Andrea Sampaolo. URLO. Vibrazioni urbane
Dal 13 Aprile 2024 al 12 Maggio 2024
Roma
Luogo: Mattatoio
Indirizzo: Piazza O. Giustiniani 4
Orari: dal martedì al giovedì dalle ore 14:00 alle 20:00 dal venerdì alla domenica dalle ore 11:00 alle 19:00; lunedì chiuso
Curatori: Simona Gavioli
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura di Roma Capitale
- Azienda Speciale Palaexpo
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.mattatoioroma.it
Con la mostra URLO. Vibrazioni urbane, a cura di Simona Gavioli, ospitata dal 13 aprile al 12 maggio 2024 presso il Padiglione 9a del Mattatoio di Roma, l’artista romano Andrea Sampaolo interpreta lo spazio urbano della Città attraverso una serie di linguaggi che da sempre caratterizzano la sua esperienza creativa. Street art, urban art, writing, graffitismo e muralismo, cultura Hip Hop – codici propri della galassia under-ground – in Urlo vengono per la prima volta messi al servizio di una visione più ricca e articolata del rapporto tra soggetto e mondo.
La grande riproduzione fotografica di uno spaccato di uno storico quartiere romano presente nel percorso espositivo svolge una funzione scenografica, disegnando la scena; costituisce uno sfondo, una cornice entro cui prende forma l’azione rigenerativa.
Sampaolo sovrappone a quello sfondo una riproduzione delle vecchie paline pubblicitarie che si possono ancora vedere per le strade della città. Al suo interno realizza e colloca il dipinto che rappresenta, attraverso il suo tipico gesto dinamico e veloce, il monumento simbolo di Roma: il Colosseo.
Nello sguardo visionario dell’artista gli strappi pubblicitari notati sulle vecchie paline ‘urlano’ la propria condizione di frammenti dispersi, dai quali prende vita la sua poetica figurativa. È questo scarto che permette oggi a Sampaolo di trasformare la locandina metallica in supporto, in spazio della visione, la cui funzione è reintegrare, ricucire quegli strappi in una immagine dell’oggi che sia portatrice di un nuovo senso. Attraverso una serie di grandi opere su tela, in gran parte inedite poiché dipinte dall’artista per questa occasione, Sampaolo diffonde il suo ‘urlo’ rigenerativo nella sua città. Con le sculture in ‘statico movimento’ degli ‘ominidi’, diffuse nel percorso espositivo, riscatta l’uomo dal processo della deumanizzazione, evidenziandone il cuore ancora pulsante di creatività.
URLO riverbera nelle opere esposte anche la lunga esperienza vissuta in America dall’artista e rappresenta in definitiva un grido innovativo e provocatorio rivolto ai visitatori e all’intero orizzonte urbano.
All’interno dell’esposizione verranno realizzate dall’artista alcune performance e appuntamenti incentrati sul tema della creatività. Per Sampaolo, infatti, è decisivo stabilire un contatto esperienziale con il pubblico e soprattutto con i giovani. La sua arte va intesa come una possibilità di connessione, che unisce gli uomini tra loro e con il mondo; un’arte provvista di un senso profondo anche politico che chiama in causa la natura originaria dell’essere umano.
Andrea Sampaolo definisce URLO un dono, cioè un atto gratuito in cui il bene donato diventa potente veicolo di relazione. Questa concezione sovversiva del dono è necessaria in una società dominata dall’aggressività, in cui l’altro è percepito come estraneità minacciosa. Per questo, urgono gesti in grado di restituire speranza e pace alle comunità e ai territori.
L’urlo non violento ma deciso si fa dunque portatore di un messaggio di rinascita che cerca un nuovo equilibrio all’interno del contesto urbano e sociale della Capitale.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo è organizzata da Doc Creativity.
La grande riproduzione fotografica di uno spaccato di uno storico quartiere romano presente nel percorso espositivo svolge una funzione scenografica, disegnando la scena; costituisce uno sfondo, una cornice entro cui prende forma l’azione rigenerativa.
Sampaolo sovrappone a quello sfondo una riproduzione delle vecchie paline pubblicitarie che si possono ancora vedere per le strade della città. Al suo interno realizza e colloca il dipinto che rappresenta, attraverso il suo tipico gesto dinamico e veloce, il monumento simbolo di Roma: il Colosseo.
Nello sguardo visionario dell’artista gli strappi pubblicitari notati sulle vecchie paline ‘urlano’ la propria condizione di frammenti dispersi, dai quali prende vita la sua poetica figurativa. È questo scarto che permette oggi a Sampaolo di trasformare la locandina metallica in supporto, in spazio della visione, la cui funzione è reintegrare, ricucire quegli strappi in una immagine dell’oggi che sia portatrice di un nuovo senso. Attraverso una serie di grandi opere su tela, in gran parte inedite poiché dipinte dall’artista per questa occasione, Sampaolo diffonde il suo ‘urlo’ rigenerativo nella sua città. Con le sculture in ‘statico movimento’ degli ‘ominidi’, diffuse nel percorso espositivo, riscatta l’uomo dal processo della deumanizzazione, evidenziandone il cuore ancora pulsante di creatività.
URLO riverbera nelle opere esposte anche la lunga esperienza vissuta in America dall’artista e rappresenta in definitiva un grido innovativo e provocatorio rivolto ai visitatori e all’intero orizzonte urbano.
All’interno dell’esposizione verranno realizzate dall’artista alcune performance e appuntamenti incentrati sul tema della creatività. Per Sampaolo, infatti, è decisivo stabilire un contatto esperienziale con il pubblico e soprattutto con i giovani. La sua arte va intesa come una possibilità di connessione, che unisce gli uomini tra loro e con il mondo; un’arte provvista di un senso profondo anche politico che chiama in causa la natura originaria dell’essere umano.
Andrea Sampaolo definisce URLO un dono, cioè un atto gratuito in cui il bene donato diventa potente veicolo di relazione. Questa concezione sovversiva del dono è necessaria in una società dominata dall’aggressività, in cui l’altro è percepito come estraneità minacciosa. Per questo, urgono gesti in grado di restituire speranza e pace alle comunità e ai territori.
L’urlo non violento ma deciso si fa dunque portatore di un messaggio di rinascita che cerca un nuovo equilibrio all’interno del contesto urbano e sociale della Capitale.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo è organizzata da Doc Creativity.
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