Doppio Sogno. Arianna Bonamore-Primarosa Cesarini Sforza

Opera di Primarosa Cesarini Sforza

 

Dal 08 Giugno 2018 al 24 Giugno 2018

Perugia

Luogo: Centro per l'Arte Contemporanea Trebisonda

Indirizzo: via Bramante 26

Enti promotori:

  • Con il patrocinio del Comune di Perugia

Telefono per informazioni: +39 3315793797

E-Mail info: danilart@libero.it



Il giorno 8 giugno 2018 alle ore 18.30 il Centro per l’arte Contemporanea Trebisondapresenta la mostra Doppio Sogno. Arianna Bonamore-Primarosa Cesarini Sforza, con un testo critico di Helia Hamedani (in allegato) e con il patrocinio del Comune di Perugia

“Sulla superficie bianca di una carta o di una tela quante linee si possono tracciare? Quante storie si possono raccontare? Quanta libertà si può creare nello spazio delimitato dai bordi? La mostra Doppio sognodi Arianna Bonamore e Primarosa Cesarini Sforza, anche se non parla direttamente della relazione tra uomo-donna come il romanzo breve di Arthur Schnitzler, condivide profondamente lo stessoterritorio intermedio e fluttuante tra conscio, semiconscio e inconscio. In entrambe le due artiste ritroviamo questo movimento ondulatorio, ancor meglio un andirivieni circolare tra queste tre zone. 

Arianna traccia ragnatele geometriche e le espande verso infinite possibilità formali. L’artista sostiene di essere in pieno ascolto con le forme che le vengono mano mano suggerite dalle pieghe della superficie, dall’invisibile che diviene immaginabile. Le forme al primo sguardo sono tasselli con angoli inclinati e taglienti. Seguono una geometria tenace dal sapore gotico. Sottolineano la sua fascinazione per la simbologia sacra, la scuola pitagorica. Il mistero matematico racchiuso nelle strutture evoca uno sguardo verso l’alto, una visione astratta del cosmo. (...) 

Lo stile ripetitivo, spesso indica un comportamento ossessivo che ritroviamo come elemento cardinale nella definizione dell’arte contemporanea. Come Freud insegna: ripetizione non è riproduzione. Il trauma viene ripetuto per liberarsi della coazione. Nell’arte ha a che fare con qualcosa in bilico tra passato e presente che mira catturare l’hic et nunc, il qui e ora, l’attimo, il flash.  
La ripetizione è fortemente presente anche nel lavoro di Primarosa: nel ricamare, tagliare e incollare in modo rigoroso e costante. Sulla superficie bianca vengono ripetute forme familiari ed elementari; la sagoma della fanciulle senza volto (Persefone la regina degli inferi?), la casa, i fiori, le sedie, gli uccelli, la lepre, il filo cucito e altro ancora. 

Con disegno, cucito e collage, le icone vengono tracciate e ripetitivamente messe insieme ogni volta in una articolazione diversa. Questo mondo apparentemente infantile, ha però sempre qualcosa di inquietante, di misterioso. Le ombre sopravvengono e le figure sospese sono liberate dalla gravità terrestre, dondolano nella favola. Primarosa lascia aperte porte per sperimentare il senso di volta in volta, un rito impalpabile che ci invita a camminare nell’incertezza. (...) (dal testo di Helia Hamedani)

Arianna Bonamore 
nasce a Roma nel 1977. Vive e studia nella capitale dove consegue la maturità artistica e frequenta la Scuola Internazionale del Fumetto. Realizza come illustratrice copertine per libri e collabora per due anni con il bimestrale Pragmatica. Dopo diverse esperienze come decoratrice e restauratrice nel 2007 inizia il suo ciclo di esposizioni che la vede dedicarsi esclusivamente alla pittura. Inizialmente i suoi soggetti rappresentano attraverso il figurativo i vari stati d'animo dell'essere umano. Dal 2010 la sua ricerca pittorica trova la sua espressione attraverso simboli ed archetipi individuati nelle tavole di O.S.B e fra le pieghe di fogli e tele. In questa esperienza è l'inconscio che dichiara l'opera relegando la razionalità, quindi la tecnica a servizio del soggetto emerso tramite un'osservazione continua del supporto. Dal 2011 al 2013 fa parte della redazione di ARIA rivista d’artisti, e nel 2014 è cofondatrice con P. Assenza, N. Rotiroti e G. Serafini di Spazio Y, partecipando alla sua programmazione fino al 2017.

Primarosa Cesarini Sforza 
proviene da una famiglia di artisti (Cesarini Sforza, Canevari, Cascella), è nata a Bologna, vive e lavora a Roma, con soggiorni all'estero. Si è diplomata maestra d'arte presso l'Istituto d'Arte di Roma con Michelangelo Conte.Trasferitasi negli Stati Uniti nel 1966, dove ha vissuto per molti anni, ha lavorato come assistente presso alcuni artisti newyorchesi, iniziando giovanissima la propria carriera artistica con una mostra personale presso la Galleria Allan Stone. Ha esposto le proprie opere in numerose mostre personali sia in Italia che all'estero: tra l'altro, a Roma, New York, Parigi, Tangeri, Madrid, Colonia, Lisbona, Il Cairo, Istanbul, Bilbao, Buenos Aires.Ha partecipato a varie manifestazioni italiane e internazionali come ARCO Madrid, Arte Fiera di Bologna, Basil Art Fair, Paris Beaubourg, Stockolm Art Fair, Découverte Paris, Firenze Fiera, RipArte Roma, Biennale del Libro d’artista di Cassino, Artissima Torino, Salon d’Art Contemporain de Montrouge, Moussem Culturel d’Asilah (Marocco), Chicago Art Fair, Prima Biennale d’Arte di Sharja (Dubai), Primo Festival Internazionale d’Arte di Amman (Giordania), Premio Michetti (Italia).

Helia Hamedani 
è una storica dell’arte e curatrice indipendente, vive e lavora tra Italia e Iran. È laureata in Iran in Disegno Industriale e in Italia con laurea triennale e specialistica in storia dell'arte contemporanea alla Sapienza di Roma. La sua ultima tesi, è dedicata alla rilettura dell’Estetica Relazionale. Scrive per riviste d’arte in Italia ed in Iran. Come curatrice indipendente è particolarmente attenta all’interculturalità. Questa si manifesta con Artisti Nomadi in Città d’Arte, nel 2013 al Factory – Spazio Giovani di Roma Capitale, Macro Testaccio, la rassegna sul concetto di “casa” presso la galleria Nube di OOrt di Roma con appuntamenti annuali dal 2014 fino 2017, al MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz nel 2014 e Daarbast Platform di Tehran nel 2017. È stata la curatrice della prima residenza di BridgeArt, il progetto che mira a creare un ponte per la condivisione creativa e il dialogo tra mondi distanti. Prosegue la collaborazione con la Bridge Art per il progetto Bordercrossingselezionato tra gli eventi collaterali della Biennale Manifesta12a Palermo.

Inaugurazione 8 giugno 2018  ore 18.30
Orari:
 venerdì, sabato e domenica dalle ore 17.30 alle ore 19.30

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI