UNO:UNO A tu per tu con l'opera - Anonimo. Studio della testa di Paride di Canova
Dal 20 Marzo 2016 al 20 Marzo 2016
Pavia
Luogo: Musei Civici del Castello Visconteo
Indirizzo: viale XI Febbraio 35
Enti promotori:
- Associazione Amici dei Musei Pavesi
- Comune di Pavia - Settore Cultura
Telefono per informazioni: +39 0382.399770
E-Mail info: museicivici@comune.pv.it
Un’opera d’arte al mese, per un anno ricco di cultura.
Domenica 20 marzo 2016, alle ore 16.30, si terrà il nuovo appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, l’iniziativa organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei Musei Pavesi, che l'ultima domenica di ogni mese conduce alla scoperta delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'idea è quella di favorire il rapporto diretto tra il visitatore e l’opera d’arte, privilegiando la fruizione “slow” di un singolo oggetto, differente rispetto alla visita di un’intera collezione.
Uno:Uno si concentra di volta in volta su una singola opera, presentata da un esperto, offrendo differenti chiavi di lettura per evidenziare le molteplici e talvolta inattese connessioni che scaturiscono dalla conoscenza approfondita dell'arte.
L’appuntamento del 20 marzo (anticipato di una settimana in vista della domenica di Pasqua) è con lo Studio della testa di Paride di Canova (copia da gesso), disegno di un allievo della scuola pavese datato 1872, che ritrae la testa di Paride di Antonio Canova, e che rappresenta una testimonianza degna di nota. Infatti, secondo i documenti d’archivio, nella collezione della Scuola di Pittura di Pavia era presente il calco in gesso dell’opera originale in marmo del grande scultore Antonio Canova, oggi non pervenuto nella raccolta dei Musei Civici di Pavia.
L’opera, presentata al pubblico da Silvia Salvaneschi – Musei Civici di Pavia –, consente di approfondire una realtà suggestiva della storia locale, incentrata sulla collezione della Sezione Scultura Moderna e Gispoteca, recentemente inaugurata presso i Musei Civici, attraverso un confronto di testimonianze artistiche interessanti, dal disegno alle opere in gesso esposte, affrontando un legame con la scultura del neoclassicismo di Antonio Canova e i protagonisti della mitologia antica.
Ad aprire l’incontro sarà un momento musicale (organizzato dall’Istituto Vittadini di Pavia) in cui Chiara Bissolotti e Serge Kpamenan al flauto eseguiranno il duetto op.2 n.2 di J. J. Quantz.
Inoltre, alle ore 15.30 la cooperativa Dedalo di Pavia farà scoprire la collezione della nuova Sezione Scultura moderna e Gipsoteca dei Musei Civici di Pavia, attraverso la visita guidata gratuita (biglietto di ingresso alla sezione 4 euro) “Materiali, tecniche, stili: un percorso nella scultura dell’800”
I nostri Musei sono ricchi di arte, di storia e di opere di straordinario valore, a volte non sufficientemente conosciute anche nella nostra stessa città. Questa bella iniziativa apre le porte dei musei e lo fa in un modo nuovo e originale, tentando di invogliare il visitatore a tornare periodicamente a visitarli proprio perché luogo di esperienze artistiche sempre nuove e stimolanti, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
L’ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop. Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.
Studio della testa di Paride di Canova (copia da gesso)
Anonimo
1872, matita e biacca su carta
La Scuola di Disegno, Nudo e Incisione e la Scuola di Pittura di Pavia furono frequentate da un numero considerevole di allievi nel corso di un secolo di attività (1838 – 1934). I disegni che provengono dall’Archivio della Scuola di Pittura offrono una ricca varietà di riproduzioni di statue in gesso e coprono un periodo che va dalla prima metà del XIX secolo fino agli anni ’30 del Novecento. Alcuni disegni, realizzati a partire dalle più importanti statue in gesso della collezione della scuola, sono esercitazioni accademiche in aula, mentre in altri casi si tratta di lavori presentati ai concorsi che si svolgevano alla fine di ogni anno accademico. Le caratteristiche principali da cogliere nello studio delle statue erano l’effetto del chiaro scuro, l’attenzione per la resa dei dettagli del volto. Particolarmente interessante è il disegno di un allievo della scuola pavese datato 1872, che ritrae la testa di Paride di Antonio Canova, e che rappresenta una testimonianza degna di nota. Infatti, secondo i documenti d’archivio, era presente nella collezione della Scuola di Pittura il calco in gesso dell’opera originale in marmo del grande scultore Antonio Canova, oggi non pervenuto nella raccolta dei Musei Civici di Pavia.
I gessi delle accademie dell’Ottocento trovavano i loro soggetti preferiti, oltre agli esempi della classicità, anche in quelli dei grandi maestri del passato, come Michelangelo, e contemporanei come Antonio Canova. In particolare nel caso delle Scuole della città di Pavia, dagli inventari emerge che i calchi in gesso delle sculture di Canova erano tre teste: Paride, Elena e Calliope.
Nella sezione di Scultura Moderna dei Musei Civici di Pavia è esposto l’unico busto in gesso pervenuto: la testa di Elena. Il disegno del Paride eseguito con eccellente abilità attraverso la matita e la biacca per creare effetti di lumeggiature alternate che donano un aspetto maestoso, realistico e plastico al volto, sostituisce il gesso perduto e consente di poter ammirare, assieme i volti di Elena e Paride, i protagonisti della mitologia greca della guerra di Troia. I ritratti originali in marmo furono eseguiti da Antonio Canova, esponente del neoclassicismo, per formare una coppia di un unico insieme. La testa di Elena fu donata dallo scultore alla contessa Isabella Teotochi Manin di Venezia. Ammirata dal poeta inglese Lord Byron che frequentava il suo salotto, egli dedicò le seguenti parole per descrivere la celebre statua: «In questa diletta visione marmorea, al di sopra delle opere e dei pensieri dell’uomo, ciò che la natura avrebbe potuto ma non volle fare, Bellezza e Canova possono! Al di là della forza dell’immaginazione al di là dell’arte sconfitta del bardo, con l’immortalità sua dote, guardate, ecco l’Elena del cuore! ».
Ritrovo presso la biglietteria dei Musei Civici alle ore 16.30, senza bisogno di prenotazione
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