Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione

Dal 20 Settembre 2023 al 18 Febbraio 2024
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Nizza 128
Orari: Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 12.00 – 19.00 Sabato e domenica: 10.00 – 19.00 Lunedì chiuso Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Curatori: Wolfgang Scheppe, Bastiaan van der Velden, Sara Codutti, Eleonora Sovrani
Enti promotori:
- Roma Culture
- Azienda Speciale Palaexpo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 696271
E-Mail info: info@museomacro.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.it
Le pareti della sala espositiva presentano un’iconografia della barricata che tramite la raccolta di 289 immagini mette a confronto tre diversi atti visivi della rivolta di Parigi del maggio 1968: quello dei manifestanti, dei media e della polizia. Le immagini di questo trittico, sebbene abbiano lo stesso soggetto, sono frutto di opposte politiche di rappresentazione e di osservazione.
Otto vetrine al centro della sala presentano una panoramica della storia della costruzione di barriere stradali con materiali di recupero.
I materiali cartacei esplorano anche le connessioni storiche tra l’emergere delle tecniche dell’avanguardia del XX secolo e la natura della barricata. L’artista dadaista Hannah Höch, nota anche per la sua vicinanza alla costruzione di barricate durante la Rivolta spartachista a Berlino nel 1919, è stata pioniera di un uso specifico del collage che ha riunito elementi provenienti dalla società borghese, impiegandoli contro di essa. Questo atteggiamento dissacratorio ha trovato applicazione in molti ambiti artistici: il détournement, la tecnica del cut-up della Beat Generation, lo straniamento di Bertolt Brecht nella letteratura e nel teatro, l’assemblage nella scultura, il pastiche e il campionamento nella musica, il decostruttivismo in architettura e il montaggio nel cinema.
Un collage di Hannah Höch, presente in mostra, rappresenta quindi questa rivoluzione nell’arte, derivata dall’archetipo della barricata.
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