Walter Maritati. Trasfigurazioni Poetiche
![Walter Maritati. Trasfigurazioni Poetiche Walter Maritati. Trasfigurazioni Poetiche](http://www.arte.it/foto/600x450/27/36851-1440255926LocandinaWalterMaritati.jpg)
Walter Maritati. Trasfigurazioni Poetiche
Dal 31 Agosto 2015 al 19 Settembre 2015
Padova
Luogo: Superflash Store Padova
Indirizzo: via VIII Febbraio 24
Orari: lun - sab 13,30 - 19,00
Curatori: Maria Palladino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 334 1695479
E-Mail info: wallyschiele@katamail.com
Sito ufficiale: http://www.waltermaritati.com
La pittura di Walter Maritati riesce a coinvolgere lo spettatore attuando un richiamo sottile alla dimensione dell’inconscio: chi guarda queste opere resta quasi avvinto, trasportato al di là del qui e ora, in una sospensione dei sensi e delle facoltà intellettive che riconduce a ricordi lontani, al sogno, a tutte quelle immagini vissute e rielaborate, riprodotte dalla fantasia e dal desiderio. Perché nelle favole, come anche nei miti, esiste sempre un fondo di verità. Così qui, nello spazio dell’opera, ci troviamo sostanzialmente a confrontarci con noi stessi, col vissuto comune e la comune sensibilità condivisa, rintracciandovi una sorta di sottile, ideale identificazione.
Questi lavori coinvolgono inoltre, per l’afflato poetico che li pervade, lì dove la dimensione metafisica ben si coniuga al respiro romantico, al realismo ricercato, ma anche rivissuto e reinterpretato attraverso il filtro della personalità: soggetti ricorrenti sono paesaggi solitari immersi in una nebbia tenera, lattiginosa e persistente, quasi un’alba perenne, in cui l’Io individuale può perdere sé stesso, per riemergerne infine vivificato.
Tale dimensione che apparentemente esclude l’uomo, in realtà ne conserva le tracce, ne rivela il passaggio, ne apre allo sguardo gli ambienti di vita: l’essere umano fa da coprotagonista, sia esso la piccola figura che passa e si cela in questi spazi, sia esso rappresentato dallo sguardo discreto, eppure scrupoloso e attento dell’artista, narratore esterno al contesto, ricreatore del suo mondo.
Il colore si dissolve in sfumature impalpabili, che sovrapponendosi e aggiungendosi in questa continua ricerca di profondità e leggerezza contribuisce ad accrescerne ed accentuarne la magìa.
Maria Palladino
Walter Maritati è nato a Brindisi nel 1953. All`età di nove anni si trasferisce con la famiglia a Bergamo, vi resta per dodici anni e poi si trasferisce a Roma.
Il periodo vissuto a Bergamo è importante per il suo futuro artistico: amicizie e circostanze particolari lo avvicinano alla pittura.
All`inizio la sua "tavolozza" è ristretta a pochi colori, per lo più grigi, una realizzazione monocromatica condizionata dai paesaggi nebbiosi del bergamasco.
A Roma inizia ad esporre in mostre collettive e personali raccogliendo i primi consensi al suo lavoro: il pubblico apprezza l`espressione poetica e sognante di quei paesaggi lacustri avvolti nella nebbia definendola una pittura estremamente personale ed espressiva.
Dipinge esclusivamente con colori ad olio, che sfuma costantemente fino a rendere impercettibile la pennellata. Velature sovrapposte gli permettono di mantenere la trasparenza del colore nella realizzazione della nebbia. I soggetti ricorrenti sono barche e paesaggi immersi nella nebbia, nature morte, papaveri, scorci di case rurali.
Nei suoi dipinti non c`è figura umana ma se ne avverte le presenza. Ha realizzato numerose personali nelle principali città italiane e dal 1988 fa parte dell`Associazione Cento Pittori Via Margutta di Roma.Attualmente vive e lavora a Perugia.
Questi lavori coinvolgono inoltre, per l’afflato poetico che li pervade, lì dove la dimensione metafisica ben si coniuga al respiro romantico, al realismo ricercato, ma anche rivissuto e reinterpretato attraverso il filtro della personalità: soggetti ricorrenti sono paesaggi solitari immersi in una nebbia tenera, lattiginosa e persistente, quasi un’alba perenne, in cui l’Io individuale può perdere sé stesso, per riemergerne infine vivificato.
Tale dimensione che apparentemente esclude l’uomo, in realtà ne conserva le tracce, ne rivela il passaggio, ne apre allo sguardo gli ambienti di vita: l’essere umano fa da coprotagonista, sia esso la piccola figura che passa e si cela in questi spazi, sia esso rappresentato dallo sguardo discreto, eppure scrupoloso e attento dell’artista, narratore esterno al contesto, ricreatore del suo mondo.
Il colore si dissolve in sfumature impalpabili, che sovrapponendosi e aggiungendosi in questa continua ricerca di profondità e leggerezza contribuisce ad accrescerne ed accentuarne la magìa.
Maria Palladino
Walter Maritati è nato a Brindisi nel 1953. All`età di nove anni si trasferisce con la famiglia a Bergamo, vi resta per dodici anni e poi si trasferisce a Roma.
Il periodo vissuto a Bergamo è importante per il suo futuro artistico: amicizie e circostanze particolari lo avvicinano alla pittura.
All`inizio la sua "tavolozza" è ristretta a pochi colori, per lo più grigi, una realizzazione monocromatica condizionata dai paesaggi nebbiosi del bergamasco.
A Roma inizia ad esporre in mostre collettive e personali raccogliendo i primi consensi al suo lavoro: il pubblico apprezza l`espressione poetica e sognante di quei paesaggi lacustri avvolti nella nebbia definendola una pittura estremamente personale ed espressiva.
Dipinge esclusivamente con colori ad olio, che sfuma costantemente fino a rendere impercettibile la pennellata. Velature sovrapposte gli permettono di mantenere la trasparenza del colore nella realizzazione della nebbia. I soggetti ricorrenti sono barche e paesaggi immersi nella nebbia, nature morte, papaveri, scorci di case rurali.
Nei suoi dipinti non c`è figura umana ma se ne avverte le presenza. Ha realizzato numerose personali nelle principali città italiane e dal 1988 fa parte dell`Associazione Cento Pittori Via Margutta di Roma.Attualmente vive e lavora a Perugia.
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