Carte d'Italia
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Carte d’Italie, Museo Napoleonico
Carte d’Italie, Museo Napoleonico, Roma
Dal 20 Aprile 2012 al 04 Novembre 2012
Roma
Luogo: Museo Napoleonico
Indirizzo: piazza di Ponte Umberto I
Orari: 9-19; lunedì chiuso
Enti promotori:
- Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
Costo del biglietto: intero € 7; ridotto € 6
Telefono per informazioni: +39 06 0608
Sito ufficiale: http://www.museonapoleonico.it
Composta da sei grandi tavole raffiguranti l’Italia settentrionale e centrale, la Carte générale du théâtre de la guerre en Italie et dans les Alpes di Louis Albert Ghislaine Bacler d’Albe è pervenuta al Museo Napoleonico nel 2005, a seguito della generosa donazione del Conte Pompeo Campello, discendente da Maria Bonaparte Campello. La mostra, oltre a rappresentare un riconoscimento alla generosità del donatore, sarà un’ideale continuazione della serie di mostre dedicata alle opere pervenute in dono al Museo inaugurata con l’esposizione delle litografie tratte dell’Expédition d’Italie di Denis-Auguste-Marie Raffet, volume donato al Museo dalla Regione Lazio.
Disegnatore, cartografo, pittore di battaglie, Bacler d’Albe lavorò al seguito di Napoleone dal 1796 al 1814, diventando nel 1804 capo del suo bureau topographique. Fu uno dei pochi collaboratori ad essere ammesso alle riunioni strategiche dell’Imperatore: dotato di grande intuito, a lui era affidato il compito di raccogliere e organizzare tutta la documentazione topografica necessaria per le campagne militari. La grande stima che Napoleone nutrì per Bacler d’Albe è confermata da un passo del suo testamento, in cui egli raccomandò che il figlio usasse per la propria formazione proprio le carte di Bacler d’Albe.
L’ambizioso progetto della Carte générale du théâtre de la guerre en Italie et dans les Alpes, del resto, fu voluto da Napoleone stesso: riunire un territorio vasto come l’Italia centro settentrionale in un’unica carta, indispensabile strumento di natura strategica e politica. La realizzazione delle sei tavole si protrasse per circa quattro anni, dal 1798 al 1802, con un’interruzione causata dal ritorno degli Austriaci a Milano, nell’aprile 1799: in fuga verso Parigi, Bacler d’Albe, attaccato dalle truppe austro-russe, perse quasi tutti i suoi materiali (che furono riconsegnati con la Pace di Lunéville dopo la seconda Campagna d’Italia) e poté riprendere la pubblicazione dell’opera solo in un secondo tempo.
La Carte d’Italie è uno dei massimi risultati della cartografia d’inizio Ottocento. Le carte appaiono innovative anche per numerosi elementi di carattere strettamente tecnico: la resa delle montagne ottenuta attraverso una serie di giochi di ombre - testimonianza della formazione artistica di Bacler d’Albe -, la precisione nel rendere le vie di comunicazione e i confini dipartimentali e cantonali, la localizzazione delle divisioni dell’armata francese sul territorio italiano con il riferimento ai generali che ne erano a capo.
L’esposizione, corredata da una serie di incisioni che ripercorrono i momenti principali delle campagne di Napoleone in Italia, presenta le sei carte ricomposte in un’unica parete, in un particolare allestimento che consentirà allo spettatore di coglierne sia il carattere di testimonianza storica e geografica che quello più specificamente artistico. L’iniziativa - al Museo Napoleonico dal 20 aprile al 4 novembre 2012 - è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale.
Disegnatore, cartografo, pittore di battaglie, Bacler d’Albe lavorò al seguito di Napoleone dal 1796 al 1814, diventando nel 1804 capo del suo bureau topographique. Fu uno dei pochi collaboratori ad essere ammesso alle riunioni strategiche dell’Imperatore: dotato di grande intuito, a lui era affidato il compito di raccogliere e organizzare tutta la documentazione topografica necessaria per le campagne militari. La grande stima che Napoleone nutrì per Bacler d’Albe è confermata da un passo del suo testamento, in cui egli raccomandò che il figlio usasse per la propria formazione proprio le carte di Bacler d’Albe.
L’ambizioso progetto della Carte générale du théâtre de la guerre en Italie et dans les Alpes, del resto, fu voluto da Napoleone stesso: riunire un territorio vasto come l’Italia centro settentrionale in un’unica carta, indispensabile strumento di natura strategica e politica. La realizzazione delle sei tavole si protrasse per circa quattro anni, dal 1798 al 1802, con un’interruzione causata dal ritorno degli Austriaci a Milano, nell’aprile 1799: in fuga verso Parigi, Bacler d’Albe, attaccato dalle truppe austro-russe, perse quasi tutti i suoi materiali (che furono riconsegnati con la Pace di Lunéville dopo la seconda Campagna d’Italia) e poté riprendere la pubblicazione dell’opera solo in un secondo tempo.
La Carte d’Italie è uno dei massimi risultati della cartografia d’inizio Ottocento. Le carte appaiono innovative anche per numerosi elementi di carattere strettamente tecnico: la resa delle montagne ottenuta attraverso una serie di giochi di ombre - testimonianza della formazione artistica di Bacler d’Albe -, la precisione nel rendere le vie di comunicazione e i confini dipartimentali e cantonali, la localizzazione delle divisioni dell’armata francese sul territorio italiano con il riferimento ai generali che ne erano a capo.
L’esposizione, corredata da una serie di incisioni che ripercorrono i momenti principali delle campagne di Napoleone in Italia, presenta le sei carte ricomposte in un’unica parete, in un particolare allestimento che consentirà allo spettatore di coglierne sia il carattere di testimonianza storica e geografica che quello più specificamente artistico. L’iniziativa - al Museo Napoleonico dal 20 aprile al 4 novembre 2012 - è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale.
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