Dà il nome a uno dei rioni di Roma ed è di fatto una collina sorta a causa degli scarti di vasi di coccio, in latino textae, accumulatisi a ridosso dell’antico porto. I resti, databili tra 140 a.C. e 251 d.C., quando il porto di Ostia ridusse l’importanza di questo, che si trasformò in deposito di marmi, da cui il nome di Marmorata.   La zona, racchiusa tra Aventino Tevere e mura Aureliane, è un grande quadrilatero pianeggiante, fatta eccezione per il Monte Testaccio, appunto, che venne  urbanizzata come quartiere operaio con il piano regolatore postunitario del 1873.