Zhanna Kadyrova. Animalier
Dal 14 Dicembre 2019 al 16 Febbraio 2020
Santa Croce sull'Arno | Pisa
Luogo: Villa Pacchiani Centro Espositivo
Indirizzo: Piazza Pier Paolo Pasolini
Orari: giovedì-domenica dalle ore 16 alle ore 19
Curatori: Ilaria Mariotti
Enti promotori:
- Galleria Continua
- Associazione Arte Continua
- Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana
- Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
- Accademia di Belle Arti di Firenze
- Istituto Comprensivo Santa Croce sull’Arno
Costo del biglietto: ingresso libero
Telefono per informazioni: 0571 30642
Sito ufficiale: http://www.comune.santacroce.pi.it
Santa Croce sull’Arno ospita quest’anno l’artista ucraina Zhanna Kadyrova. Sabato 14 dicembre alle ore 11.00 a Villa Pacchiani verrà inaugurata la sua mostra “Animalier”, curata da Ilaria Mariotti.
“Animalier” fa parte del progetto “Arte – Impresa – Territorio”, che da alcuni anni il Comune di Santa Croce sull’Arno declina insieme a realtà imprenditoriali e culturali e che quest’anno vede come protagonisti Alpa S.p.A. e Zhanna Kadyrova.
Il progetto, realizzato insieme a Galleria Continua, Associazione Arte Continua - da sempre interessate alla relazione tra arte e territorio e fautrici della necessità di coinvolgere gli artisti in un percorso dove l’arte restituisce una nuova lettura del tessuto economico e sociale dei territori -, Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Accademia di Belle Arti di Firenze, Istituto Comprensivo Santa Croce sull’Arno, anche per il 2019, è stato premiato dal bando regionale Toscanaincontemporanea.
“Questo progetto, che si è svolto nell’arco di alcune settimane, porta con sé una riflessione importante”, sostiene il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda. “Un’artista che viene da un contesto completamente diverso dal nostro conosce improvvisamente la realtà della conceria, e quindi entra in contatto con un modo di organizzare il lavoro, scopre una chiave di lettura dei rapporti tra le persone, si incontra con la metafora che il prodotto finale, la pelle, ci offre come chiave per interpretare il territorio e le sue usanze. Ogni volta è affascinante e intenso il risultato che ci viene presentato. E stavolta, forse, lo sarà più del solito. “Animalier” è un progetto vivo, sincero, in cui l’artista Kadyrova è stata libera di esprimere la sua interpretazione di Santa Croce sull’Arno. Mi auguro che in molti visitino la mostra, ne parlino, si interroghino. Perché “Animalier” è un invito a uscire dal pregiudizio e scoprire le nostre autenticità. Una tra tutte l’impegno del distretto di produrre in maniera ecosostenibile, argomento, questo, continuamente al centro di dibattiti dove il pregiudizio è spesso protagonista”.
Zhanna Kadyrova si è imposta negli ultimi dieci anni all’attenzione del pubblico e della critica muovendosi sui fronti del video, della performance, della scultura e dell’installazione. Il suo lavoro sposta stili e linguaggi da un contesto all'altro e mette in discussione il ruolo dello spettatore. Una parte significativa della sua ricerca è dedicata allo studio dei materiali, alla loro continua re-invenzione e recupero. La giustapposizione tra materiali diversi per peso, consistenza, natura, genera significati che appartengono alla sfera politica e storica. Zhanna Kadyrova è stata presente all’ultima edizione della Biennale di Venezia nella mostra internazionale.
La mostra “Animalier” presenta opere inedite realizzate appositamente per il progetto. L’artista ha effettuato nei mesi scorsi delle visite per conoscere il territorio, partendo da Alpa, passando da Dolmen (che insieme a Silmont S.r.l è un partner tecnico), per poi arrivare agli impianti di depurazione (Aquarno: Consorzio Depuratore, Ecoespanso, Centro Recupero Cromo) e a Po.Te.Co, ovvero il Polo Tecnologico Conciario.
La mostra si incentra sulla nostra capacità di adattarci alle condizioni del presente, sulla continua necessità dell’uomo di poter ripensare materiali che sono in via di esaurimento, ma che sono necessari o desiderabili. Il reinventarsi come principio di adattamento sta diventando inevitabile. Questo accade anche per le tante stampe animalier che imitano o reinventano il mantello di animali che non è più possibile utilizzare (il ghepardo ad esempio). Nel progetto espositivo per Santa Croce sull'Arno Zhanna Kadyrova usa l’arte come principio di sospensione del giudizio e come elemento di stupore per lo spettatore. Disegna costumi per animali realizzati con il materiale locale contemporaneo, la pelle. Porta gli equilibri della ragionevolezza, attraverso il principio dell’assurdo, al punto di rottura scambiando i ruoli di preda e predatore nella catena animale. Gioca sulle tautologie, lavora in modo non didascalico sulle mitologie del desiderio, sull’idea di lusso e di moda, sul concetto di abito.
“Durante tutto il processo conoscitivo Zhanna si è posta come osservatore intendendo restituire la complessità della trasformazione delle nostre risorse. L’artista è rimasta profondamente impressionata dalla quantità di colori e motivi in cui la pelle è disponibile, sorprendenti in termini di percezione visiva. Un altro piano di riflessione è quello sul sistema industriale che adatta le sue produzioni alle necessità contemporanee in termini di moda, gusto delle persone, desideri, ma anche in termini di sostenibilità”. Precisa la curatrice Ilaria Mariotti.
L’azienda che costituisce il partner principale della mostra è Alpa. Da più di sessant’anni Alpa opera nell’industria chimica del settore conciario. Il suo amministratore delegato è Gloria Gualtieri, che esprime così il punto di vista dell’azienda in questa esperienza: “Il dialogo con Zhanna Kadyrova è per noi ricco di sorprese. In lei, nella sua progettualità, nella sua interpretazione della nostra attività e della nostra ricerca quotidiana, i saperi artigianali fondamentali nel nostro tipo di lavoro si rigenerano in maniera inaspettata. Trovare soluzioni efficaci al raggiungimento degli obiettivi poetici e materiali dell’artista è una declinazione di ciò che quotidianamente facciamo ma sappiano che il risultato sarà inaspettato e estremo. Quello che ci sembra di assoluto interesse è anche la visione del territorio che l’artista ha e che passa attraverso la conoscenza della nostra azienda, del nostro modo di lavorare in un sistema complesso. Infine ci sembra di assoluto interesse l’aspetto legato alla responsabilità di ciascuno di noi di costruire il futuro della nostra società”.
L’assessore alle politiche ed istituzioni culturali del Comune di Santa Croce sull’Arno, Elisa Bertelli, sottolinea l’impegno dell’amministrazione nell’incontro tra diversi tipi di culture: la cultura dell’industria e quella del sapere, la cultura delle tradizioni di un popolo e quella che guarda all’arte e al senso dell’esistenza umana: “cultura artigianale, saperi professionalmente significativi, temi importanti quali la percezione di noi e del nostro lavoro nel presente e nel futuro, la storia di una comunità si intrecciano con percorsi internazionali e globali. L’incontro tra eccellenze che vengono da settori diversi, dall’arte e dall’azienda, mettono in moto sguardi inaspettati e creano incontri e sinergie significative. Questa – conclude Bertelli – sarà una mostra che emozionerà tutte e tutti noi”.
Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e la Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci sono stati messi a punto percorsi dedicati alla formazione del pubblico e alla formazione dei giovani artisti con un programma di appuntamenti diversificati rivolti alle scuole e a tutta la cittadinanza.
Zhanna Kardyrova è nata a Brovary (Ucraina) nel 1981. Vive e lavora a Kiev. Negli ultimi anni ha realizzato mostre personali a GALLERIA CONTINUA Habana e San Gimignano, al Bureau for Cultural Translations (Lipsia) e alla Kunstraum di Innsbruck (Austria), tra le altre. Ha partecipato a mostre collettive nelle seguenti istituzioni: Garage (Mosca); Centre Georges Pompidou (Parigi); Museo Ludwig (Budapest), Centquatre (Parigi); Padiglione Ucraino alla 55° e 56° Biennale di Venezia; Badischer Kunstverein (Karlsruhe); Istituto Polacco (Düsseldorf); Saatchi Gallery (Londra); Architekturzentrum (Vienna); Kunstraum Lakeside (Klagenfurt); Zimmerstraße (Berlino); Museo di Mosca (Mosca); Palais de Tokyo (Parigi); Izolyatsia, Platform for Cultural Initiatives e Donetsk Museum of Modern Art, Varsavia, e altri. Ha vinto il Miami Beach Pulse Prize e il PinchukArtCentre Prize nel 2011 e il Kazimir Malevich Artist Award nel 2013. Nel 2019 ha preso parte alla 58° Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia curata da Ralph Rugoff e alla Biennale Grafica di Lubiana, organizzata da Slavi e Tatari. Le opere di Zhanna Kadyrova fanno parte di numerose collezioni pubbliche come ad esempio, la State Tretyakov Gallery, Russia, il Museum Voorlinden, The Netherlands, Garage Museum of Contemporary Art, Russia, Mystetski Arsenal, Ukraine; Museum of Modern Art of Warsaw, Poland.
“Animalier” fa parte del progetto “Arte – Impresa – Territorio”, che da alcuni anni il Comune di Santa Croce sull’Arno declina insieme a realtà imprenditoriali e culturali e che quest’anno vede come protagonisti Alpa S.p.A. e Zhanna Kadyrova.
Il progetto, realizzato insieme a Galleria Continua, Associazione Arte Continua - da sempre interessate alla relazione tra arte e territorio e fautrici della necessità di coinvolgere gli artisti in un percorso dove l’arte restituisce una nuova lettura del tessuto economico e sociale dei territori -, Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Accademia di Belle Arti di Firenze, Istituto Comprensivo Santa Croce sull’Arno, anche per il 2019, è stato premiato dal bando regionale Toscanaincontemporanea.
“Questo progetto, che si è svolto nell’arco di alcune settimane, porta con sé una riflessione importante”, sostiene il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda. “Un’artista che viene da un contesto completamente diverso dal nostro conosce improvvisamente la realtà della conceria, e quindi entra in contatto con un modo di organizzare il lavoro, scopre una chiave di lettura dei rapporti tra le persone, si incontra con la metafora che il prodotto finale, la pelle, ci offre come chiave per interpretare il territorio e le sue usanze. Ogni volta è affascinante e intenso il risultato che ci viene presentato. E stavolta, forse, lo sarà più del solito. “Animalier” è un progetto vivo, sincero, in cui l’artista Kadyrova è stata libera di esprimere la sua interpretazione di Santa Croce sull’Arno. Mi auguro che in molti visitino la mostra, ne parlino, si interroghino. Perché “Animalier” è un invito a uscire dal pregiudizio e scoprire le nostre autenticità. Una tra tutte l’impegno del distretto di produrre in maniera ecosostenibile, argomento, questo, continuamente al centro di dibattiti dove il pregiudizio è spesso protagonista”.
Zhanna Kadyrova si è imposta negli ultimi dieci anni all’attenzione del pubblico e della critica muovendosi sui fronti del video, della performance, della scultura e dell’installazione. Il suo lavoro sposta stili e linguaggi da un contesto all'altro e mette in discussione il ruolo dello spettatore. Una parte significativa della sua ricerca è dedicata allo studio dei materiali, alla loro continua re-invenzione e recupero. La giustapposizione tra materiali diversi per peso, consistenza, natura, genera significati che appartengono alla sfera politica e storica. Zhanna Kadyrova è stata presente all’ultima edizione della Biennale di Venezia nella mostra internazionale.
La mostra “Animalier” presenta opere inedite realizzate appositamente per il progetto. L’artista ha effettuato nei mesi scorsi delle visite per conoscere il territorio, partendo da Alpa, passando da Dolmen (che insieme a Silmont S.r.l è un partner tecnico), per poi arrivare agli impianti di depurazione (Aquarno: Consorzio Depuratore, Ecoespanso, Centro Recupero Cromo) e a Po.Te.Co, ovvero il Polo Tecnologico Conciario.
La mostra si incentra sulla nostra capacità di adattarci alle condizioni del presente, sulla continua necessità dell’uomo di poter ripensare materiali che sono in via di esaurimento, ma che sono necessari o desiderabili. Il reinventarsi come principio di adattamento sta diventando inevitabile. Questo accade anche per le tante stampe animalier che imitano o reinventano il mantello di animali che non è più possibile utilizzare (il ghepardo ad esempio). Nel progetto espositivo per Santa Croce sull'Arno Zhanna Kadyrova usa l’arte come principio di sospensione del giudizio e come elemento di stupore per lo spettatore. Disegna costumi per animali realizzati con il materiale locale contemporaneo, la pelle. Porta gli equilibri della ragionevolezza, attraverso il principio dell’assurdo, al punto di rottura scambiando i ruoli di preda e predatore nella catena animale. Gioca sulle tautologie, lavora in modo non didascalico sulle mitologie del desiderio, sull’idea di lusso e di moda, sul concetto di abito.
“Durante tutto il processo conoscitivo Zhanna si è posta come osservatore intendendo restituire la complessità della trasformazione delle nostre risorse. L’artista è rimasta profondamente impressionata dalla quantità di colori e motivi in cui la pelle è disponibile, sorprendenti in termini di percezione visiva. Un altro piano di riflessione è quello sul sistema industriale che adatta le sue produzioni alle necessità contemporanee in termini di moda, gusto delle persone, desideri, ma anche in termini di sostenibilità”. Precisa la curatrice Ilaria Mariotti.
L’azienda che costituisce il partner principale della mostra è Alpa. Da più di sessant’anni Alpa opera nell’industria chimica del settore conciario. Il suo amministratore delegato è Gloria Gualtieri, che esprime così il punto di vista dell’azienda in questa esperienza: “Il dialogo con Zhanna Kadyrova è per noi ricco di sorprese. In lei, nella sua progettualità, nella sua interpretazione della nostra attività e della nostra ricerca quotidiana, i saperi artigianali fondamentali nel nostro tipo di lavoro si rigenerano in maniera inaspettata. Trovare soluzioni efficaci al raggiungimento degli obiettivi poetici e materiali dell’artista è una declinazione di ciò che quotidianamente facciamo ma sappiano che il risultato sarà inaspettato e estremo. Quello che ci sembra di assoluto interesse è anche la visione del territorio che l’artista ha e che passa attraverso la conoscenza della nostra azienda, del nostro modo di lavorare in un sistema complesso. Infine ci sembra di assoluto interesse l’aspetto legato alla responsabilità di ciascuno di noi di costruire il futuro della nostra società”.
L’assessore alle politiche ed istituzioni culturali del Comune di Santa Croce sull’Arno, Elisa Bertelli, sottolinea l’impegno dell’amministrazione nell’incontro tra diversi tipi di culture: la cultura dell’industria e quella del sapere, la cultura delle tradizioni di un popolo e quella che guarda all’arte e al senso dell’esistenza umana: “cultura artigianale, saperi professionalmente significativi, temi importanti quali la percezione di noi e del nostro lavoro nel presente e nel futuro, la storia di una comunità si intrecciano con percorsi internazionali e globali. L’incontro tra eccellenze che vengono da settori diversi, dall’arte e dall’azienda, mettono in moto sguardi inaspettati e creano incontri e sinergie significative. Questa – conclude Bertelli – sarà una mostra che emozionerà tutte e tutti noi”.
Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e la Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci sono stati messi a punto percorsi dedicati alla formazione del pubblico e alla formazione dei giovani artisti con un programma di appuntamenti diversificati rivolti alle scuole e a tutta la cittadinanza.
Zhanna Kardyrova è nata a Brovary (Ucraina) nel 1981. Vive e lavora a Kiev. Negli ultimi anni ha realizzato mostre personali a GALLERIA CONTINUA Habana e San Gimignano, al Bureau for Cultural Translations (Lipsia) e alla Kunstraum di Innsbruck (Austria), tra le altre. Ha partecipato a mostre collettive nelle seguenti istituzioni: Garage (Mosca); Centre Georges Pompidou (Parigi); Museo Ludwig (Budapest), Centquatre (Parigi); Padiglione Ucraino alla 55° e 56° Biennale di Venezia; Badischer Kunstverein (Karlsruhe); Istituto Polacco (Düsseldorf); Saatchi Gallery (Londra); Architekturzentrum (Vienna); Kunstraum Lakeside (Klagenfurt); Zimmerstraße (Berlino); Museo di Mosca (Mosca); Palais de Tokyo (Parigi); Izolyatsia, Platform for Cultural Initiatives e Donetsk Museum of Modern Art, Varsavia, e altri. Ha vinto il Miami Beach Pulse Prize e il PinchukArtCentre Prize nel 2011 e il Kazimir Malevich Artist Award nel 2013. Nel 2019 ha preso parte alla 58° Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia curata da Ralph Rugoff e alla Biennale Grafica di Lubiana, organizzata da Slavi e Tatari. Le opere di Zhanna Kadyrova fanno parte di numerose collezioni pubbliche come ad esempio, la State Tretyakov Gallery, Russia, il Museum Voorlinden, The Netherlands, Garage Museum of Contemporary Art, Russia, Mystetski Arsenal, Ukraine; Museum of Modern Art of Warsaw, Poland.
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