Giangaetano Patanè. Self Made Man

Giangaetano Patanè. Self Made Man, Chiostro del Bramante, Roma

 

Dal 06 Settembre 2013 al 18 Settembre 2013

Roma

Luogo: Chiostro del Bramante

Indirizzo: via della Pace

Orari: da martedì a domenica 10-19

Curatori: Elena del Drago

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 68809035

E-Mail info: direzione@chiostrodelbramante.it

Sito ufficiale: http://chiostrodelbramante.it


Il Chiostro del Bramante dal 5 al 18 settembre ospiterà la personale di Giangaetano Patanè Self-made man, a cura di Elena del Drago. Saranno esposti ventitré quadri, molti di grandi dimensioni, disegni e sculture ambientali in un percorso espositivo che consentirà al visitatore di entrare nell’universo poetico dell’artista. Giangaetano Patanè (Roma, 1968), è attivo dalla metà degli anni novanta e, dopo una formazione internazionale che lo ha visto risiedere per periodi di studio ad Edimburgo, Sydney, Colonia e New York, ha scelto di stabilire il proprio studio a Roma, presso il Pastificio Cerere. 
In particolare Patanè consolida, in questa retrospettiva, il suo attento linguaggio pittorico che è stato definito in passato “Laconico/lconico”. Il suo infatti è un simbolismo senza sbavature, teso a raccontare pensieri ed emozioni, più che situazioni reali o realistiche: costruito utilizzando con attenzione le possibilità espressive inerenti ai differenti linguaggi utilizzati, ha come protagonisti uomini e donne, alberi e persino pesci, persi in atmosfere che subito ricorderanno a chi guarda condizioni e sensazioni vissute. Quella di Patanè è una ricerca attenta, tesa alla costruzione di immagini che sappiano esplorare i meccanismi dell’emotività umana a cominciare da quelli personali: il self made man di Patanè non è tale secondo parametri economici, ma è un uomo tanto ardito da voler scoprire la propria individualità. 
Scrive Elena del Drago nel testo in catalogo: «La pittura di Giangaetano Patanè racconta proprio questo sforzo, quello di avanzare seguendo la propria stella polare, senza farsi sviare dal continuum di immagini e slogan, di pensieri e parole, ma anche di volontà altre, che ogni giorno, ogni minuto, invade le nostre vite». 

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