Gianni Del Bue. Sortilegi quotidiani
Dal 05 Ottobre 2013 al 27 Ottobre 2013
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Palazzo Casotti
Indirizzo: piazza Casotti 1
Orari: martedì, venerdì, sabato e domenica 10-12.30/ 16-19
Curatori: Sandro Parmiggiani
Enti promotori:
- Comune di Reggio Emilia
- Guido Gobino
- Azienda Agricola Gillardi
- Libreria Galleria Einaudi di Mantova
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0522 456660/ 328 5727480
E-Mail info: einaudi.mn@tin.it
Sito ufficiale: http://www.municipio.re.it/retecivica/urp/pes.nsf/web/Hmttl?opendocument
Ritorno a Reggio Emilia per Gianni Del Bue, artista reggiano che da oltre venticinque anni risiede nelle Langhe cuneesi. “Sortilegi quotidiani” è il titolo della sua mostra personale, allestita dal 4 al 27 ottobre 2013 a Palazzo Casotti, a cura di Sandro Parmiggiani.
Realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, l’esposizione vuole sottolineare un legame importante con la città d’origine, che ritorna anche nelle opere pittoriche: dalla MilleMiglia al Ponte di Calatrava, fino ai gruppi di persone in piazza Duomo.
Assiduo frequentatore della casa degli zii in via Aschieri, nel cui cortile ha operato il grande Silvio D’Arzo, Gianni Del Bue si trasferisce presto a Torino con la famiglia, tenendo mostre a Mantova, Milano e in numerose città italiane. Lontano da Reggio Emilia dal 1993, anno della retrospettiva ai Chiostri di San Domenico, l’artista ha scelto di riprendere le fila del discorso, presentando una cinquantina di dipinti realizzati negli ultimi vent’anni.
Opere a tecnica mista su tela e su tavola caratterizzate da piccole presenze domestiche, nobilitate da un’immaginazione che crea continui cortocircuiti narrativi, per dare vita a sortilegi quotidiani e favole di un mondo possibile. Estrema varietà di soggetti che corrisponde all’esigenza dell’autore di fare ricerca, di sperimentare e di “mettersi nei guai”, in quanto solo in questo modo la sua ispirazione può farsi viva.
Come scrive il curatore, abbandonato «l’affollamento quasi stordente, l’horror vacui dei dipinti della seconda metà degli anni Settanta e degli anni Ottanta», Del Bue propone «immagini altrettanto incantevoli, con un repertorio che vede protagonisti piccoli uomini (spesso colti in eterne conversazioni, ignari del tempo atmosferico e del passare delle ore), oche, rosse automobili e motociclette sfreccianti […]».
La mostra, realizzata con il sostegno di Guido Gobino, Azienda Agricola Gillardi e Libreria Galleria Einaudi di Mantova, sarà visitabile in anteprima venerdì 4 ottobre 2013, alle ore 18.00, alla presenza dell’artista e del curatore. La sede espositiva rimarrà aperta di martedì, venerdì, sabato e domenica con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.00. Ingresso gratuito. Giornale della mostra con testi e documentazione fotografica disponibile in loco.
Realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, l’esposizione vuole sottolineare un legame importante con la città d’origine, che ritorna anche nelle opere pittoriche: dalla MilleMiglia al Ponte di Calatrava, fino ai gruppi di persone in piazza Duomo.
Assiduo frequentatore della casa degli zii in via Aschieri, nel cui cortile ha operato il grande Silvio D’Arzo, Gianni Del Bue si trasferisce presto a Torino con la famiglia, tenendo mostre a Mantova, Milano e in numerose città italiane. Lontano da Reggio Emilia dal 1993, anno della retrospettiva ai Chiostri di San Domenico, l’artista ha scelto di riprendere le fila del discorso, presentando una cinquantina di dipinti realizzati negli ultimi vent’anni.
Opere a tecnica mista su tela e su tavola caratterizzate da piccole presenze domestiche, nobilitate da un’immaginazione che crea continui cortocircuiti narrativi, per dare vita a sortilegi quotidiani e favole di un mondo possibile. Estrema varietà di soggetti che corrisponde all’esigenza dell’autore di fare ricerca, di sperimentare e di “mettersi nei guai”, in quanto solo in questo modo la sua ispirazione può farsi viva.
Come scrive il curatore, abbandonato «l’affollamento quasi stordente, l’horror vacui dei dipinti della seconda metà degli anni Settanta e degli anni Ottanta», Del Bue propone «immagini altrettanto incantevoli, con un repertorio che vede protagonisti piccoli uomini (spesso colti in eterne conversazioni, ignari del tempo atmosferico e del passare delle ore), oche, rosse automobili e motociclette sfreccianti […]».
La mostra, realizzata con il sostegno di Guido Gobino, Azienda Agricola Gillardi e Libreria Galleria Einaudi di Mantova, sarà visitabile in anteprima venerdì 4 ottobre 2013, alle ore 18.00, alla presenza dell’artista e del curatore. La sede espositiva rimarrà aperta di martedì, venerdì, sabato e domenica con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.00. Ingresso gratuito. Giornale della mostra con testi e documentazione fotografica disponibile in loco.
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