Codex Purpureus Rossanensis: storia, diagnostica e conservazione
Dal 28 Aprile 2014 al 29 Aprile 2014
Roma
Luogo: Accademia Nazionale dei Lincei - Palazzo Corsini
Indirizzo: via della Lungara 10
Enti promotori:
- Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma (ICRCPAL)
Telefono per informazioni: +39 06 3225380
E-Mail info: info@comunicareorganizzando.it
Sito ufficiale: http://www.icpal.beniculturali.it
Il convegno, promosso dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma (ICRCPAL), prende le mosse dal recente intervento di conservazione diagnostica e di restauro dell’antico e prezioso "Codice Purpureo di Rossano".
Il Codex Purpureus Rossanensis, così denominato dal nome dell’antica diocesi di rito greco presso la quale è tuttora conservato, Rossano, è il più rilevante dei tre codici purpurei illustrati conservati in Europa. Esemplare pressoché unico di una ricercata e costosissima generazione di manoscritti biblici, attestata tra il V e il VI secolo, il manoscritto di Rossano documenta una fase cruciale nella storia della cultura grafica e della civiltà artistica tardo antica. L’insieme delle sue tredici miniature con le storie della Passione costituisce forse il più antico ciclo narrativo della Vita di Cristo conservato su pergamena e offre un prezioso riflesso dell’arte pittorica di questo periodo, pochissimo documentata nella fase di passaggio tra la fine dell’età classica e il Medioevo.
L’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario è stato chiamato a prendersi cura dell’aspetto conservativo e diagnostico del Codice Purpureo di Rossano. Attraverso il coordinamento di un Comitato di ricerca appositamente costituito presso l’Istituto, è stata condotta un’indagine interdisciplinare complessiva del codice dal punto di vista storico, artistico, codicologico, paleografico, biologico, chimico, fisico e tecnologico, al fine di chiarire gli aspetti conoscitivi ancora irrisolti insieme alla redazione di linee-guida per la migliore conservazione dell’antico manufatto dal punto di vista ambientale.
Il convegno “Codex Purpureus Rossanensis: storia, diagnostica e conservazione” presenta gli esiti di questo affascinante percorso di ricerca che ha permesso di individuare alcune rilevanti novità rispetto alla storia conosciuta del codice. Tutto ciò anche nell’auspicio del riconoscimento del Codice di Rossano come patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco.
Programma
Lunedì 28 aprile 2014, ore 9.00
Saluti
* Presidenza dell’Accademia Nazionale dei Lincei
* Antonia Pasqua Recchia (Segretario Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)
* Mons. Cesare Pasini (Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana)
* Louis Godart (Consigliere Culturale del Presidente della Repubblica Italiana)
* Francesco Prosperetti (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria)
* Maria Cristina Misiti (Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario).
Sessione del mattino, ore 11.00
Presiede: Antonio Iacobini
* Guglielmo Cavallo, Il Codice Purpureo di Rossano in contesto: una storia tra Oriente e Occidente
* Fabio De Chirico, Storia conservativa e progetti di valorizzazione del Codex
* Antonio Sgamellotti e Costanza Miliani, The Mobile Laboratory – MOLAB® for in situ non invasive investigations: The study of Codex Purpureus Rossanensis
* Elena Console, Tecnologia ed arte: una sinergia vincente
* Manuela Romagnoli, Il legno delle assi provenienti dalla legatura del Codice Purpureo di Rossano.
Sessione del pomeriggio, 14.30
Il codice svelato: una ricerca multidisciplinare dell’ICRCPAL
Presiede: Mons. Giangiulio Radivo
* Maria Teresa Tanasi, Lorena Botti e Daniele Ruggiero (Laboratorio di Fisica),Quello che le radiazioni visibili non dicono
* Marina Bicchieri (Laboratorio di Chimica), La tavolozza rivelata
* Maria Carla Sclocchi, Paola Valenti, Piero Colaizzi (Laboratorio di Biologia),Ospiti occasionali ma poco stanziali lasciano tracce …
* Anna Di Majo e Francesca Pascalicchio (Laboratorio di Tecnologia),Pergamene a nudo: indagini sulla specie animale
* Lucilla Nuccetelli, Maria Luisa Riccardi (Laboratorio di Restauro), Il restauro e … i restauri fra passato e presente
* Abigail Quandt, Flavia Pinzari e Piero Colaizzi, Microscopical findings and Archeological hypothesis on the Codex Purpureus Rossanensis.
Martedì 29 aprile 2014, 9.30
Presiede: Maria Andaloro
* Christa Hofmann, Vienna Genesis: History, condition and conservation perspective
* Maurizio Aceto, Dalla Genesi di Vienna al Codex Brixianus: analisi non invasive e microinvasive sui codici purpurei
* Cheryl Porter, Techniques of applying purple colour to parchment: Recipes, evidence and experiments
* Simona Rinaldi, La letteratura artistica sulla manifattura dei codici purpurei
* Mario Micheli, Nestore Leoni e il restauro del Codex Purpureus Rossanensis
* P. Stephen Pisano, Lettura del testo biblico
* Lucinia Speciale, ‘TΗΣ ΤΩΝ ΕΥΑΓΓΕΛΙΣΤΩΝ ΣΥΜΦΩΝΙΑΣ’. Il programma decorativo originale del Tetravangelo di Rossano
* Simonetta Villanti (Laboratorio per l’Ambiente), Per un’esposizione ragionata. Ambiente e dintorni
* Maria Cristina Misiti e S.E. Mons. Santo Marcianò, Raccomandazioni e conclusioni.
Il Codex Purpureus Rossanensis, così denominato dal nome dell’antica diocesi di rito greco presso la quale è tuttora conservato, Rossano, è il più rilevante dei tre codici purpurei illustrati conservati in Europa. Esemplare pressoché unico di una ricercata e costosissima generazione di manoscritti biblici, attestata tra il V e il VI secolo, il manoscritto di Rossano documenta una fase cruciale nella storia della cultura grafica e della civiltà artistica tardo antica. L’insieme delle sue tredici miniature con le storie della Passione costituisce forse il più antico ciclo narrativo della Vita di Cristo conservato su pergamena e offre un prezioso riflesso dell’arte pittorica di questo periodo, pochissimo documentata nella fase di passaggio tra la fine dell’età classica e il Medioevo.
L’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario è stato chiamato a prendersi cura dell’aspetto conservativo e diagnostico del Codice Purpureo di Rossano. Attraverso il coordinamento di un Comitato di ricerca appositamente costituito presso l’Istituto, è stata condotta un’indagine interdisciplinare complessiva del codice dal punto di vista storico, artistico, codicologico, paleografico, biologico, chimico, fisico e tecnologico, al fine di chiarire gli aspetti conoscitivi ancora irrisolti insieme alla redazione di linee-guida per la migliore conservazione dell’antico manufatto dal punto di vista ambientale.
Il convegno “Codex Purpureus Rossanensis: storia, diagnostica e conservazione” presenta gli esiti di questo affascinante percorso di ricerca che ha permesso di individuare alcune rilevanti novità rispetto alla storia conosciuta del codice. Tutto ciò anche nell’auspicio del riconoscimento del Codice di Rossano come patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco.
Programma
Lunedì 28 aprile 2014, ore 9.00
Saluti
* Presidenza dell’Accademia Nazionale dei Lincei
* Antonia Pasqua Recchia (Segretario Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)
* Mons. Cesare Pasini (Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana)
* Louis Godart (Consigliere Culturale del Presidente della Repubblica Italiana)
* Francesco Prosperetti (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria)
* Maria Cristina Misiti (Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario).
Sessione del mattino, ore 11.00
Presiede: Antonio Iacobini
* Guglielmo Cavallo, Il Codice Purpureo di Rossano in contesto: una storia tra Oriente e Occidente
* Fabio De Chirico, Storia conservativa e progetti di valorizzazione del Codex
* Antonio Sgamellotti e Costanza Miliani, The Mobile Laboratory – MOLAB® for in situ non invasive investigations: The study of Codex Purpureus Rossanensis
* Elena Console, Tecnologia ed arte: una sinergia vincente
* Manuela Romagnoli, Il legno delle assi provenienti dalla legatura del Codice Purpureo di Rossano.
Sessione del pomeriggio, 14.30
Il codice svelato: una ricerca multidisciplinare dell’ICRCPAL
Presiede: Mons. Giangiulio Radivo
* Maria Teresa Tanasi, Lorena Botti e Daniele Ruggiero (Laboratorio di Fisica),Quello che le radiazioni visibili non dicono
* Marina Bicchieri (Laboratorio di Chimica), La tavolozza rivelata
* Maria Carla Sclocchi, Paola Valenti, Piero Colaizzi (Laboratorio di Biologia),Ospiti occasionali ma poco stanziali lasciano tracce …
* Anna Di Majo e Francesca Pascalicchio (Laboratorio di Tecnologia),Pergamene a nudo: indagini sulla specie animale
* Lucilla Nuccetelli, Maria Luisa Riccardi (Laboratorio di Restauro), Il restauro e … i restauri fra passato e presente
* Abigail Quandt, Flavia Pinzari e Piero Colaizzi, Microscopical findings and Archeological hypothesis on the Codex Purpureus Rossanensis.
Martedì 29 aprile 2014, 9.30
Presiede: Maria Andaloro
* Christa Hofmann, Vienna Genesis: History, condition and conservation perspective
* Maurizio Aceto, Dalla Genesi di Vienna al Codex Brixianus: analisi non invasive e microinvasive sui codici purpurei
* Cheryl Porter, Techniques of applying purple colour to parchment: Recipes, evidence and experiments
* Simona Rinaldi, La letteratura artistica sulla manifattura dei codici purpurei
* Mario Micheli, Nestore Leoni e il restauro del Codex Purpureus Rossanensis
* P. Stephen Pisano, Lettura del testo biblico
* Lucinia Speciale, ‘TΗΣ ΤΩΝ ΕΥΑΓΓΕΛΙΣΤΩΝ ΣΥΜΦΩΝΙΑΣ’. Il programma decorativo originale del Tetravangelo di Rossano
* Simonetta Villanti (Laboratorio per l’Ambiente), Per un’esposizione ragionata. Ambiente e dintorni
* Maria Cristina Misiti e S.E. Mons. Santo Marcianò, Raccomandazioni e conclusioni.
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