De Chirico, Sironi, Depero.... Le Regole alle Logge

De Chirico, Sironi, Depero.... Le Regole alle Logge

 

Dal 02 Maggio 2017 al 05 Novembre 2017

Gubbio | Perugia

Luogo: Salone delle Logge dei Tiratori della Lana

Indirizzo: piazza 40 Martiri

Orari: martedì-venerdì dalle 15.00 alle 18.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

Curatori: Vittorio Sgarbi

Enti promotori:

  • Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • Fondazione CariPerugia Arte
  • Con il patrocinio di Regione Umbria
  • Comune di Gubbio

Telefono per informazioni: +39 075 5724563

E-Mail info: info@fondazionecariperugiaarte.it

Sito ufficiale: http://www.fondazionecariperugiaarte.it



L’arte ha una funzione culturale, è autenticamente cultura animi, e per questo non è solo utile, ma anche necessaria nel percorso di ogni uomo. Una collezione d’arte privata è dunque la fondazione di un sistema simbolico, la creazione di una palestra per l’anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte. Sovente si dimentica che la sua più alta vocazione sia quella di accogliere il pubblico, di offrirsi agli sguardi, di raccontare la propria storia.
E’ quanto accade per la raccolta d’arte di Mario Rimoldi (1900-1974), protagonista della mostra voluta dalla Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dalla CariPerugia Arte dal titolo “De Chirico, Sironi, Depero…. Le Regole alle Logge”.

Inaugurato il 2 maggio negli spazi rinnovati delle Logge dei Tiratori della Lana di Gubbio il progetto espositivo, a cura di Vittorio Sgarbi, comprende 43 opere della prestigiosa raccolta abitualmente custodita alla Casa delle Regole di Cortina d’Ampezzo, una splendida selezione che potrà essere ammirata a Gubbio fino al prossimo 5 novembre.

All’inaugurazione, dopo i saluti del Presidente e del Presidente onorario della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Giampiero Bianconi e Carlo Colaiacovo e del Presidente della Fondazione CariPerugia Arte Giuseppe Depretis, che hanno rimarcato l’impegno passato e futuro nella realizzazione di iniziative tese alla valorizzazione del territorio, ha preso la parola il Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fabrizio Stazi, che ha sottolineato come “la Fondazione abbia voluto inaugurare le Logge dopo i lavori di restauro con una collezione così prestigiosa perché crede nelle enormi potenzialità di questo spazio”. Stazi ha poi ricordato gli altri due progetti  espositivi organizzati dalla Fondazione a Perugia: la mostra “Da Giotto a Morandi” allestita a Palazzo Baldeschi e “Un immenso bene umbro”, percorso che coinvolge le sei Fondazioni di origine bancaria umbre che verrà inaugurato il prossimo 9 maggio a Palazzo Lippi Alessandri.
Ha poi preso la parola la Vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo: “La mostra che inauguriamo – ha detto – organizzata con la consueta passione e competenza da Vittorio Sgarbi, rappresenta un vero e proprio evento per lo straordinario valore culturale della raccolta. Ci auguriamo che la collaborazione con le Regole prosegua ancora, ma la nostra speranza è anche che questa mostra, allestita nelle Logge “rinate”, possa costituire il primo passo di un lungo cammino da fare tutti insieme avendo come unico traguardo il benessere della nostra amata collettività”.
È un’operazione di grande prestigio e un appuntamento importante che ci pone alla ribalta nazionale – ha commentato il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ringraziando la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la Fondazione CariPerugia Arte – che rappresenta una grande occasione di richiamo turistico nella nostra città. Auspichiamo, pertanto, che questo progetto contribuisca a farci uscire da una situazione di crisi che ancora permane come effetto indiretto del post – terremoto”.
Medesima soddisfazione è stata espressa anche dalla rappresentante delle Regole Ampezzane presente a Gubbio Angela Alberti, che ha collaborato alla realizzazione della mostra.
Con la sua proverbiale esuberanza Vittorio Sgarbi ha illustrato il contenuto artistico della collezione, che “da più di quaranta anni è diventata uno stabile museo pubblico, ospitato nella “Ciaṣa de ra Regoles” (o Casa delle Regole), che in passato era il centro dell’amministrazione ampezzana e che testimonia la volontà di cooperazione e lo spirito comunitario di un popolo che ha coltivato per secoli la consapevolezza del patrimonio collettivo, fatto di edifici, pascoli e boschi. E anche quadri”. Sgarbi ha poi spiegato che Rimoldi, “appassionato d’arte e mecenate, ha orientato il gusto dell’arte moderna italiana, tra gli anni Venti e Trenta, acquistando opere di giovani maestri non intercettati dalle istituzioni pubbliche, lente, incerte e diffidenti nelle scelte. Quelli che oggi vediamo nei musei sono stati felice preda di privati colti e motivati, e spesso distanti dalla critica d’arte. Rimoldi era uno di questi”.
Il Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” è stato aperto nel 1974 a seguito della cospicua donazione da parte di Rosa Braun, vedova di Mario. Nato a Cortina il 13 aprile 1900, Rimoldi studia presso la scuola alberghiera di Roma e, dal 1921, inizia ad interessarsi all’arte e ad acquistare opere. Quando nel 1941 si apre a Cortina la “Prima mostra italiana del collezionista”, la sua raccolta conta già circa 700 opere. Il suo impegno non si limita al collezionismo, ma si allarga anche all’organizzazione di attività culturali a Cortina: Rimoldi sostiene infatti l’istituzione di vari premi, organizzata di importanti mostre, è tra i fondatori del Circolo Artistico, nonché membro attivo e presidente di numerosi enti.
Ecco dunque, che a Gubbio i visitatori si trovano di fronte a opere di Filippo de Pisis, Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Massimo Campigli e Anton Zoran Music che hanno instaurato una fruttuosa amicizia con il collezionista che, nato a Cortina nel 1900, fu anche sindaco della città, dove ha promosso le VII Olimpiadi Invernali ottenendo numerosi riconoscimenti. Appassionato dapprima alla pittura dell’Ottocento, dal dopoguerra Rimoldi allarga i suoi interessi all’arte del suo secolo, invitando gli artisti ad eseguire ritratti o paesaggi a lui cari.

Nel frattempo la raccolta si arricchisce di opere di Ottone Rosai, Tullio Garbari, Gino Severini, Arturo Tosi e Virgilio Guidi, maestri rappresentati nella mostra eugubina assieme ad altri legati all’ambiente veneto e veneziano, come Felice Carena, Umberto Moggioli, Pio Semeghini, Guido Cadorin, Fortunato Depero. Nei decenni seguenti, e sino alla scomparsa nel 1974, Rimoldi acquisirà opere con l’obbiettivo di creare una collezione “completa”, paragonabile a quelle dei musei italiani, europei e americani. Nella splendida cornice delle Logge di Gubbio sono infatti presenti, oltre a quelli citati, importanti maestri del tempo appartenenti a correnti artistiche differenti, tra tradizione e innovazione: Xavier Bueno, Michele Cascella, Felice Casorati, Raoul Dufy, Achille Funi, Antonio Ligabue, Marino Marini, Pietro Marussig, Fausto Pirandello, Karl Plattner, Gino Severini, Ardengo Soffici, Emilio Vedova e Lorenzo Viani.

Orari di apertura: martedì-venerdì dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

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