Giorgio Milani. Nuovi Poetari. Sublimazioni Sindoni Intagli
Dal 17 Ottobre 2016 al 19 Novembre 2016
Lamporecchio | Pistoia
Luogo: Villa Rospigliosi
Indirizzo: via Borghetto 1, loc. Spicchio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 348 2389296
L’esposizione esplora l’universo tipografico dell’artista piacentino, attraverso 40 opere recenti. Per la prima volta, viene presentato il ciclo degli Intagli, fogli di acciaio inciso con le liriche della giovane poetessa Isidora Tesic.
Le splendide sale affrescate di Villa Rospigliosi a Lamporecchio (PT) sulle colline toscane, accolgono dal 17 ottobre al 19 novembre 2016, la personale di Giorgio Milani, Nuovi Poetari. Sublimazioni Sindoni Intagli.
L’esposizione, curata da Marco Senaldi, presenta 40 lavori in grado di ripercorrere la produzione più recente dell’artista piacentino, la cui cifra espressiva si caratterizza, da sempre, per un universo tipografico, in cui i caratteri mobili usati per la stampa vengono assemblati in diverse forme e strutture per dare vita a opere d’arte di grande suggestione e di molteplici significati.
Per la prima volta, a Villa Rospigliosi è possibile ammirare la serie inedita degli Intagli. Differentemente dai caratteristici assemblaggi di lettere tridimensionali, Giorgio Milani affronta il foglio di acciaio in cui incide a laser brani tratte dalle liriche della giovane poetessa Isidora Tesic.
“Finito il tempo dei caratteri mobili - afferma Marco Senaldi - Milani cambia tecnica, ma stavolta si affida alla poesia. Dopo tanti quadri e sculture dove le lettere si affollavano senza saper dire più niente, nasce questa rinnovata alleanza tra dire e fare, tra scrivere e disegnare, tra tagliare e comporre”.
Il percorso espositivo dà poi conto di altre due cicli: le Sublimazioni e le Sindoni.
Nel primo caso, è il bianco quasi monocromo a dominare l’opera. Si attua così una sorta di rovesciamento che porta l’artista a pulire le lettere dalla policromia dei vari inchiostri che si sono sovrapposti a esse. Un ritorno al bianco prima della scrittura, al vuoto prima della parola e dell’immagine, al classico foglio intatto, dal quale i segni sono scomparsi.
Nelle Sindoni, invece, si gioca sulla dialettica tra eccesso e mancanza; in questo caso, Milani, dopo aver cosparso la tela con una colata di bianco, interviene con la spatola, togliendo il colore e facendo risaltare i segni delle lettere, in una sorta di incisione a rovescio, ottenuta per via di levare.
Accompagna la rassegna un catalogo (Arti Grafiche Possenti), con testi di Marco Senaldi, Isidora Tesic, Luciano Caramel, Tommaso Trini, Philippe Daverio.
Giorgio Milani (Piacenza, 1946)
I Poetari che caratterizzano la sua produzione attuale sono frutto di un percorso che inizia a metà degli anni Sessanta e si sviluppa per l’intero ventennio successivo nello studio del rapporto tra immagine e scrittura. I Poetari sono esposti per la prima volta nel 1997 a Milano nella mostra Poetari di fine Gutenberg, organizzata dalla Fondazione Stelline con il patrocinio del Comune di Milano e curata da Tommaso Trini.
Allo stesso anno risale Il Poetario Blu, un’opera di grande formato che viene collocata all’interno dell’Università Cattolica di Piacenza; dell’anno successivo è Il Libro Poetario di Gutenberg, realizzazione di ragguardevoli dimensioni su una suggestiva struttura ondulata che va ad abbellire l’ingresso della Biblioteca Passerini Landi di Piacenza. Prosegue intanto l’attività espositiva con due tappe significative a Miami (USA) all’Art Miami tra il 1998 e il 1999. Sempre nel ‘99, in vista dell’anno giubilare è la creazione del grande suggestivo Jesus – Poetario, Crocifisso di fine millennio che viene esposto presso la Fondazione Stelline di Milano ed ora si trova presso l‘Università Cattolica di Piacenza. Nel 2000 è presente alla Galleria d’arte 2000&Novecento di Reggio Emilia con la mostra Poetari di cielo a cura di Luciano Caramel e nel 2002 il Druckunst Museum di Lipsia gli dedica un’importante personale. La notorietà dei suoi Poetari si espande anche oltre frontiera: dal 2000 ad oggi tiene, infatti, importanti mostre rispettivamente a Barcellona (Spagna), Gent (Belgio), Monaco (Germania), Lipsia (Germania), Montecarlo (Principato di Monaco), Beirut (Libano) ed a Milano, Padova, Torino, Reggio Emilia e Bologna in Italia. Nel 2005 è invitato alla XIV Quadriennale di Roma dove espone Opera aperta, un grande poetario costituito da circa 1.800 fregi e caratteri tipografici.
Il 2006 vede Milani impegnato in un intervento di arredo urbano in Piazzetta Baciocchi a Piacenza, dove un poetario creato utilizzando autobloccanti Paver (da Milani ideati e progettati) va a costituire parte della pavimentazione stradale. Nel 2007 espone a Milano nella sede di Agoràrte, in una mostra curata da Philippe Daverio. È presente al Mart di Rovereto nella mostra: “La parola nell’arte, ricerche d’avanguardia nel ‘900. Dal Futurismo a oggi”. Nello stesso anno la DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft) organizza a Bonn la più vasta esposizione di Poetari, cento lavori fra quadri e sculture provenienti da diversi paesi europei. Nel 2009 è fra i sedici artisti internazionali invitati a Berlino per la realizzazione di alcune opere all’interno della Biblioteca Statale Unter den Linden. Nel 2010 realizza a Salsomaggiore “Opera aperta fra Oriente e Occidente” scenografica scultura-fontana in bronzo e acciaio collocata nel contesto di riqualificazione urbanistica in Piazza Lorenzo Berzieri. A Fiorenzuola d’Arda presso la Stazione ferroviaria realizza “ROSAe” scultura di 8 m in acciaio e masselli di calcestruzzo. Nel 2011 inaugura la sua più grande opera-poetario, “Eco di Passi nella Memoria”, nel contesto del restauro e recupero del Campiello di Vigonovo (VE), installando sull’intera facciata dello storico edificio 190 pannelli di cortèn lavorati al laser con versi scelti insieme a Philippe Daverio. Nel 2012 realizza la scultura fontana “La Fonte di Francesco” a Cerignale (PC) in occasione della collettiva “La Memoria dell’Acqua” dove espone altre opere. Nel 2013 espone a Berlino un video e cinque sculture nella mostra personale “Dalla Babele al rogo” negli spazi dell’Ambasciata Italiana, e contemporaneamente, all’Istituto Italiano di Cultura, dieci poetari e frottage in una mostra intitolata “Dalla Babele al dialogo”. Nello stesso anno espone a New York in due mostre personali: “White Words” presso Boffi Soho e “Poetari e frottage” a cura di Philippe Daverio presso il Consolato Generale d’Italia.
Orari:
da Martedì a Sabato : 16,00 | 22,00
Domenica 10,00 | 15,00
Lunedì chiuso
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