I Borghese e la musica
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© Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo - Galleria Borghese | Gerrit van Honthorst, Concerto, olio su tela. Roma, Galleria Borghese
Dal 23 Dicembre 2020 al 23 Dicembre 2020
Roma
Luogo: Galleria Borghese
Indirizzo: Piazzale Scipione Borghese 5
Orari: ore 18
Sito ufficiale: http://www.galleriaborghese.beniculturali.it
La Galleria Borghese presenta mercoledì 23 dicembre alle ore 18 un concerto di musica barocca per inaugurare il nuovo progetto di ricerca “I Borghese e la musica”.
L’evento, che si svolge nel museo “a porte chiuse”, in particolare nella cosiddetta Loggia del Lanfranco che accoglie alcuni dipinti a tema musicale, viene trasmesso in diretta streaming sul sito e sui canali social del Museo; durante il periodo delle festività sarà poi pubblicato on line un video con estratti del concerto.
Il programma, che presenta Cantate di Georg Friedrich Händel e Sonate di Arcangelo Corelli, è affidato ai Solisti dell’Orchestra Barocca Italiana, musicisti di rilievo internazionale specializzati in esecuzioni con strumenti storici, diretti da Riccardo Martinini che del Progetto “I Borghese e la Musica” è il referente artistico. Per l'occasione la Fondazione viennese Orpheum ha messo a disposizione alcuni preziosi strumenti tra i quali il violoncello "grande" del liutaio Simone Cimapane del 1692, che recenti studi hanno dimostrato essere tra gli strumenti suonati nell'orchestra di Corelli negli ultimi anni del XVII secolo. Oltre alla voce solista del soprano Rachel Redmond, l’ensemble è composto da due violini barocchi, una tiorba e due violoncelli.
Il cardinale Scipione Borghese, primo fondatore e committente della Palazzina Pinciana e della sua eccezionale collezione di opere d’arte nella prima metà del Seicento, fu anche protagonista della scena musicale del suo tempo, al quale si legano grandi innovazioni come la nascita del melodramma o l'irrompere della “teoria degli affetti” nelle rappresentazioni e nel rapporto fra parole e musica. I Borghese furono brillanti mecenati di compositori ed esecutori, come attestano documenti conservati presso l’Archivio Borghese in Vaticano, solo parzialmente emersi e indagati.
La Galleria Borghese promuove, con questo progetto di ricerca, studi musicologici mirati a delineare più chiaramente le relazioni della famiglia con la musica e con i musicisti, in particolare nei secoli XVII e XVIII. Il Museo intende inoltre rinnovare il “patto” della committenza, quella relazione elettiva animata da affinità e condivisione degli intenti che Scipione intrecciò con i suoi artisti e che oggi si vuole riproporre con i compositori contemporanei. Come testimone di una ambizione culturale ampia, che ne espande la missione oltre i suoi confini fisici e istituzionali, si affianca a casi europei già da tempo impegnati nella ricerca e nella diffusione della musica antica dal vivo nei propri ambienti storici oltre a continuare ad essere il luogo nel quale si produce attivamente musica nel tempo presente.
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