Appuntamenti al MAXXI

Shirin Neshat, Offerings, 2019. Credit Agostino Osio Alto Piano. Courtesy Fondazione MAXXI

 

Dal 15 Novembre 2022 al 20 Novembre 2022

Roma

Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Indirizzo: Via Guido Reni 4/a

Costo del biglietto: ingresso libero fino a esaurimento posti

Sito ufficiale: http://www.maxxi.art


La nuova settimana di appuntamenti al MAXXI si apre domani, martedì 15 novembre alle ore 18 con l’incontro del ciclo di giornate di studio Germano Celant. Cronistoria di un critico militanteun incontro speciale per approfondire l’importante ruolo che riveste l’architettura all’interno della sua pratica critica, curatoriale ed espositiva. Il linguaggio architettonico non è indagato da Celant solo dal punto di vista storico-critico, attraverso testi e mostre dedicati alle sue correnti e ai suoi protagonisti: si pensi alla definizione di “architettura radicale” coniata nel 1972, ma anche allo studio di figure quali Mario Bellini, Zaha Hadid, Herzog & de Meuron, Hans Hollein, Frank O. Gehry, Richard Meier, Gio Ponti, Aldo Rossi e molti altri. L’indagine dell’architettura diviene parte integrante del suo lavoro di curatore grazie alla collaborazione assidua con architetti quali Gae Aulenti, Arata Isozaki, Italo Rota, Renzo Piano e Gino Valle, tra gli altri, nell’allestimento di alcune delle sue esposizioni più memorabili. All’incontro intervengono Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI Arte, Antonella Soldaini, consulente curatoriale e responsabile della ricerca dello Studio Celant, Marco Tirelli, Vice Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Monica Bruzzone, architetto e docente universitario, Marco De Michelis, storico dell’architettura,Gianni Pettena, critico e storico dell’architettura, Chiara Spangarostorica dell’arte e curatrice indipendente e, con un messaggio video, l’architetto Andrea Branzi e  Fulvio Irace, Professore emerito del Politecnico di Milano. Con un contributo di Renzo PianoModera Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura. A cura dello Studio Celant, da una proposta dell’Accademia Nazionale di San Luca.

Si prosegue mercoledì 16 alle ore 18 con la proiezione di La rivoluzione siamo noi (Arte in Italia 1967/1977) di Ilaria Freccia, il racconto brillante, vivace e visionario del mondo dell’arte in Italia, tra il Sessantotto e la fine dei ’70, per il ciclo Cinema al MAXXI.Il film documentario, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, nasce da un’idea della regista Ilaria Freccia e del curatore e critico d’arte Ludovico Pratesi. È narrata un’epoca in cui l’Italia è uno dei centri propulsori a livello globale di un nuovo modo di leggere il mondo, le regole sociali e i rapporti, attraverso l’Arte. Un viaggio che si snoda tra racconti e immagini di alcuni nomi che hanno fatto e fanno la storia del contemporaneo: Marina Abramovic, Michelangelo Pistoletto, Andy Warhol, Luigi Ontani, Pino Pascali, Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Joseph Beuys. Galleristi di fama internazionale con racconti epici, come Lia Rumma e Fabio Sargentini. Una raccolta impressionante di archivi filmici, visivi, fotografie, provenienti da istituzioni, musei, gallerie, collezionisti, in grado ancora oggi di stupire per bellezza, provocazione, vitalità creativa. Dopo la proiezione, un talk con alcuni artisti dell’attuale scena romana - Sonia Andresano, Josè Angelino, Dionigi Mattia Gagliardi (Numero Cromatico), Lulù Nuti, Gianni Politi, moderati dalla curatrice Giuliana Benassi,per una riflessione sul ruolo dell’artista nella società contemporanea, alla presenza della regista Ilaria Freccia e del critico Ludovico Pratesi.Evento prodotto con Fondazione Cinema per Roma
in collaborazione con Luce Cinecittà.


Giovedì 17 novembre alle 18 appuntamento con Giuseppe Penone e Alain Elkann e 474 risposte: per 474 volte Elkann domanda e si pone in ascolto, e per altrettante volte Penone schiude un pezzo del suo mondo.L’infanzia protetta nel borgo di Garessio nell’alta Val Tanaro, l’incontro con il legno, il bosco e il tempo della natura, che influenzerà quello della scultura, e poi l’iscrizione all’Accademia Albertina di Torino, l’abbandono della figura a favore di contenuti non convenzionali e materiali inusuali – piombo, ferro, bronzo, cera, pece, legno, gesso e iuta –, i primi alberi scortecciati, elemento centrale del suo lavoro, l’ingresso nel movimento dell’Arte povera di Celant. Da lì in avanti la storia artistica di Penone continua a esplorare le connessioni tra uomo natura e cultura, entità indivisibili, il rapporto e lo scambio tra il corpo e il mondo naturale e poi tra il corpo e lo spazio architettonico, in un continuo annullamento del confine tra interno ed esterno. Una ricerca che ha portato le sue opere nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo, tra cui il MAXXI, e ha fatto di Penone uno dei più importanti e apprezzati artisti internazionali. Introdotti da Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, intervengono l’artista Giuseppe PenoneAlain Elkann, giornalista e scrittore e Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei, MiC. In collaborazione con Bompiani.

V
enerdì 18 novembre alle 18, appuntamento con Oltre il velo, un altro Iran, un incontro sull’evoluzione delle proteste e il futuro politico, sociale e culturale dell’Iran. I dissensi sono una sfida seria e persistente per le autorità. L’apertura verso la richiesta di maggiori libertà civili da parte di generazioni più giovani è un’ipotesi possibile? Se ne parla a partire dai drammatici fatti recenti e in ricordo e omaggio a tutte le donne e gli uomini che, in nome della libertà, stanno combattendo anche a rischio la propria vita, con Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, Cecilia Sala, giornalista, reporter, scrittrice e voce di Stories, il podcast quotidiano che racconta storie dal mondo e Lucia Goracci, giornalista affermata e una delle più coraggiose inviate di guerra della Rai, abituata a dare informazioni direttamente dalle zone più calde del mondo. In collaborazione con Chora Media.

Infine, domenica 20 novembre alle 11.30, si terrà Flaiano essenziale. Flaiano e il cinema, secondo incontro del ciclo dedicato alla figura del grande scrittore, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa.Il curatore del progetto, lo scrittore e giornalista Christian Raimo dialoga con tre rappresentanti delle varie figure del mondo del cinema: la sceneggiatrice Chiara Atalanta Ridolfi, il critico e giornalista cinematografico Mario Sesti e il regista e sceneggiatore Enrico Vanzina. Introducono l’incontro Giovanni Solimine, Presidente Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Irene de Vico Fallani, Responsabile Dipartimento Educazione, Formazione e Animazione culturale. Il progetto Flaiano essenziale intende raccontare uno scrittore prismatico – vincitore della prima edizione del Premio Strega con Tempo di uccidere e poi autore per Fellini di film fondamentali come I vitelloni e La dolce vita – alla sua stessa città di adozione. In collaborazione con Biblioteca Ennio Flaiano di Roma.


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