Silvio Formichetti. Energheia
Dal 29 Giugno 2013 al 28 Luglio 2013
Padova
Luogo: Galleria Cavour
Indirizzo: piazza Camillo Benso Conte Di Cavour 73b
Orari: da martedì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12/ 16-19
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura del Comune di Padova
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3
Telefono per informazioni: +39 0498752747/ 049 8204522
E-Mail info: ferrettimp@comune.padova.it
Sito ufficiale: http://padovacultura.padovanet.it/homepage-6.0/2013/07/energheiamostra_personale_di_s.html
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova inaugura venerdì 28 luglio alle ore 18.30, negli spazi della Galleria Cavour, la personale dell’artista Silvio Formichetti – ENERGHEIA.
La mostra mette in risalto la recente produzione dell'artista abruzzese che per l'occasione espone un corpus di quaranta opere di piccole e grandi dimensioni che nel mese di ottobre, dopo la mostra padovana, saranno visibili presso il Castello Villa Smilea di Montale (PT), dove saranno esposte a fianco di alcuni capolavori di importanti artisti dello scorso secolo che si sono confrontati con la pittura informale e astratta.
Il titolo della mostra prende spunto dall’etimologia greca della parola ‘energia’, che in greco si scrive ?ν?ρεια (energheia) un termine che ha numerose connotazioni in diversi campi, ma in questo caso è utilizzato per la sua accezione filosofica introdotta nell’antichità da Aristotele. Con essa il filosofo greco intendeva esprimere un’azione efficace. Fu durante il Rinascimento che, ispirandosi proprio a questa concezione, il termine fu associato all’idea di forza espressiva. Nei quadri di Silvio Formichetti si evince notevolmente una forza espressiva che caratterizza il suo modus operandi. Il segno è forte, deciso, mai scontato; le tonalità dei colori sono ora fredde ora calde, espressione dei mutevoli sentimenti dell’artista.
Il mese di luglio in cui si svolgerà la mostra è un periodo estremamente importante, specialmente quest’anno con la concomitanza della Biennale di Venezia, manifestazione internazionale che ha visto protagonista lo stesso Formichetti nella scorsa edizione.
Come sottolinea nel saggio introduttivo Niccolò Bonechi: “imbattersi nelle sue tele è un’esperienza che non lascia indifferenti: rapiscono l’attenzione, coinvolgendo direttamente e profondamente lo spettatore che rimane disarmato di fronte alle sue magmatiche composizioni.
Si tratta di eruzioni vulcaniche, lingue di fuoco che si incrociano, squarci di luce che faticosamente filtrano dalle tenebre dell’umanità. I suoi tratti veloci e decisi sono testimonianza di un sentimento sfuggente che riesce a racchiudere nello spazio limitato della tela. Con l’incanto e la profondità d’animo di un poeta, Formichetti si apre all’universo mettendo a nudo quelle che sono le sue sensazioni, le sue aspirazioni e le paure che ne angosciano l’esistenza”.
Silvio Formichetti nasce nel 1969 a Pratola Peligna (Aq). Dopo una breve esperienza figurativa nel 1999 passa all’astrattismo segnico e gestuale e nel 2011 viene invitato alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi.
In Italia tra le sue esposizioni si segnalano: “XXVI rassegna internazionale d’Arte Contemporanea” di Sulmona (1999); personale al Palazzetto dei Nobili dell’Aquila, catalogo a cura di Carlo Fabrizio Carli e XXX edizione della “Rassegna internazionale d’arte di Sulmona” (2003); Museo nazionale d’Abruzzo de L’Aquila a cura di Leo Strozzieri e Pierpaolo Bellucci e Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova, a cura di Maurizio Gioia e Carlo Micheli (2007); Museo Michetti di Francavilla al Mare, con testi critici di Silvia Pegoraroe XIII Biennale Stauròs d’arte sacra, Museo di San Gabriele, Isola del Gran Sasso (2008); “Cromofobie”, Ex Aurum di Pescara a cura di Silvia Pegoraro (2009); nel 2010 al Museo Colonna di Pescara, le sue opere vengono accostate a quelle di Mario Schifano nella mostra “Silvio Formichetti – Mario Schifano. Buio. Il confine del colore” a cura di Luca Beatrice.
Il progetto espositivo con il critico d’arte Luca Tommasi avviene nel 2006: le opere di Silvio Formichetti vengono esposte al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma e nel 2007 presso il Refettorio quattrocentesco del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma.
Sempre nel 2010 realizza la personale dal titolo “Labirinti dell’anima” presso lo spazio del Palazzo Guicciardini della Provincia di Milano con testi critici a cura di Giovanni Faccenda .
Il 2011 lo vede impegnato, nella personale al Chiostro del Bramante di Roma “Dialogo con l’infinito” sempre a cura di Giovanni Faccenda, successivamente ad Albenga nel prestigioso contesto del Palazzo Oddo con una personale curata da Paolo Levi dal titolo “Alfabeti dell’anima”.
Nel 2012 presenta la personale “Succisa Virescit” nel contesto del Teatro Manzoni di Cassino (FR), a cura di Simona Pace e Roberto Franco. La mostra racconta le atrocità della seconda guerra mondiale vissute nella cittadina laziale con i bombardamenti e la ricostruzione.
Silvio Formichetti inaugura infine a Sofia (Bulgaria) nel Giugno 2012, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Sofia (Bulgaria), la personale dal titolo “Bulgare Visioni”; mentre a Varna (Bulgaria) presso la Graffity Art Gallery la personale “Architetture Cromatiche” a cura dell’Istituto Italiano di Cultura.
La mostra mette in risalto la recente produzione dell'artista abruzzese che per l'occasione espone un corpus di quaranta opere di piccole e grandi dimensioni che nel mese di ottobre, dopo la mostra padovana, saranno visibili presso il Castello Villa Smilea di Montale (PT), dove saranno esposte a fianco di alcuni capolavori di importanti artisti dello scorso secolo che si sono confrontati con la pittura informale e astratta.
Il titolo della mostra prende spunto dall’etimologia greca della parola ‘energia’, che in greco si scrive ?ν?ρεια (energheia) un termine che ha numerose connotazioni in diversi campi, ma in questo caso è utilizzato per la sua accezione filosofica introdotta nell’antichità da Aristotele. Con essa il filosofo greco intendeva esprimere un’azione efficace. Fu durante il Rinascimento che, ispirandosi proprio a questa concezione, il termine fu associato all’idea di forza espressiva. Nei quadri di Silvio Formichetti si evince notevolmente una forza espressiva che caratterizza il suo modus operandi. Il segno è forte, deciso, mai scontato; le tonalità dei colori sono ora fredde ora calde, espressione dei mutevoli sentimenti dell’artista.
Il mese di luglio in cui si svolgerà la mostra è un periodo estremamente importante, specialmente quest’anno con la concomitanza della Biennale di Venezia, manifestazione internazionale che ha visto protagonista lo stesso Formichetti nella scorsa edizione.
Come sottolinea nel saggio introduttivo Niccolò Bonechi: “imbattersi nelle sue tele è un’esperienza che non lascia indifferenti: rapiscono l’attenzione, coinvolgendo direttamente e profondamente lo spettatore che rimane disarmato di fronte alle sue magmatiche composizioni.
Si tratta di eruzioni vulcaniche, lingue di fuoco che si incrociano, squarci di luce che faticosamente filtrano dalle tenebre dell’umanità. I suoi tratti veloci e decisi sono testimonianza di un sentimento sfuggente che riesce a racchiudere nello spazio limitato della tela. Con l’incanto e la profondità d’animo di un poeta, Formichetti si apre all’universo mettendo a nudo quelle che sono le sue sensazioni, le sue aspirazioni e le paure che ne angosciano l’esistenza”.
Silvio Formichetti nasce nel 1969 a Pratola Peligna (Aq). Dopo una breve esperienza figurativa nel 1999 passa all’astrattismo segnico e gestuale e nel 2011 viene invitato alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi.
In Italia tra le sue esposizioni si segnalano: “XXVI rassegna internazionale d’Arte Contemporanea” di Sulmona (1999); personale al Palazzetto dei Nobili dell’Aquila, catalogo a cura di Carlo Fabrizio Carli e XXX edizione della “Rassegna internazionale d’arte di Sulmona” (2003); Museo nazionale d’Abruzzo de L’Aquila a cura di Leo Strozzieri e Pierpaolo Bellucci e Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova, a cura di Maurizio Gioia e Carlo Micheli (2007); Museo Michetti di Francavilla al Mare, con testi critici di Silvia Pegoraroe XIII Biennale Stauròs d’arte sacra, Museo di San Gabriele, Isola del Gran Sasso (2008); “Cromofobie”, Ex Aurum di Pescara a cura di Silvia Pegoraro (2009); nel 2010 al Museo Colonna di Pescara, le sue opere vengono accostate a quelle di Mario Schifano nella mostra “Silvio Formichetti – Mario Schifano. Buio. Il confine del colore” a cura di Luca Beatrice.
Il progetto espositivo con il critico d’arte Luca Tommasi avviene nel 2006: le opere di Silvio Formichetti vengono esposte al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma e nel 2007 presso il Refettorio quattrocentesco del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma.
Sempre nel 2010 realizza la personale dal titolo “Labirinti dell’anima” presso lo spazio del Palazzo Guicciardini della Provincia di Milano con testi critici a cura di Giovanni Faccenda .
Il 2011 lo vede impegnato, nella personale al Chiostro del Bramante di Roma “Dialogo con l’infinito” sempre a cura di Giovanni Faccenda, successivamente ad Albenga nel prestigioso contesto del Palazzo Oddo con una personale curata da Paolo Levi dal titolo “Alfabeti dell’anima”.
Nel 2012 presenta la personale “Succisa Virescit” nel contesto del Teatro Manzoni di Cassino (FR), a cura di Simona Pace e Roberto Franco. La mostra racconta le atrocità della seconda guerra mondiale vissute nella cittadina laziale con i bombardamenti e la ricostruzione.
Silvio Formichetti inaugura infine a Sofia (Bulgaria) nel Giugno 2012, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Sofia (Bulgaria), la personale dal titolo “Bulgare Visioni”; mentre a Varna (Bulgaria) presso la Graffity Art Gallery la personale “Architetture Cromatiche” a cura dell’Istituto Italiano di Cultura.
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