimento l’ingegner Luigi Valerio Sant’Andrea; la Dott.ssa Anna Villari. Il Progetto architettonico e dell’allestimento è dell’architetto Pietro Carlo Pellegrini (Lucca). Progetto espositivo a cura di Studio Next Urban Solutions (Roma). Progetto multimediale a cura dello Studio N03! (Milano) che per rievocare gli anni della giovinezza di Garibaldi ha eseguito appositamente riprese video in Sud America e riprese di soggetto marinaresco rese possibili grazie alla collaborazione e al sostegno della Marina Militare italiana, la quale ha messo a disposizione la nave scuola a vela “Amerigo Vespucci” e i suoi filmati di repertorio.
Gli spazi espositivi
Il Memoriale è organizzato in diverse aree espositive dislocate negli ambienti ricavati dal restauro del Forte Arbuticci. Si tratta di quattro corpi di fabbrica scanditi narrativamente secondo un percorso cronologico che va dalla giovinezza di Garibaldi, marinaio nizzardo affascinato dalle idee di Mazzini, agli ultimi anni a Caprera. Il visitatore può così seguire Garibaldi lungo tutto il corso della sua esistenza e della sua avventura umana, politica e militare, grazie a una ricca grafica illustrata, ad ambienti multimediali, a suggestioni sonore e visive e a una ricca selezione di oggetti e documenti: le avventure sudamericane, quando, combattente per la libertà dei popoli, ha modo di affinare la sua conoscenza dei sistemi di guerriglia; il ritorno in Europa per sostenere le rivoluzioni del 1848-1849; la fedeltà alla monarchia Savoia, con lo scopo di raggiungere l’unificazione nazionale; le guerre di Indipendenza e la Spedizione dei Mille del 1860; fino alle difficili lotte e alle difficoltà degli ultimi decenni, dalla cocente delusione di Aspromonte al miraggio della liberazione di Roma dal potere temporale della chiesa, raggiunto nel 1870, fino all’impegno, portato avanti da Caprera, solo apparentemente isolata dal resto del mondo ma in realtà centro pulsante di pensiero e di rapporti, nel campo dei diritti civili e a favore della democrazia, della libertà, dell’uguaglianza tra gli uomini.
Negli spazi espositivi trovano posto oltre 200 opere tra documenti originali, quadri, busti e oggetti legati alle azioni e alla fortuna iconografica dell’Eroe. Tra i documenti legati alle gesta di Garibaldi, nel Memoriale verranno esposti ad esempio alcune lettere di Garibaldi, come quella inviata al presidente della Repubblica orientale del Rio Grande don Antonio Suarez nel 1851, quando era in esilio a New York, o i manifestini che testimoniano gli entusiasmi suscitati ovunque e soprattutto a Roma dalla concessione degli Statuti; o alcuni importanti provvedimenti presi dal governo repubblicano romano del 1849 (Decreto fondamentale della Repubblica Romana dell’11 febbraio 1849 e il Provvedimento della Repubblica Romana del 26 febbraio 1849); poi riviste, giornali e quotidiani, edizioni rarissime, spesso illustrate, italiane, tedesche, inglesi e francesi, e vere e proprie curiosità editoriali, come i trattatelli medici dedicati alla ferita al piede che angustiò a lungo Garibaldi, procuratagli durante lo scontro a fuoco di Aspromonte, tutti documenti e oggetti provenienti dalla Collezione di Mario Birardi; poi il plastico del Lombardo, uno dei due piroscafi utilizzati durante la spedizione di Mille, ricostruito sulla base degli studi del progettista Paolo Piccione e realizzato da FTModels; ed il Plastico della battaglia di Calatafimi, con quasi 3000 soldatini, progettato e realizzato a Firenze, dal Cantiere della Memoria.
L’ultima sezione, dedicata alla fortuna iconografica e alla diffusione del mito di Garibaldi, fino al Novecento, presenta vari oggetti e “curiosità”, e uno straordinario teatrino, appositamente realizzato per il Memoriale, nel loro laboratorio palermitano, dai “Figli d’arte Cuticchio”, eredi di un’antichissima tradizione. La scena dipinta riproduce Palermo con il monte Pellegrino, e accoglie i pupi di Garibaldi, Nino Bixio, di un picciotto garibaldino e di Rosalia Montmasson, moglie di Francesco Crispi e unica donna partecipante alla spedizione dei Mille. Accanto, un video di Lamberto Lambertini è dedicato alla affascinante costruzione degli stessi pupi, ed è arricchito da un’intervista al Maestro Mimmo Cuticchio, e dalle riprese del suo spettacolo “o a Palermo o all’inferno. Lo sbarco di Garibaldi in Sicilia”, che ha debuttato nel dicembre 2011 all’Auditorium di Roma.
Accanto agli spazi espositivi, da segnalare gli altri servizi a disposizione dei visitatori, secondo i più innovativi sistemi di contatto con il pubblico: dalla biblioteca e videoteca specializzate (con opere non solo in lingua italiana, a conferma della dimensione universale dell’Eroe), alla piccola sala proiezioni, alle postazioni multimediali dove sarà possibile consultare documenti originali e autografi conservati nei più importanti archivi italiani (come il manoscritto integrale delle Memorie di Garibaldi conservate nell’Archivio centrale dello Stato di Roma), agli spazi esterni risistemati ed allestibili per manifestazioni a tema. Il tutto a comporre l’offerta di un innovativo “Laboratorio Garibaldi”. E’ in previsione la attivazione di ulteriori servizi, nei diversi ambienti oggi recuperati, con la prossima costituzione di una fondazione per la gestione del Memoriale Il Restauro di Forte Arbuticci Il recupero del Forte Arbuticci a sede del Memoriale si è confermata una operazione complessa costata circa 5,1 milioni di euro, di cui poco meno della metà messi a disposizione dalle Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri. Sono previsti a seguire ulteriori interventi esterni e di riqualificazione ambientale, nonché la realizzazione di un’area di parcheggio di scambio, che saranno finanziati con fondi Arcus.
Il Forte, oggetto di un primo parziale intervento di recupero in anni recenti e poi lasciato in sostanziale disuso, era un punto di forza del complesso sistema difensivo che faceva dell’Arcipelago della Maddalena un nodo fondamentale della rete di protezione del Tirreno e della parte centrale della costa tirrenica della Penisola. Quando era in attività, il Forte accoglieva stabilmente circa 160 uomini, con i loro cavalli. Era armato di una batteria di 6 obici, 8 cannoni e 6 mitragliere. Questa potente batteria aveva l’obiettivo di far colare a picco qualsiasi nave nemica si avventurasse nel Canale della Moneta, in modo da proteggere il grande Arsenale Militare. Il restauro portato a compimento ha riguardato l’intero Forte, comprese le Casermette interrate entro cui venivano protette le polveriere e tutte le aree esterne di servizio, seguendo criteri di recupero rigorosamente non invasivi e salvaguardando il più possibile il carattere dei luoghi e dell’edificato preesistente, ivi compresi materiali e sistemi costruttivi adottati. Una particolare attenzione è stata posta inoltre nella conservazione degli elementi introdotti nel precedente intervento di recupero, che sono stati in genere mantenuti e restaurati nelle sole parti danneggiate. L’intervento di restauro si inserisce in uno straordinario contesto paesaggistico e ambientale, quale il Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, al cui interno si trovano le strutture dell’ex Forte, situate in posizione dominante il tratto di mare prospiciente l’isola di Caprera. Questa circostanza potrà dare nuovo impulso allo sviluppo turistico dell’isola, grazie ad attrattive non solo naturali ma anche storico- culturali. Proprio in ragione del valore economico che potrà avere per il territorio, oltre che per il grande valore simbolico, l’iniziativa è considerata tra le più importanti fra quelle promosse dal Comitato per la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed è stata scelta dalle Fondazioni di origine bancaria fra le molte che avrebbero potuto sostenere collettivamente in questa occasione.
Il Sottosegretario Paolo Peluffo – Coordinatore nazionale del progetto “I Luoghi della Memoria” Nella vita di ogni italiano ci dovrebbe essere almeno un viaggio a Caprera, luogo della rinuncia di un italiano che poteva avere tutto e che ha preferito dare un esempio di disinteresse ritirandosi in questa magnificai, desolata isola. Disinteresse, volontaria rinunzia a qualsiasi ricompensa, povertà sono elementi inattuali e rivoluzionari, per usto Caprera é una sorta di capitale immaginaria di un'Italia spirituale che forse abbiamo ancora il dovere di non rinunziare a costruire. Mazzini impazziva di rabbia pensando che mentre c'era bisogno di impegno politico Garibaldi stava qui a spaccare pietre e piantare cavoli, ma con la distanza del tempo questa incredibile scelta, nella sua abissale distanza dalla bramosia di ricchezza e potere, di affermazione individuale, ci appare grandiosa. Eppure Garibaldi é stato l'unico italiano che 200 anni dopo la nascita é ancora conosciuto in tutto il mondo, un rivoluzionario, un costruttore, un pacifista, un guerriero coraggioso, un uomo che non abbandonava i suoi uomini nella battaglia ma stava sempre nel punto più pericoloso, uno spirito generoso pronto a combattere per la libertà dei suoi nemici.
I 100 mila visitatori di Casa Garibaldi, luogo della vita semplice e immersa nella natura del Generale e della sua famiglia, dal 15 luglio potranno visitare anche il Memoriale Garibaldi uno spazio a i più moderni d'Europa, piccolo ma ricco di emozioni, cinema, immagini, informazioni, 150 cimeli spiegati ai giovani, qualcosa di simile all'historial De Gaulle, ma con il ritmo italiano della musica di canzoni popolari come Camicia Rossa Garibaldina.
PRIMO FESTIVAL GARIBALDI a La Maddalena
Una settimana dedicata a Garibaldi e alla storia risorgimentale si svolgerà dal 3 all’8 luglio. Prima manifestazione di questo caratteri si rivolge al più ampio pubblico. Il programma delle manifestazioni culturali che si svolgeranno nell’Arcipelago de La Maddalena prevedono tavole rotonde con i più importanti storici e giornalisti italiani, presentazioni di libri, concerti tra cui lo spettacolo creato appositamente da Ambrogio Sparagna e la proiezione di rari film su Garibaldi e l’Unità d’Italia sono state ideate e coordinate da Emanuela Bruni, Direttore per la comunicazione dell’Unità tecnica di Missione in sinergia con la Regione Sardegna ed il Comune de La Maddalena. Tutte le manifestazioni sono a ingresso libero.
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