Gotico americano. I maestri della Madonna Straus

Dal 27 Settembre 2018 al 27 Gennaio 2019
Roma
Luogo: Palazzo Barberini
Indirizzo: via delle Quattro Fontane 13
Orari: da martedì a domenica 8.30-19. La biglietteria chiude alle 18
Costo del biglietto: Intero 12 €, Ridotto 6 €. Il biglietto è valido per 10 giorni in entrambe le sedi del Museo. Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del MiBAC, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti, portatori di handicap
Telefono per informazioni: +39 06 4824184
E-Mail info: comunicazione@barberinicorsini.org
Sito ufficiale: http://https://www.barberinicorsini.org
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano dal 27 settembre 2018 al 27 gennaio 2019, nella sede di Palazzo Barberini a Roma, la mostra Gotico americano. I maestri della Madonna Straus.
La mostra si inserisce nella politica di scambi incrociati con musei italiani e stranieri, promossa dalle Gallerie, che coinvolge in questa occasione il Museum of Fine Arts di Houston.
Il museo americano presta a Palazzo Barberini due tavole, rare quanto pregiate, del Trecento italiano, tra i pezzi più importanti della sua collezione, mentre le Gallerie Nazionali invieranno in Texas il Ritratto di Enrico VIII di Hans Holbein per una mostra sui Tudors.
I due dipinti sono tra di loro complementari: la Madonna con il Bambino del Maestro Senese della Madonna Straus e la Madonna con il Bambino del Maestro della Madonna Straus.
Il nome deriva da quello dei collezionisti Edith Abraham e Percy Selden Straus, dalla cui raccolta provengono le tavole, che nel 1944 entrarono a far parte della collezione del Museum of Fine Arts. Da allora la tavola del Maestro Senese della Madonna Straus non è mai stata esposta in Europa e l’altra è stato esposto una volta sola, a Parigi, nel 1976.
La prima tavola, la più antica e la più largamente discussa dagli specialisti, è ascrivibile a un pittore senese attivo intorno alla metà del XIV secolo, influenzato dalla maniera di Simone Martini, del quale tramanda i modi raffinati e preziosamente stilizzati.
La seconda tavola è invece attribuita a un anonimo artista fiorentino, attivo agli inizi del XV secolo, erede della tradizione della pittura gotica toscana. L’opera si presenta, come la prima, in ottime condizioni di conservazione, spiccando per l’intensità dei colori e per il calligrafico trattamento decorativo dello sfondo e dei motivi ornamentali.
Per l’occasione, i due dipinti, che condividono anche alcuni interessanti motivi iconografici, verranno accostati alla cosiddetta Madonna di Palazzo Venezia, oggi appartenente alle collezioni delle Gallerie Nazionali, in passato posta in connessione con la sfuggente identità del maestro della Madonna Straus senese e che, dunque, costituisce un significativo termine di confronto visivo.
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