Estibaliz Sádaba Murguía. Subversiones

Estibaliz Sádaba Murguía, Autorretrato, 2019
Dal 25 Settembre 2021 al 28 Ottobre 2021
Roma
Luogo: AlbumArte
Indirizzo: Via Flaminia 122
Orari: dal martedì al sabato 15.00 - 19.00
Curatori: Estibaliz Sádaba Murguía
Costo del biglietto: ingresso gratuito contingentato
Telefono per informazioni: +39 06 24402941
E-Mail info: info@albumarte.org
Sito ufficiale: http://www.albumarte.org
Sabato 25 settembre inaugura ad AlbumArte, spazio indipendente per l’arte contemporanea, la mostra personale di Estibaliz Sádaba Murguía (Bilbao 1963) dal titolo SUBVERSIONES. Il progetto è stato realizzato grazie al supporto di Acción Cultural Española (AC/E) l’Istituzione pubblica dedicata a promuovere la cultura e il patrimonio artistico spagnolo in Spagna e nel mondo, che lo ha supportato attraverso il Programme for the Internationalisation of Spanish Culture (PICE) e di Etxepare Euskal Institutua che promuove la presenza internazionale degli artisti baschi. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Real Academia de España en Roma, dove l’artista è stata residente (2018-2019).
Con questa mostra si inaugura il decimo anno di attività di AlbumArte.
Il progetto della mostra, vincitore del Programme for the Internationalisation of Spanish Culture (PICE) (ed. 2021), indaga sul ruolo della donna, la sua emarginazione dalla sfera pubblica e dai luoghi della spartizione del potere, con il suo conseguente confinamento all’interno dell’area domestica, dinamiche che l’artista femminista basca (anche curatrice dei suoi progetti) racconta nei suoi lavori da molti anni. Nella mostra personale ad AlbumArte, Estibaliz Sádaba Murguía, presenta un suo nuovo progetto, in cui sono inclusi una serie di lavori inediti, realizzati con tecniche diverse, come la fotografia, il collage e il video, con i quali punta lo sguardo su questo rapporto tra donna e potere e donna e sfera domestica, da una prospettiva sperimentale. La sua pratica artistica ha sempre integrato la teoria e l'attivismo femminista, con il desiderio di creare reti e stabilire genealogie per mezzo di azioni, in cui il corpo diventa strumento, luogo di sperimentazione, e che vengono poi successivamente rielaborate e ricostruite attraverso vari processi, come il montaggio nei film, la post-produzione nell’opera fotografica o il riassemblaggio imprevisto di immagini stereotipate.
Per il video inedito che dà il titolo alla mostra, in italiano Sovversioni domestiche, iniziato come ricerca durante la sua residenza presso la Real Academia de España en Roma e realizzato in occasione della mostra, l’artista parte da una riflessione sul modo in cui la donna è stata relegata allo “spazio domestico”: quello spazio di rifugio familiare in cui gli uomini riposavano dopo la loro “esposizione” allo spazio pubblico, e nel quale le donne nel frattempo avevano gestito la cura dei figli e dei i beni familiari e che diventa luogo di reclusione psicologica e sociale. Per realizzare il video, di taglio neo documentaristico, l’artista ha lavorato con i testi di due importanti pensatrici e militanti femministe italiane degli anni ’70, Silvia Federici e Mariarosa Dalla Costa, che intervengono nell’opera filmica, teorizzando sul metodo per reinterpretare lo spazio domestico, cercando così uno spazio ugualitario che permetta alle donne di generare un nuovo modo di interazione e socializzazione.
La mostra cerca di sollecitare una risposta possibile a come sovvertire questo spazio di reclusione e portare quella lotta fuori dalla cucina, per le strade, reclamando un luogo nello spazio pubblico più che dovuto. In questo momento, dopo gli effetti devastanti della pandemia, siamo sempre più consapevoli che non si possa ripartire senza le donne!
Estibaliz Sádaba Murguía (Bilbao, 1963) Partendo dallo studio e dalla decostruzione dei più tradizionali archetipi femminili, attraverso le sue opere l’artista contribuisce alla creazione di una strategia contro il discorso dominante, soprattutto nel mondo dell’ arte. Ha conseguito un master e un dottorato in Investigación y Creación en Arte presso l’Università dei Paesi Baschi (EHU/UPV). Ha ricevuto numerose borse di studio, tra le quali Fundación BBVA, Beca Art y Natura de Farrera, la Real Academia de España en Roma, La Cité International des Arts de Paris, Fundación Bilbaoarte, Museo Artium y Fundación Arte y Derecho. Ha realizzato mostre in musei e istituzioni internazionali tra cui Museo de Arte Contemporanea de Castiglia y León (MUSAC), Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, MACBA, Fundació Antoni Tàpies, CDAN – Huesca, Matadero di Madrid. Ha diretto diversi seminari e laboratori su pratiche artistiche, attivismo e femminismo ed è stata editrice di diverse pubblicazioni come Erreakzioa, Joyas y Caprichos e Series Múltiples.
Opening sabato 25 settembre dalle 12.00 alle 21.00
Con questa mostra si inaugura il decimo anno di attività di AlbumArte.
Il progetto della mostra, vincitore del Programme for the Internationalisation of Spanish Culture (PICE) (ed. 2021), indaga sul ruolo della donna, la sua emarginazione dalla sfera pubblica e dai luoghi della spartizione del potere, con il suo conseguente confinamento all’interno dell’area domestica, dinamiche che l’artista femminista basca (anche curatrice dei suoi progetti) racconta nei suoi lavori da molti anni. Nella mostra personale ad AlbumArte, Estibaliz Sádaba Murguía, presenta un suo nuovo progetto, in cui sono inclusi una serie di lavori inediti, realizzati con tecniche diverse, come la fotografia, il collage e il video, con i quali punta lo sguardo su questo rapporto tra donna e potere e donna e sfera domestica, da una prospettiva sperimentale. La sua pratica artistica ha sempre integrato la teoria e l'attivismo femminista, con il desiderio di creare reti e stabilire genealogie per mezzo di azioni, in cui il corpo diventa strumento, luogo di sperimentazione, e che vengono poi successivamente rielaborate e ricostruite attraverso vari processi, come il montaggio nei film, la post-produzione nell’opera fotografica o il riassemblaggio imprevisto di immagini stereotipate.
Per il video inedito che dà il titolo alla mostra, in italiano Sovversioni domestiche, iniziato come ricerca durante la sua residenza presso la Real Academia de España en Roma e realizzato in occasione della mostra, l’artista parte da una riflessione sul modo in cui la donna è stata relegata allo “spazio domestico”: quello spazio di rifugio familiare in cui gli uomini riposavano dopo la loro “esposizione” allo spazio pubblico, e nel quale le donne nel frattempo avevano gestito la cura dei figli e dei i beni familiari e che diventa luogo di reclusione psicologica e sociale. Per realizzare il video, di taglio neo documentaristico, l’artista ha lavorato con i testi di due importanti pensatrici e militanti femministe italiane degli anni ’70, Silvia Federici e Mariarosa Dalla Costa, che intervengono nell’opera filmica, teorizzando sul metodo per reinterpretare lo spazio domestico, cercando così uno spazio ugualitario che permetta alle donne di generare un nuovo modo di interazione e socializzazione.
La mostra cerca di sollecitare una risposta possibile a come sovvertire questo spazio di reclusione e portare quella lotta fuori dalla cucina, per le strade, reclamando un luogo nello spazio pubblico più che dovuto. In questo momento, dopo gli effetti devastanti della pandemia, siamo sempre più consapevoli che non si possa ripartire senza le donne!
Estibaliz Sádaba Murguía (Bilbao, 1963) Partendo dallo studio e dalla decostruzione dei più tradizionali archetipi femminili, attraverso le sue opere l’artista contribuisce alla creazione di una strategia contro il discorso dominante, soprattutto nel mondo dell’ arte. Ha conseguito un master e un dottorato in Investigación y Creación en Arte presso l’Università dei Paesi Baschi (EHU/UPV). Ha ricevuto numerose borse di studio, tra le quali Fundación BBVA, Beca Art y Natura de Farrera, la Real Academia de España en Roma, La Cité International des Arts de Paris, Fundación Bilbaoarte, Museo Artium y Fundación Arte y Derecho. Ha realizzato mostre in musei e istituzioni internazionali tra cui Museo de Arte Contemporanea de Castiglia y León (MUSAC), Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, MACBA, Fundació Antoni Tàpies, CDAN – Huesca, Matadero di Madrid. Ha diretto diversi seminari e laboratori su pratiche artistiche, attivismo e femminismo ed è stata editrice di diverse pubblicazioni come Erreakzioa, Joyas y Caprichos e Series Múltiples.
Opening sabato 25 settembre dalle 12.00 alle 21.00
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