UNO:UNO A tu per tu con l'opera - Federico Faruffini. Autoritratto
Dal 29 Maggio 2016 al 29 Maggio 2016
Pavia
Luogo: Musei Civici del Castello Visconteo
Indirizzo: viale XI Febbraio 35
Enti promotori:
- Comune di Pavia - Settore Cultura
Telefono per informazioni: +39 0382.399770
E-Mail info: museicivici@comune.pv.it
Un’opera d’arte al mese, per un anno ricco di cultura.
Domenica 29 maggio 2016, alle ore 16, si terrà il nuovo appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, l’iniziativa organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei Musei Pavesi, che l'ultima domenica di ogni mese conduce alla scoperta delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'idea è quella di favorire il rapporto diretto tra il visitatore e l’opera d’arte, privilegiando la fruizione “slow” di un singolo oggetto, differente rispetto alla visita di un’intera collezione.
Uno:Uno si concentra di volta in volta su una singola opera, presentata da un esperto, offrendo differenti chiavi di lettura per evidenziare le molteplici e talvolta inattese connessioni che scaturiscono dalla conoscenza approfondita dell'arte.
L’appuntamento del 29 maggio è con l’Autoritratto di Federico Faruffini, appartenente alla collezione del professor Superti Furga. I ventiquattro dipinti – che sono solo una piccola parte dell’intera collezione – sono temporaneamente esposti nella mostra Da Giampietrino a Segantini. Dipinti della collezione Superti Furga al Castello Visconteo di Pavia, allestita in Sala Mostre fino al 26 giugno 2016. Le opere esposte rappresentano un’anteprima della raccolta che il collezionista ha destinato per intero ai Musei Civici di Pavia, e che andrà così ad ampliare, accanto alle collezioni già presenti in Castello, il ricco patrimonio dei Musei pavesi.
La scelta di mettere sotto i riflettori di Uno:Uno l’Autoritratto, diventa un’occasione per analizzare il dipinto in un confronto serrato con le altre opere di Faruffini già presenti nelle collezioni pavesi. A partire dalla coppia di dipinti dedicati ai genitori, di produzione giovanile, degli anni in cui l’artista frequentava i corsi della Civica Scuola di Pittura, fino al ritratto dello zio, passando per i ritratti delle “teste” dei grandi personaggi della cultura italiana, come ad esempio il ritratto di Dante, il volto di Faruffini diventa il trait d’union tra la mostra temporanea e la collezione permanente pavese.
L’opera sarà presentata al pubblico da Susanna Zatti direttore dei Musei Civici di Pavia e da Silvia Salvaneschi.
Ad aprire l’incontro sarà un momento musicale (organizzato dall’Istituto Vittadini di Pavia) in cui Davide Aprile e Greta Andreolli eseguiranno al violino il brano Sonata per 2 violini n.5 Allegro ma poco di J.M. Leclair.
L’ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop. Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.
Autoritratto
Federico Faruffini (1833 - 1869)
Olio su tela
45x36 cm
Il pittore Federico Faruffini nacque nel 1833 a Sesto San Giovanni (Milano) e proveniva da una famiglia benestante. Giunto a Pavia nel 1850 per iscriversi alla Facoltà di legge, frequentò contemporaneamente, e in seguito con maggiore impegno, i corsi della Scuola di Disegno e di Incisione e poi quelli di Pittura sotto la direzione di Giacomo Trécourt, motivato e spinto da una crescente sensibilità artistica. Ottenne numerosi premi e riconoscimenti e durante il periodo pavese strinse amicizie stimolanti dal punto di vista culturale, sociale e politico. In particolare il rapporto con Ernesto Cairoli condurrà il pittore a realizzare l’opera La battaglia di Varese, dedicata all’amico eroe perito a Biumo nel 1859. Alcuni scontri con il maestro Trécourt lo portarono ad allontanarsi da Pavia per un certo periodo di tempo, ma al suo ritorno nel 1858 partecipò al concorso Frank e vinse il premio presentando l’opera “I tre fabbricieri”. Fu premiato nel 1867 all'Esposizione Universale di Parigi per il suo capolavoro “Legazione di Niccolò Machiavelli a Cesare Borgia”, opera acquistata dai Musei pavesi presso la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia nel 2000.
Il geniale pittore romantico aveva una raffinata abilità nell’arte del disegno, come testimoniano i modelli e i bozzetti dei Musei Civici di Pavia che consentono di ripercorrere passo passo tutta la sua vicenda artistica, culturale e creativa. Autore di numerosi ritratti, Faruffini realizzò anche dipinti di sé stesso secondo la consuetudine dei pittori dell’Ottocento di donare un proprio autoritratto alle Accademie e alle Società artistiche di cui facevano parte.
L’opera della collezione Superti Furga è uno dei cinque autoritratti conosciuti ad oggi del pittore. I legami con il Trecourt, suo maestro, con il Piccio, suo compagno di studi e con Pasquale Massacra nella ritrattistica sono evidenti.
L’autoritratto diventa un eccellente esempio di ricerca luministica che colpisce soprattutto per la resa psicologica dello sguardo che a primo avviso appare sorpreso dal contatto visivo avviato con l’osservatore, ma che in realtà nasconde tutta la sua più intima, forte, vibrante e soprattutto tragica personalità. Federico Faruffini si suicidò a Perugia nel 1869.
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