Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia

Piero Guccione, Per il Gattopardo, 1987, pastello su carta

Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia, Fondazione Federico II, Palermo

 

Dal 21 Luglio 2012 al 07 Settembre 2012

Palermo

Luogo: Fondazione Federico II

Indirizzo: via Nicolò Garzilli 36a

Orari: da lunedì a sabato 8.15-17.40; domenica e festivi 8.15-13

Enti promotori:

  • Fondazione Federico II di Palermo
  • Centro Studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa

Costo del biglietto: mostra € 3, mostra e Cappella Palatina € 9, mostra, Appartamenti Reali e Cappella Palatina € 10

Telefono per informazioni: +39 091 6262962

Sito ufficiale: http://www.federicosecondo.org


L’ispirazione che conduce alla creazione di un’opera d’arte, certe volte, può non arrivare direttamente dalla realtà circostante, ma anche dall’esperienza che un’artista vive di altre espressioni dell’intelletto umano, quali la letteratura, la  musica e il cinema. Esattamente come accade per le opere raccolte nella mostra del maestro siciliano Piero Guccione, “Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia”, organizzata dalla Fondazione Federico II, in collaborazione con il Centro studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa, che sarà inaugurata venerdì 20 luglio 2012, alle ore 19, nelle Sale Duca di Montalto a Palazzo dei Normanni di Palermo. In esposizione oltre quaranta immagini dell’artista di Scicli, prevalentemente pastelli su carta, che il pittore ha realizzato trasformando in soggetti originali le sensazioni e gli stimoli generati dall’osservazione e dalla lettura di altre opere d’arte, da classici della pittura, come “La scuola di Atene” di Raffaello Sanzio, a capolavori della letteratura, come “Il gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
La mostra, in particolare, racconta coi pastelli, con gli acquerelli, col disegno (“ la sostanza del mondo”) dell’amore tra l’uomo e la donna, sentimento assoluto e complesso, nelle sue variegate declinazioni: l’amore-passione, l’amore-estasi, l’amore-malinconia, l’amore-gelosia, l’amore-disperazione, l’amore-tragedia, l’amore-morte; racconta della natura che questo amore esprime e comunica, della sua bellezza e dello stupore che suscita, del suo “sconfinato senso di meraviglia, di commozione  per tanto e sublime ordine” (Guccione).
 
 
Cenni biografici
Piero Guccione nasce a Scicli, in provincia di Ragusa, nel 1935. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Catania, si trasferisce a Roma dove frequenta i pittori neorealisti Attardi e Vespignani.
Dal 1966 al 1969 partecipa alla Biennale di Parigi ed è assistente di Renato Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove sarà anche titolare di cattedra. La prima partecipazione alla Biennale di Venezia è del 1966, e sarà presente in altre tre edizioni: nel 1978, 1982 e 1988.  Mostre personali a Parigi e a New York negli anni settanta sono supportate da testi critici di Dominique Fernández e Alberto Moravia. Dopo il ritorno in Sicilia, seguono mostre antologiche di grafica alla Galleria d’Arte Moderna di Paternò (Catania), una personale a Parigi alla Galleria “Claude Bernard”, un invito alla rassegna internazionale “Drawings” a Washington e una partecipazione alla IV Biennale di Grafica di Baden-Baden.
Nel 1985 espone al Metropolitan Museum di New York, un’antologica di grafica.
La quarta partecipazione alla Biennale di Venezia è del 1988, con una sala nel padiglione italiano. È finalista del premio Artista dell’anno a Napoli con Burri, Vedova e Schifano, promosso da centoventi critici d’arte italiani.
Nel 1999 si tiene una mostra antologica di “Opere recenti” a Palazzo Reale di Milano. Nello stesso anno riceve dalla presidenza del Consiglio dei Ministri il Premio Speciale per la Cultura con Riccardo Muti e Rita Levi Montalcini.
Nel 2001 viene pubblicata la riedizione dell’opera di Galileo Galilei “Discorsi intorno alle nuove scienze,  con prefazione di Papa Giovanni Paolo II, illustrata da dieci incisioni di Piero Guccione. Dello stesso anno è la personale a cura di Maurizio Calvesi “Piero Guccione, opere 1962-2000”, organizzata a Palazzo Ziino dal Comune di Palermo.
Nel 2008 Vittorio Sgarbi cura un’antologica dell’autore a Palazzo Reale di Milano e nello stesso anno Maurizio Calvesi presenta la mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.
Piero Guccione ha ricevuto, il 14 dicembre 2004, da Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura.

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI