Loretta Cappanera. Memoria dei segni
Dal 07 Marzo 2015 al 30 Aprile 2015
Pordenone
Luogo: Biblioteca Civica
Indirizzo: piazza XX Settembre
Orari: mar-sab 9-19; lun 14-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0434 392970 / 0434 392980
E-Mail info: biblioteca@comune.pordenone.it
Sito ufficiale: http://www.comune.pordenone.it
Loretta Cappanera è “artista di libro”, figura cioè che vive la propria dimensione artistica nel rapporto vissuto con la parola, la scrittura ma anche con il libro quale oggetto, che re-interpreta e crea, progetta, costruisce. In questo recente insieme di lavori, presentati da Francesca Agostinelli, ha operato una riflessione sul luogo del libro per eccellenza, la biblioteca, quale strumento di conservazione della memoria e veicolo di trasmissione e attualizzazione delle permanenze. Per questo la sua l’attenzione è andata oltre la dimensione fisicamente riferibile al libro, per concentrarsi sulle persistenze cha stanno più largamente a fondamento della nostra civiltà. L’artista riferisce questo suo lavoro a un’origine individuabile nell’antica Grecia, coniugando la dimensione intellettuale dell’approccio all’incontro diretto con il mondo greco e al carico emotivo che l’esperienza della scoperta comporta.
Lo sguardo di Cappanera va alla Grecia arcaica, alle fanciulle della grande statuaria delle origini tra le quali, di particolare suggestione, le κόραι ateniesi riemerse nel corso dell’Ottocento dagli scavi sull’Acropoli, dove sono rimaste sepolte per oltre 2.000 anni. E’ stato un incontro, quello di Loretta con le κόραι, in cui la suggestione, il fascino, l’ammirazione per la dimensione atemporle delle fanciulle ha condotto l’artista a una riflessione sull’importanza di queste presenze solenni quanto sacrali, assolutamente vive nella civiltà che le ha prodotte e tramandate. Sono queste le figure che incontriamo nel ciclo dedicato alla biblioteca, fanciulle come libri viventi che trattengono la storia silenziosa che ha attraversato millenni sino all’incontro con una contemporaneità che ne utilizza le sagome quali impronte, lacerti, fondamenta culturali. A interpretazione metaforica delle κόραι Cappanera pone l’anfora, la cui forma legata alla funzione di contenimento, trasporto e conservazione, rende quest’oggetto fittile vaso femminile per eccellenza.
Nel viaggio espositivo cui l’artista ci invita, incontriamo poi il Tempio, che in riferimento alla sacralità del luogo-biblioteca, è proposto nella sua pianta, come noi lo conosciamo dagli scavi archeologici. Il tutto è inscritto in una dimensione tecnica, che l’autrice sperimenta a sostegno della poetica del suo lavoro. Il linguaggio legato all’incisione è dominante, con la particolarità del tessuto quale insolito supporto calcografico, su cui Cappanera imprime segni fatti di ruggine che sottolineano il tempo che passa e il formarsi della memoria.
Il tessuto poi, come dice l’artista, “è il materiale da sempre e sempre vicino all’uomo: lo accompagna nella nascita, nel trascorrere della vita sino alla morte”. E’ questo che raccontano anche i mezzi e la tecnica, che rimandano a saperi pazienti, a gesti ripetuti, a una temporalità pervicacemente trattenuta da un’arte che, attraverso riflessione, ritmi e silenzi oggi dimenticati, è in grado di profondità e racconto oltre il dato dell’immediatezza e della frettolosa percezione.
Loretta Cappanera è nata a Cividale del Friuli, (Ud) vive e lavora a Udine.
Dopo anni di lavoro in pittura, all’inizio degli anni ’90 approfondisce le tecniche della grafica d’arte e del libro d’artista, presso la Scuola Internazionale di grafica di Venezia, collaborando fino al 2011 al corso di Libro d’artista.
Dal 1998 in poi il suo lavoro si esprime esclusivamente attraverso il libro d’artista.
“Il libro d’artista è soggetto a cui appartengo ed oggetto che mi appartiene, libertà assoluta e regola, intimità e condivisione, viaggio e punto fermo, arrivo e partenza. Il libro d’artista è una bandiera.”
Nel 2002 fonda con Andrea Zuccolo, la casa editrice CappaZeta Edizioni.
E’ selezionata in numerose Rassegne Nazionali e Internazionali di Libro d’artista e Grafica d’arte.
Lo sguardo di Cappanera va alla Grecia arcaica, alle fanciulle della grande statuaria delle origini tra le quali, di particolare suggestione, le κόραι ateniesi riemerse nel corso dell’Ottocento dagli scavi sull’Acropoli, dove sono rimaste sepolte per oltre 2.000 anni. E’ stato un incontro, quello di Loretta con le κόραι, in cui la suggestione, il fascino, l’ammirazione per la dimensione atemporle delle fanciulle ha condotto l’artista a una riflessione sull’importanza di queste presenze solenni quanto sacrali, assolutamente vive nella civiltà che le ha prodotte e tramandate. Sono queste le figure che incontriamo nel ciclo dedicato alla biblioteca, fanciulle come libri viventi che trattengono la storia silenziosa che ha attraversato millenni sino all’incontro con una contemporaneità che ne utilizza le sagome quali impronte, lacerti, fondamenta culturali. A interpretazione metaforica delle κόραι Cappanera pone l’anfora, la cui forma legata alla funzione di contenimento, trasporto e conservazione, rende quest’oggetto fittile vaso femminile per eccellenza.
Nel viaggio espositivo cui l’artista ci invita, incontriamo poi il Tempio, che in riferimento alla sacralità del luogo-biblioteca, è proposto nella sua pianta, come noi lo conosciamo dagli scavi archeologici. Il tutto è inscritto in una dimensione tecnica, che l’autrice sperimenta a sostegno della poetica del suo lavoro. Il linguaggio legato all’incisione è dominante, con la particolarità del tessuto quale insolito supporto calcografico, su cui Cappanera imprime segni fatti di ruggine che sottolineano il tempo che passa e il formarsi della memoria.
Il tessuto poi, come dice l’artista, “è il materiale da sempre e sempre vicino all’uomo: lo accompagna nella nascita, nel trascorrere della vita sino alla morte”. E’ questo che raccontano anche i mezzi e la tecnica, che rimandano a saperi pazienti, a gesti ripetuti, a una temporalità pervicacemente trattenuta da un’arte che, attraverso riflessione, ritmi e silenzi oggi dimenticati, è in grado di profondità e racconto oltre il dato dell’immediatezza e della frettolosa percezione.
Loretta Cappanera è nata a Cividale del Friuli, (Ud) vive e lavora a Udine.
Dopo anni di lavoro in pittura, all’inizio degli anni ’90 approfondisce le tecniche della grafica d’arte e del libro d’artista, presso la Scuola Internazionale di grafica di Venezia, collaborando fino al 2011 al corso di Libro d’artista.
Dal 1998 in poi il suo lavoro si esprime esclusivamente attraverso il libro d’artista.
“Il libro d’artista è soggetto a cui appartengo ed oggetto che mi appartiene, libertà assoluta e regola, intimità e condivisione, viaggio e punto fermo, arrivo e partenza. Il libro d’artista è una bandiera.”
Nel 2002 fonda con Andrea Zuccolo, la casa editrice CappaZeta Edizioni.
E’ selezionata in numerose Rassegne Nazionali e Internazionali di Libro d’artista e Grafica d’arte.
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