Banksy. Peace on Earth

Dal 16 Aprile 2025 al 02 Novembre 2025
Assisi | Perugia
Luogo: Rocca Maggiore
Indirizzo: Via della Rocca
Orari: Dal 01/04 al 31/05 tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 19.00 Dal 01/06 al 31/08 tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00 Dal 1/09 al 30/09 tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 19.00 Dal 1/10 al 31/10 tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00 Dal 1/11 al 31/12 tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 17.00
Curatori: Stefano Antonelli e Gianluca Marziani
Enti promotori:
- Comune di Assisi
Telefono per informazioni: +39 075 8138680
E-Mail info: booking@operalaboratori.com
Sito ufficiale: http://assisiseraficabellezza.it
L’esposizione – promossa dal Comune di Assisi, prodotta da Opera Laboratori e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, con il patrocinio della Regione Umbria – s’intitola “Peace on Earth”, prendendo spunto dal graffito realizzato da Banksy a Betlemme, su un muro nei pressi della Grotta del Latte. Una scritta iconica, che contiene una postilla: “Terms and conditions apply”. Su questo si articola il progetto, che propone un’indagine sul valore della pace nell’arte di Banksy e vede come simbolo una colomba con il giubbotto antiproiettile e un ramoscello d’ulivo tra il becco, che lotta proprio per portare la pace. Un tema che anima tanto lo spirito della città di San Francesco, quanto la mano dell’anonimo artista e attivista britannico, da sempre impegnato su argomenti come giustizia, libertà, tutela dell’ambiente, pacifismo, attraverso opere dissacranti, dove la critica dissidente alla violenza avviene tramite immagini potenti e immediatamente accessibili a tutti, fra gioia e ironia.
“Il dialogo ideale tra Banksy e San Francesco – affermano i curatori Antonelli e Marziani – porta il nostro sguardo sul ruolo dell’artista nella società odierna, mostrando l’identità etica di un protagonista unico nell’impegno concreto sul fronte sociale. Banksy è tra coloro che costruiscono messaggi visivi destinati ad un pubblico globale, con l’idea che l’opera nel fronte urbano sia il perfetto connubio tra un valore morale e uno spazio di ampia diffusione come può essere un muro o un edificio in città. Ripartire dalla Regola francescana, da un’essenza che significa spogliare il messaggio dal superfluo e dal mondano: ecco dove Banksy incontra la filosofia morale di San Francesco, ecco dove l’arte torna ad essere un valore collettivo e significativo”.
“L’opera – proseguono – riprende così la sua sacralità iconografica, il suo peso sociale nel creare messaggi che parlano di pace, tolleranza, ascolto dei più deboli, tutela dell’infanzia e degli anziani. D’altronde, l’immagine che abbiamo scelto non poteva essere più chiara nel suo contenuto: una colomba che lotta per la pace, portando il ramo d’ulivo non solo tra luoghi di quiete ma anche nei contesti di guerra, affinché il messaggio dell’arte si trasformi in una regola d’ingaggio verso il dialogo. Sembra di sentire l’eco morbida di un filo rosso che connette sguardi sul mondo a distanza di secoli: perché i valori fondativi, non dimentichiamolo, rimangono gli stessi fin dalla notte dei tempi”.
La mostra è divisa in sezioni, ponendo il pubblico di fronte a opere originali, che l’artista ha creato nel suo studio dal 1998 al 2010. Tra queste alcune immagini iconiche e di grande valore, come Flower Thrower, il lanciatore di fiori, e Girl with Balloon, la ragazza con il palloncino rosso a forma di cuore, nella sua versione originale del 2004. Pezzi straordinari ed esclusivi, perché se in molti conoscono il lavoro pubblico di Banksy, pochissimi hanno accesso al suo lavoro prodotto in studio. Materiali che vanno dalle serigrafie originali firmate e numerate prodotte da Pictures On Walls dal 2001 al 2009, all’intera produzione di copertine originali di dischi realizzate per i Blur, Hombre records e Wall of Sound, l'intera videografia di Bansky, poster, libri, t-shirt, fotografie originali, così come opere di artisti che hanno ispirato, collaborato e affiancato l’artista britannico nel suo percorso.
Il progetto espositivo è frutto di uno studio multidisciplinare, che si avvale dei contributi dei curatori, di Paola Refice, direttore della Soprintendenza ABAP di Frosinone, Latina e Rieti, Francesca Iannelli, titolare della cattedra di Estetica all’Università di Roma Tre, Chiara Canali (PhD), curatrice e docente di linguaggi artistici dei nuovi media presso E-Campus, Giovanni Argan (PhD), ricercatore presso l’Università Ca' Foscari di Venezia. Tutti i contenuti presenti nella mostra, testi e immagini del catalogo, edito dalla casa editrice Sillabe, sono stati supervisionati, verificati per accuratezza e autenticità e approvati per conto di Banksy da Pest Control Office ltd, società che opera a nome dell’artista ed emette i certificati di autenticità.
“Ancora una volta – sottolinea Valter Stoppini, sindaco f.f. della città serafica – parte da Assisi un monito contro guerra e ferocia umana, a favore della pace universale. Un grido potente, attraverso il linguaggio dell’arte, nell’anno in cui celebriamo l’ottavo centenario del Cantico delle Creature, scritto da San Francesco come inno alla vita e all’armonia fra uomo e natura. Una mostra-messaggio di grande spessore, capace di parlare a tutti, che rende Assisi ancor più protagonista nel panorama culturale nazionale e internazionale, rilanciandone il ruolo di città di pace, dialogo, bellezza”.
“Una mostra straordinaria – evidenzia Fabrizio Leggio, assessore a turismo e marketing territoriale di Assisi – dove l’arte contemporanea incontra secoli di storia, valorizzando spazi e monumenti simbolo della città, come la suggestiva Rocca Maggiore. Un messaggio moderno di pace, che Banksy porta nel mondo e che Assisi incarna e rilancia utilizzando tutti i linguaggi possibili. Un evento di grande valore culturale e sociale, che propone la nostra città come luogo in cui è possibile vivere esperienze uniche”.
“Ancora una volta – commenta Giuseppe Costa, presidente e Ceo di Opera Laboratori – dopo la mostra di Carlos Garaicoa proseguiamo questo connubio tra arte contemporanea e le architetture medievali della Rocca Maggiore, che si staglia sul colle che sovrasta Assisi. Attraverso le nostre officine creative, diamo voce agli artisti che vivono con noi il presente e attraverso strumenti differenti trasmettono il proprio messaggio culturale e sociale. Nell’anno del Giubileo, dalla città della pace, si propaga, anche attraverso la cultura, un messaggio di speranza”.
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