Geografie sentimentali. Giorgio Distefano | Marilina Marchica

Giorgio Distefano, Mare Tirrenum, 2017, tecnica mista su cartamodello intelato, cm. 100x160

 

Dal 21 Luglio 2018 al 31 Luglio 2018

Palermo

Luogo: RizzutoGallery

Indirizzo: via Merlo 36-40

Orari: dal martedì al sabato dalle 17 alle 20

Curatori: Cristina Costanzo

Telefono per informazioni: +39 393 2860675

E-Mail info: attraverso.info@gmail.com

Sito ufficiale: http://attraversoartiinrassegna.tumblr.com/



Si inaugura il prossimo 21 luglio, alle ore 18.30, negli spazi di 091 Art Project c/o RizzutoGallery a Palermo, Geografie sentimentali, la bipersonale di Giorgio Distefano e Marilina Marchica, a cura di Cristina Costanzo. La mostra è dedicata a due differenti ricerche riconducibili a un’affine geografia sentimentale, in riferimento a una riflessione del noto fotografo Luigi Ghirri che, nell’introduzione aPaesaggio italiano (1989), notava:“Questo lavoro sul paesaggio italiano vorrei che apparisse un po’ così, come questi disegni mutevoli, […] una cartografia imprecisa, senza punti cardinali, che riguarda più la percezione di un luogo che la sua catalogazione o descrizione, come una geografia sentimentale dove gli itinerari non sono segnati e precisi, ma ubbidiscono agli strani grovigli del vedere”.

Giorgio Distefano
 presenta “Carte della Sopravvivenza nel Mediterraneo”, serie in corso d’opera che rende omaggio all’inesorabile spettacolo della Natura, in cui confluiscono i tratti peculiari della produzione dell’artista: la sperimentazione trasversale di tecniche, lo studio del paesaggio e la ricerca della resa materica e dei valori ottici legati alla distanza e al senso di astrazione di cui la figurazione è portatrice. Fonte di ispirazione primaria del progetto sono le mappe geografiche dei Musei Vaticani di Roma, che si aprono alla suggestiva commistione con diversi registri iconografici e all’uso dei cartamodelli, leit motiv dell’attività di Distefano, già scenografo e costumista. I cartamodelli, con la loro struttura geometrica e funzionale ma anche decorativa, esaltata dall’oro e dal colore, accolgono il gesto pittorico che si manifesta in un’intricata trama di linee e segni da cui scaturiscono visioni e atmosfere sospese. Opere come “Aphricum Mare”, “Ionio Pelagos”, “Mare Tirrenum”, esposte insieme a una selezione di “Ex voto”, sono la testimonianza di una o più sopravvivenze - tanto umane quanto territoriali - tra cielo e terra, “carte” liricamente fragili come le rotte della vita eppur capaci di misurarsi con l’infinito.

Nelle opere di Marilina Marchica il paesaggio e la natura conducono la visione oggettiva del reale al limite dell’astrazione attraverso un procedimento a levare, volto a rimuovere ciò che è superfluo, alla ricerca del senso che strappi, lacerazioni e scarti lasciano emergere dall’ambiente circostante e dal vissuto comune. La traccia e il segno, come riduzione del passaggio dell’uomo e testimonianza di un tempo in continuo divenire, sono i protagonisti privilegiati della ricerca dell’artista. Nelle serie “Landscapes” e “Signs”, immagini poetiche e rarefatte in cui si fondono stasi e memoria, il tratto sintetico e la prassi minimalista danno origine a paesaggi entropici e segni, impronte di un universo fatto di abbandoni e fragilità, crolli e demolizioni ma anche rinascite. In equilibrio tra ordine e disordine, caos e cosmo, queste opere sono emblematiche delle mutevoli e incerte costellazioni di significato del quotidiano, icone intime e misteriose che scaturiscono dalla scarnificazione di segni e contenuti per scandagliare il significato più profondo della relazione tra uomo e natura nel tempo. 

Lo sguardo sulla natura come metafora del viaggio e l’urgenza esistenziale della rigenerazione sono alcune tra le assonanze delle Geografie sentimentali di Giorgio Distefano e Marilina Marchica.

Giorgio Distefano, nato a Ragusa, ha conseguito la laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze, città dove vive e lavora. Ha tenuto diverse mostre personali in gallerie e spazi pubblici e privati tra cui Agora|Z presso Palazzo Strozzi a Firenze, KPMG a Milano, Gran Caffè Letterario Giubbe Rosse a Firenze, Palazzo Montesano a Chiaramonte Gulfi, Palazzo Zacco a Ragusa,Over Art Studio ad Empoli. Ha preso parte a numerose collettive, residenze d’artista e rassegne in Italia e all’estero tra cui si segnalano “Kosmos”, a cura di Site Specific, presso il Museo del campanile di Santa Maria la Nova a Scicli, “Omaggio a Salvo Monica”, a cura di Francesco Lauretta, presso l’ex chiesa di Sant’Anna a Ispica, “ALTER, Volti di luce e terra”, a cura di Martina Cavallarin, Giusi Diana, Eleonora Frattarolo e Cecilia Freschini, a Chiaramonte Gulfi e “Who can give us Peace, International Union of Artists for Peace” al Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2017 è stato selezionato per il progetto “Giovani artisti a confronto. Cina e Italia”, a cura di AACI Italia, presso l’ART A.C. Museum di Pechino.
 
Marilina Marchica è nata ad Agrigento, dove vive e lavora. Ha conseguito la Laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha svolto l’Erasmus all’Universidad Politécnica de Valencia. Oltre alle mostre personali alla FAM Gallery di Agrigento, alla galleria A Sud Arte Contemporanea di Realmonte e all’intervento site-specific per la cripta della Chiesa di Santa Maria del Piliere a Palermo, si ricorda la partecipazione alla seconda edizione del Premio FAM, promosso dalle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, e alla residenza d’artista a Villa Aurea - Valle dei Templi, promossa dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali di Agrigento. Le sue opere sono state pubblicate nel volume “New Collectors Book” curato da Basak Malone ed edito a New York nel 2015 e sono state presentate in diversi spazi tra cui la galleria Officina delle Arti di Agrigento, S.C.I. Spazio Contemporaneo Indipendente di Caltagirone, il MAAC Museo d’Arte Contemporanea di Caltagirone e la Fondazione Bracco di Milano. 
 
La mostra è promossa dalla rassegna Attraverso, nata dall’idea di un gruppo di giovani operatori culturali attivi in Sicilia, Valentina Lucia Barbagallo, Cristina Costanzo, Danilo Lo Piccolo, Giuseppe Mendolia Calella.Il titolo della rassegna racchiude gli obiettivi di questa serie di eventi, eterogenei e multiformi ma accomunati da uno sguardo trasversale e obliquo sui fenomeni del contemporaneo. Campo d’azione della rassegna è Palermo - interessata nel 2018 da iniziative di grande richiamo come Manifesta 12 e Palermo Capitale Italiana della Cultura - con particolare attenzione ai luoghi, spazi “off” che non fanno parte dei circuiti tradizionali degli eventi espositivi della città e ospiteranno arti figurative, performance, illustrazione, editoria indipendente, incontri, musica, workshop, comunicazione - radio.Conoscere, Ri-appropriarsi e Prendersi cura: questi sono gli step del progetto che punta ad aprirsi alla comunità ricorrendo alle molteplici espressioni della cultura. 

Attraverso fa parte degli eventi di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.

Opening 21 luglio h.18.30
La mostra è visitabile dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 


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